L'uomo cerca il suo "nido",
ma non sa più come farlo,non rammenta il passato enon vuole cambiare il presente.
Arredamento non vuol dire mettersi in casa tutto ciò che piace, non è sufficiente.
Noi amiamo vivere bene e vorremmo che tutti sapessero apprezzare ciò che hanno
o potrebbero avere, la vita è bella, veramente bella e possibile.
Ci ripetiamo: cos'è la prima cosa che si cerca entrando in casa? Il frigorifero?
La cassaforte? Le pattine? Il TV od il computer?
Forse solo l'armonia; la nostra armonia, qualcosa di bello, piacevole, che
ci metta a nostro agio, che ci faccia sentire la voglia di starci, di abitarci;
dove possiamo sentirci bene, tranquilli e rilassati; tutto questo si può ottenere
con un buon arredamento di interni.
All'inizio dell'approccio con
l'Astrologia eravamo convinti che la IV casa rappresentasse l'abitazione stessa
del soggetto e si dovesse trarre da quei pochi gradi l'inclinazione per un
certo tipo di arredamento. L'intuito ci diceva che non era sufficiente, non
era quella la strada giusta da percorrere: Com'è possibile che una persona
si sveli nei suoi gusti, nell'atteggiamento del vivere e dello scegliere la
sua abitazione solo attraverso la IV casa?
Com'è ovvio, una persona è TUTTO il suo tema astrale e ce ne siamo resi conto
raccogliendo via via tutti i dati necessari. Azzardiamo che la IV sia la casa
dell'infanzia, da cui, volenti o meno, apprendiamo un certo tipo di educazione
e modus vivendi.
Da questo presupposto, la IV, diventa il focolare, vale a dire l'ambiente-cucina
odierno, perchè è lì che troviamo le radici più profonde delle famiglie: almeno
fino agli anni '60 ci si raccoglieva attorno ad un tavolo con tutti i membri
della famiglia. Questa abitudine si è sciolta con l'avanzare del progresso
industriale: mense, self-services, orari incompatibili (anni '70/'80); genitori
al lavoro, figli a scuola, nonni da soli a casa o in viaggio, famiglie poco
numerose.
Le ombre di persone che si incontravano non avevano più nulla in comune, neanche
il vivere in famiglia rispecchiava le abitudini che si erano apprese da giovani.
Già questo giustifica la grande necessità dei 20/30enni odierni a ricercare
mobili del passato o di "famiglia": devono tornare alle origini per ristabilire
un equilibrio trascurato, ma non perso del tutto.
La stessa natura dei transiti planetari ci fa capire quanto essi siano incisivi
sulla vita sociale, quella politica, quella economica e sulla moda e comprendano
anche l'arredamento (essenziale per vivere il Sé) e le costruzioni civili
in genere.
Chi non scorda l'orda orrenda anni '50/'60 di asfalto e cemento grigio, palazzine
anguste e squallide? Le nostre periferie e campagne ne sono piene.
Anni '60: Saturno in Capricorno, Urano in Leone, Nettuno in Scorpione, Plutone
in Vergine e Giove in Sagittario: non è stato certo un buon periodo per l'estetica
urbana.
Anni '70: C'è la riscoperta del mattone (in senso estetico): non vorremmo
spaventare nessuno, ma noi stiamo usando ancora, nella maggior parte, pezzi
di Design datato 1900/1940 circa. Giusto ieri, per prendere un giorno a caso,
in TV (il più diffuso mezzo di comunicazione odierno), c'era uno spot su oggetti
in vetro disegnati nel 1937.
Certo la tecnologia odierna impiega studi avanziati sia per i materiali che
per i metodi produttivi, ma il Design è fermo al '900 (parlo ovviamente di
arredamento d'interni). "L'equivoco più diffuso nella storiografica dell'architettura
moderna individua nelle personalità e nelle opere del periodo razionalista,
cioè nell'attività che si svolge in Europa dal 1920 agli anni attorno al 1933,
la perfezione, l'esemplarità, l'archetipo di oltre un secolo di storia.
