Questo itinerario, che attraverso la piana di Alberese, a ridosso dei Monti dell'Uccellina, porta alla foce del fiume Ombrone, parte dalla frazione  Rispescia  località Enaoli, dal Centro Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile di Legambiente.

Lasciata l'auto al grande parcheggio lungo il viale di accesso  ad Enaoli, inforchiamo la nostra bici e torniamo indietro, passando sotto due cavalcavia, quello della statale Aurelia e poco dopo quello della Ferrovia.

Usciti dal sottopasso della Ferrovia procediamo sulla provinciale di Alberese per poche centinaia di metri, fino a girare a sx per via del Barbicato, in prossimità di una cabina secondaria dell'ENEL. 

Al primo quadrivio giriamo ancora a sx, la strada arriva a costeggiare la Ferrovia, la seguiamo in direzione sud per tutta la sua lunghezza, fino a che non piega a novanta gradi nei pressi di uno stretto  sottopasso dei binari ferroviari.

Lasciamo perdere il sottopasso e ci immettiamo nel lungo viale asfaltato all'ombra di due file di alti pini, che ci accompagneranno fino alla frazione di Alberese.

la mappa

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Arrivati ad Alberese, facciamo una sosta al Centro visite del Parco Naturale della Maremma,

Qui potremo acquistare il biglietto che ci permetterà di entrare con la bici, nel tratto di percorso A7 da Marina di Alberese fino alla foce del fiume Ombrone.

Il nostro percorso prosegue ora sulla bella pista ciclabile che costeggia la SP, raggiungendo la Fattoria di Spergolaia. Dopo la sosta obbligatoria per vedere da vicino i cavalli maremmani ospiti dell'allevamento dell'Azienda Regionale, proseguiamo sulla stradone che porta verso il mare, per rientrare sulla ciclabile all'altezza delle sbarre che delimitano l'ingresso all'area recintata del Parco.

La pista ora lambisce i pascoli e gli allevamenti, le vacche maremmane si muovono lente a pochi passi da noi, qui il tempo sembra fermo, il paesaggio immobile è rotto solo dallo sbattere d'ali di una coppia di aironi che si alzano dal canale a ridosso dell'argine.

La nostra bicicletta non disturba la quiete degli animali ma ormai siamo giunti quasi al mare.

Cinquecento metri prima di arrivare al mare troviamo, sulla sinistra la sbarra d'ingresso dell'Itinerario A7, entriamo sulla stretta stradina asfaltata che inoltrandosi nella zona umida  ci separa dal mare,  fino ad arrivare al casello idraulico in prossimità della foce del fiume Ombrone e alla passerella che ci conduce, una volta lasciate le bici, al capanno di avvistamento della fauna acquatica.

prendere la decisione di tornare indietro sarà una scelta su cui torneremo diverse volte ma abbiamo altra strada da percorrere,  le suggestive immagini della maremma ci accompagneranno ancora per diversi chilometri.

Tornati alla strada asfaltata rifaremo la pista ciclabile fino alla fattoria di Spergolaia, questa volta proseguiremo oltre e una volta superate le colonne d'ingresso della Azienda Regionale gireremo a sx, facendo una puntatina oltre l'argine del  fiume Ombrone, fino alla riva dove, sui resti del vecchio attracco dovrebbe tornare nuovamente un barcone per l'attraversamento del fiume.

Si torna di nuovo indietro fino all'argine e appena superato prendiamo la stradina alla nostra sx che, passando accanto al vecchio casello idraulico risale costeggiando l'argine del fiume.

si segue la pista sterrata fino ad oltrepassare l'Agriturismo il Gelsomino, seguiamo ancora la pista sotto l'argine fino a che, dopo un piccolo vigneto, un sentiero alla nostra destra non ci porta sulla strada asfaltata.

Proseguiamo in direzione dell'argine contro cui finisce l'asfalto e guadagnato decisamente la sommità dell'opera idraulica, la seguiamo per cinquecento mt, per poi discendere velocemente sulla stradina consortile che ci porta dritti fino alla vecchia stazione di Rispescia.

Siamo di nuovo sulla SP dell'Alberese, scendiamo veloci nel sottopasso della ferrovia, ancora poche pedalate e siamo al punto di partenza.

Abbiamo percorso circa 35 km.

Il tempo che abbiamo impiegato? questo dato non è importante, qui il passare del tempo non si conta, ...........si assapora.