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EMINEM
Piccolo diavolo, ma padre dolcissimo
Di Federica Rossi e Vincenzo Cavalcante
Eminem (vero nome Marshall Bruce Mathers III) è nato il 17 Ottobre 1972 ed è
cresciuto in un quartiere violento di Detroit, completamente abitato da neri,
dove lui, bianco di pelle, è stato subito emarginato.
La sua vita è diventata molto difficile in particolare a partire dai 15 anni,
quando è stato ricoverato in ospedale per un’emorragia celebrale a causa di un
pestaggio. Eminem non ha mai conosciuto suo padre che si era trasferito in
California rifacendosi vivo soltanto dopo il grande successo del figlio. Ma a
sostituire il ruolo di padre ci ha pensato lo zio Ronnie a cui Eminem è molto
affezionato anche perché è stato proprio lui a fargli conoscere il rap. Infatti
alla sua morte, avvenuta per suicidio, Eminem non ha avuto più il coraggio di
cantare e ha perso ogni voglia di vivere. Soltanto cinque anni dopo, nel
dicembre del ’96, con la nascita della figlia Halie Jade, si è ripreso e ha
ricominciato la sua carriera artistica. Nel ’97, però, a causa di una grande
delusione lavorativa, ha ingoiato 20 pillole di un farmaco molto forte, ma per
fortuna le conseguenze non sono state troppo gravi.
Eminem, oltre ad essere stato parecchie volte fermato per rissa, anni fa ha
picchiato con una mazza da baseball un tipo che importunava sua madre. La sua
cara mammina per ringraziarlo di averla aiutata ha pensato bene di denunciarlo
incolpandolo di non aver soltanto picchiato l’uomo, ma di aver aggredito anche
lei. Infatti è in corso un processo giudiziario tra Eminem e la donna, la quale
ha chiesto al figlio dieci milioni di dollari per averla diffamata e per aver
inciso canzoni contro di lei giudicandola una madre incapace di fare il suo
“lavoro”.
Parliamo dunque delle sue canzoni. Queste si riferiscono in particolare alla sua
vita e “denunciano” i genitori e la ragazza, che dopo aver messo al mondo la
figlia del cantante, non si è fatta più viva.
L’anno del grande successo è stato proprio quel 1997, quando un certo Dr. Dre,
ascoltando una sua Demo, gli ha proposto un contratto con la sua etichetta. In
poche settimane è diventato il rapper bianco più discusso d’America. Dopo molti
altri dischi (anche se di poco successo), è uscito a maggio 2002 “The Eminem
Show”, che lo ha fatto diventare famoso – e discusso - anche in Italia. Nel
novembre 2004 è la volta di “Encore”, album attesissimo da tutti che contiene
anche il singolo “Mockingbird” dedicato alla figlia.
Di questa bellissima canzone ecco il ritornello tradotto:
… E adesso shhh, piccola bambina,
non piangere.
Andrà tutto bene.
Stringi i denti, piccola signorina.
Te l’ho detto, papà è qui
per tenerti stretta nella notte.
Lo so che mamma non è qui adesso
e non sappiamo perché.
Ci sentiamo nel modo in cui
ci stiamo sentendo adesso.
Sembra essere pazzesco,
ma, ti prometto, mamma starà bene…
Il look di Eminem è un po’ “trasgressivo”: jeans lunghi e larghi, catena al
collo con un lucchetto alla fine, maglie con dei disegni strani che non abbaimo
mai capito il loro significato. È pieno di tatuaggi; uno che ha sul braccio
rappresenta il viso di sua figlia.Eminem nel 2000 ha girato anche un film, “8
Mile”, il nome delle via in cui abitava. Secondo me il film è molto
entusiasmante, forse anche perché Eminem è il mio cantante preferito. La storia
parla soprattutto della sua vita e mostra con commozione tutte le fasi difficili
che egli ha affrontato. Lo consiglio perché insegna che la vita non è solo rose
e fiori, ma ci sono anche delle spine che a volte feriscono debolmente, ma altre
fanno davvero male. Eminem di questo film è sia interprete che regista.
BRAIN STEW
(CERVELLO COTTO)
I GREEN DAY in concerto
Di Matteo Cariddi
TESTO ORIGINALE
I’m having trouble trying to sleep.
I’m counting sheep but running out
As time ticks by
And still I try
No rest for crosstops in my mind
On my own . . . here we go.
My eyes feel like they’ re going to bleed
Dried up and bulging out my skull
My mouth is dry
My face is numb
Fucked up and spun out my room
On my own . . . here we go
My mind is set on overdrive
The clock is laughing in my face
A crooked spine
My sense dulled
Passed the point of delirium
On my own . . . here we go
BY GREEN DAY
TRADUZIONE
Ho dei problemi ad addormentarmi
Conto le pecore ma le sto finendo
Mentre il tempo passa
E io provo ancora
Niente riposo per gli incroci di specie nel cervello
Sulle mie…eccoci
Sento che gli occhi mi stanno per sanguinare
Asciutti e fuori dalle orbite
La mia bocca è secca
La mia faccia è inebetita
Rincoglionito e esaurito nella mia stanza
Sulle mie…eccoci
Ho la mente iperattiva
L'orologio mi ride in faccia
La schiena curva
I miei sensi appannati
Passato il punto del delirio
Sulle mie…eccoci
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I System of a down & la loro
B.Y.O.B.