È un equivoco ben noto nella storia dell'architettura antica: lo troviamo
particolarmente insistente nella trattazione dell'architettura greca dove
il prototipo ideale è circoscritto nel tempo che va dal 480 a.C. alla more
di Alessandro Magno del 323 a.C.; in quella dell'architettura gotica in cui
il mito dello stile aureo si incarna nelle cattedrali dell'Ile de France;
in quella della rinascenza che personalizza in Bramante a Roma la sublime
Classicità. Nell'architettura moderna il canone artiscico, l'acme di tutta
la parabola storica si identificherebbe con la produzione di C.E. Jeanneret
(Le Corbusier), di W. Gropius, di L. Mies Van der Rohe e se si vuole, di E.
Mendelsohn e J.J. Pieter Oud.
Se un certo gruppo di opere d'arte o di personalità creatrici cronologicamente
limitato costituisce il parametro di tutta un'età storica è evidente che ciò
che precede deve essere considerato immaturo tentativo, meno conato anticipatore,
e ciò che segue decadimento e corruzione. La storia dell'architettura si dividerà,
perciò, a somiglianza dei fenomeni biologici, in età giovanili o arcaiche,
in età mature o classiche, ed in età di dissolvimento o barocche."
Non sappiamo se stiamo aprendo un'età barocca o una nuova età arcaica, definiremmo
questi ultimi anni più manieristici, neppure classici.
Forse chi ha conosciuto la generazione dei nati con Plutone in Gemelli ha
notato una ventate di estro ed originalità, quei tempi erano pieni di scoperte
ed innovazioni: era tutto nuovo, ma tutto ancora da scoprire. La rivoluzione
industriale stava dando i suoi frutti. È un po' poco per trovare dei veri
e propri significati dai transiti plutoniani, ma sicuramente quando passa
in un segno, Plutone lascia tracce e solchi profondi, sia per la generazione
che nei singoli individui.Quest'ultimo ventennio ha visto proliferare il "fai
da te" e l'invasione di mobili di basso costo (e qualità) dall'estetica del
genere "c'è, non si nota molto, però è utile" con accompagno di mobili tradizionali
e di gusto antico, insomma: un cocktail per tutti i gusti.
I mobili high tech mi pare siano databili anni '80/'85; non so se le scuole
di Design abbiano chiuso o comunque abbiano cambiato indirizzo: industria,
computers, auto; tecnologie e materiali sono l'ultima rivoluzione (Pluto/Scorpione).
Si è progettato tutto il progettabile finora e si son perfezionati i metodi
di ricerca, costruzione, distribuzione, ecc. Usiamo materiali infinitamente
eclettici, non tossici, riciclati, lavabili, ecologici; ora dovremmo usare
al meglio le nostre capacità intuitive per avere attorno a noi un sistema
di arredo non solo su misura dell'abitazione, ma anche su misura del nostro
ego; anche fosse solo una stanza bianca a strisce verdi, una lampadina, tatami
o letto ottocento intarsiato e una finestra spalancata su niente.
Per chi non è del settore forse questo non è lontano dagli ideogrammi giapponesi.
Non si può comunque separare l'uomo dalle sue necessità, siano esse fisiche,
cerebrali, morali o religiose. Dunque la sedia, il tabolo, il letto, le coperte
ed i cuscini non fanno parte delle sue primarie esigenze fisiche? Attualmente
c'è grande apertura verso gli altri paesi, nel Design esiste da sempre una
corrente fluida, omogenea, di scambi internazionali con America, Svezia, Giappone,
Inghilterra e Germania. Non vorremmo (non potremmo!) fare una lezione sul
Design, ma si sa che gli italiani sono i migliori!
Ciò che più mi dispiace è importare un modus vivendi non adatto alle nostre
tradizioni; un conto è soddisfare l'occhio ed usare materiali differenti,
un altro è "vivere al modo di..."; la filosofia di vita impregna l'animo umano
e non credo sia possibile barattare una pizza con un piatto di sushi... va
bene per un week-end, non per sempre. Per questo tante tecnice raffinate orientali
non possono soppiantare le nostre caratteristiche fondamentali di origine
latina.
L'avvicinarsi di Giove in Toro, congiunto a Saturno, fanno certamente pensare
ad un ritorno ai materiali naturali, lavorati artigianalmente, lasciando i
polimeri ed i loro derivati ad altre esigenze o alle sale dei musei. Per materiali
naturali non pensiamo di portare in casa ciottoli di fiume o tronchi come
divani: non dimentichiamo la corrispondenza con l'occhio e l'abitudine ad
un'immagine ricercata e pomposa del Toro.
ASTROLOGIA
HILEG