La Valle dell'Ombrone

Istia, Batignano, Montorsaio

10/24/08

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Come al solito partiamo dal centro storico di Istia d'Ombrone. uscendo dalla Porta Grossetana giriamo a dx per Via Fuori le Mura, poi dritti per la ripida discesa che passa davanti al campo di calcio, sulla Strada Vicinale delle Conce, per arrivare ad incrociare la SP 44. A dx poi a sx sulla Strada Vicinale dei Laghi (km 1,550). Al Km 2,980 ci teniamo sulla sx, proseguendo fino al km 4,900 ora a dx, a salire, uno strappetto di 360 mt all’8% che ci porta sotto il Poggio di Moscona, da dove si gode di uno splendido affaccio sulla città di Grosseto.
 
Una ripida discesa tra gli olivi ci accompagna fino ad incrociare la SP 42 (km 6,800). A dx, in direzione Roselle, che raggiungiamo al km 8,500
Attraversando il ponte sul torrente Salica, procediamo su via Batignanese. Al km 9,83 procediamo dritti in direzione degli Scavi Archeologici, lasciandoci sulla sx la SP 41 “dello Sbirro”. Tenendosi sulla via Batignanese che ora corre parallela al quattro corsie della E 78, procediamo dritti fino al km 12,500 dove  troviamo il sottopasso che immette sulla SP 153 “Batignano”.
Lasciando la provinciale sulla nostra dx, seguiamo le indicazioni Nomadelfia. Dove la strada punta decisa in alto verso la sommità della collina di Nomadelfia, seguiamo a dx l’indicazione “Sementarecce”. Giriamo lo sguardo sulla nostra destra, la zona archeologica di Roselle fà bella mostra di sè sotto l'imponente "tino" di Moscona.
 
                          
 
Tra i km 14 e 15 passiamo a valle del terrapieno che delimita un laghetto artificiale, sulla nostra dx il torrente Salica, dove ancora si scorgono resti di antichi mulini ad acqua.
Raggiungiamo quota 102 mt slm al km 15,250, dove troviamo una nuova diramazione, giriamo a dx. Proseguiamo fino al km 15,900 dove, all’apice di una curva troviamo il diramarsi di una strada biancha. Fermiamoci un attimo.
Abbiamo ora due possibilità, proseguire sull’asfalto e raggiungere Batignano o, (consigliata) immettersi nella sterrata, tenersi subito dopo sulla dx e raggiungere il Convento di Santa Croce, interessantissimo sito storico religioso la cui origine si deve al padre agostiniano Giovanni da S. Guglielmo nell’anno 1621, così come si legge nelle pagine dell’Atlante Storico Topografico del Comune di Grosseto, a cui si rimanda per gli approfondimenti.
 
               
 
Per raggiungere il convento, (km 19,00) e non sbagliare la traccia sulle stradine bianche che incroceremo, dovremo tenersi a dx al primo e secondo incrocio, (km 16,650, grande sughera al centro di un incrocio a Y) a sx al terzo e al quarto (dopo una breve discesa) e ancora a sx nella successiva diramazione del sentiero (tenersi a ridosso della recinzione dell’azienda venotaria Le Caprareccie). Il convento ci apparirà all’improvviso, spuntando dietro un muretto a secco che delimita gli antichi oliveti.
Scendiamo dalla collinetta su cui si erge il convento, percorrendo una sconnessa stradina in ripida discesa. Fino a pochi anni fa qui erano ancora visibili le pietre della massicciata medievale, finché qualche amministratore particolarmente “ispirato”, pensando forse che fossero troppo scivolose, decise di darci una bella mano di asfalto, che, disgregatosi in pochi anni ci ha lasciato un fondo più pericoloso di prima, ma molto più moderno!
In fondo alla discesa una vera chicca, un antico fontanile sulla nostra destra ci fa di nuovo fermare per uno sguardo alla storica volta.
                   
 
Saliamo adesso a Batignano, le cui mura ora ci sovrastano, trovando di nuovo la SP 153. (km 19,260) 125 mt slm
Dopo la visita al borgo medievale, si continua seguendo la provinciale in direzione Nord-Est, verso il paese di Montorsaio , piccolo gioiello di architettura difensiva medievale, per secoli avamposto della Repubblica Senese.
Il bivio che porta al paese lo troviamo al km 22,500 (200 mt slm).
 
Lasciandoci sulla sx la SP 125, ci lanciamo in discesa per raggiungere, dopo un km, a quota 140mt slm, il rondò che immette sulla E78. Noi utilizzeremo la terza uscita del grande rondò in direzione “Casa Migliorini”, per poi salire sul sovrappasso del raccordo autostradale e immettersi direttamente sulla Strada di Fonte Marina. Adesso il panorama cambia, scolliniamo a mt 155 oltrepassata una fattoria sulla nostra dx, (km 25,300) per affrontare una ripida discesa che ci porta a incrociare, dopo meno di 4km, la SP 44 a quota 32 mt  (attenzione a non prendere troppa velocità!). Ora l’orizzonte si è aperto. Davanti a noi, da gennaio 2006 girano i generatori del parco Eolico sul poggio di Mote Lumini. Sulla nostra sinistra, da almeno mille anni, citato da Dante Alighieri nel canto 11 del Purgatorio, si erge Campagnatico.
Per la nostra escursione però è arrivato il tempo del rientro, incrociata la SP 44 (km 29,100) si gira a dx per tornare verso Grosseto.
Il fiume Ombrone è lì a due colpi di pedale, lo vedremo apparire e scomparire diverse volte prima di arrivare a Istia.
 
Sui tredici km che ci separano dal punto di partenza, di certo non ci annoieremo. Un susseguirsi di sali scendi con pendenze dal 5 all’8%, con una punta all’11% in salita, ci daranno di che divertirsi. Da segnalare, al km 34,700 il passaggio dalla frazione Marrucheti, quattro case e un bar intorno ad una bella chiesa di campagna, un piccolissimo borgo che nelle calde sere di agosto si riempie di gente venuta a gustare la cucina contadina, ad una delle più apprezzate “sagre” di tutta la provincia.
Da Marrucheti i saliscendi si fanno più corti, ma non meno insidiosi, rischiando più volte di lasciarci “impiccati sul padellone” se non lavoriamo lesti di cambio, ma ormai ci siamo, un ultima picchiata sui laghetti delle cave vicino al paese ci avverte che siamo arrivati ad Istia, il campanile della chiesa di S. Salvatore si staglia bene davanti a noi, racchiuso tra i mattoni rossi della antica cinta muraria.
 
Appunti:
 
Punto di Partenza e arrivo: Istia d’Ombrone.
Lunghezza: 42,5 km
Dislivello: 495 mt
Max altezza: 207 mt
Pendenza media: 3%
Pendenza max:11%
Tipo di strada: asfalto 90%, sterrato 10%
Bicicletta: MTB o tuttoterreno
Difficoltà: medio
 
Per questo itinerario sono disponibili tre cartine, una di massima, un particolare del primo tratto, un particolare del tratto che porta al Convento di Batignano.

 

           

  

 

 

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This site was last updated 12/01/07