Di Edoardo Piermattei
B.Y.O.B., una delle canzoni più famose dei System of a down, ci fa capire
che i potenti, come capi di stato o di industrie multinazionali, invece di fare
loro stessi le guerre sul campo, le fanno solo con le parole. Sono i poveri a
fare il lavoro sporco, come dice sulla canzone: “barbarie da barbari e con gli
speroni puntati”.
Con queste espressioni si spiega che la guerra è barbarica e fatta dagli
invasori sempre con le armi rivolte verso il nemico. I combattenti, poi, si
devono inginocchiare ai vittoriosi, che per i media sono i capi di stato.
Invece, coloro che a volte tornano vittoriosi e soprattutto vivi, sono i poveri,
che dopo aver rischiato la vita, hanno solo in cambio qualche medaglia, una
parata e le parole di ringraziamento dei soliti “capi”. Le canzoni di questo CD
mettono in luce argomenti di attualità ed è per questo che amo la musica di
questo gruppo e i loro testi, che sono tutti di protesta sociale.
Mi piacciono tanto proprio perché ti fanno capire, in modo bellissimo, come sta
andando a pezzi il mondo. Grazie a loro mi interesso di più alla politica
mondiale e non ascolto canzoni senza senso e significato che trasmettono alla
radio, ma, con loro, ho sempre qualcosa di nuovo da capire.
DAI PIANTI AL SUCCESSO
Paolo Meneguzzi: musica italiana che piace alle
giovani
Di Caterina Possanzini e Marta
Cariddi
Come dal nulla è comparso sugli
schermi e sui CD il giovane Paolo Meneguzzi, lanciato nel 2004. I primi album, o
meglio, “flop” che ha inciso appunto senza alcun successo sono stati “Un sogno
nelle mani” (2001), “Lei è” (2003) e “Lei è new edition” (2004). Quest’anno ha
invece inciso “Favola”: raccolta che sta riscuotendo il favore del pubblico, i
cui singoli (Sara, Non capiva che l’ amavo, Lui e lei, ecc.), sono in cima alle
classifiche. Secondo il nostro parere, Paolo è un ragazzo giovane, bello e pieno
di energia, un ragazzo che esprimere l’amore, le diverse emozioni e la
sofferenza con vitalità e sprint.
Ma se vogliamo veramente arrivare in fondo fino a scoprire chi avrebbe e dovuto
in realtà essere Paolo, allora possiamo anche dire che i suoi genitori lo
volevano banchiere: allora meglio la musica piuttosto che la banca, no? Infatti,
terminati i suoi studi, Paolo diede una svolta totale al suo futuro scegliendo
di fare il cantante. Ma per sua fortuna, i genitori sono stati ugualmente
contenti della sua scelta. Molti giovani, anzi, molte giovani impazziscono per
lui (diciamo che sono pienamente giustificate), e lui è molto felice di avere
così tante fans. E proprio per le fans di questa scuola abbiamo due sorprese:
intanto vi forniamo qualche programma o canale TV in cui potrete vederlo:
RAI DUE: Sabato, ore 14:00, CD LIVE
ITALIA UNO: Sabato, ore 13:45, TOP OF THE POPS
TUTTI I GIORNI, ATUTTE LE ORE, MTV
Per chi ha SKY:
DISNEY CHANNEL (can. 612), dal Lunedì al Venerdì, TOK.
Seconda sorpresa: in questo periodo la sua canzone più ascoltata è senza dubbio
“Lui e lei”. Indovinate un po’? Sì! Ci avete azzeccato! Abbiamo qui per voi il
testo! Bene, ora potete godervi Paolo Meneguzzi conoscendo la sua vita più a
fondo; noi vi salutiamo affettuosamente e vi diamo appuntamento al prossimo
numero del giornalino.
Lui non ha più paura di stare
insieme a lei
Adesso lui lo sa che lei è la sua vita
Lei non ha più paura di lui che se ne andrà
Adesso lei lo sa che è lui la sua strada
Supereranno i giorni e le difficoltà
Si copriranno nelle notti d’inverno
Saranno padre e madre dell’alba che verrà
Tra lui e lei sarà per sempre così
Lei gli donerà il suo amore
Lui col cuore la difenderà
Lei gli guarirà il dolore
Lui col cuore la proteggerà
La proteggerà…..
Lui stringe le sue mani e giura insieme a lei
Di non tradire mai la grande promessa
Lei stringe le sue mani e giura insieme a lui
Che d’ora in poi sarà per sempre così
Lei gli donerà il suo amore
Lui col cuore la difenderà
Lei gli guarirà il dolore
Lui col cuore la proteggerà
Lei gli svelerà un segreto
Lui con cura lo conserverà
Lei gli donerà il coraggio
Lui per sempre la proteggerà
La proteggerà….
Lui non è un caso
Lui non è un miraggio
Lui non è un passaggio
Lui resterà
Lei non è un caso
Lei non è un miraggio
Lei non è un passaggio
Lei resterà
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