"Bowie
Neat-O at Carnegie Hall"
di Ron Ross
Record World, 14 ottobre 1972
New
York - Anche Andy (Warhol) non è riuscito ad avere un terzo biglietto;
il primo concerto di David Bowie a New York, alla Carnegie Hall
(il 28 settembre) era il biglietto più difficile da trovare in
città, nella stessa classe di eventi di Elvis e gli Stones.
Dai ragazzi appassionati di hard rock ai dirigenti delle case
discografiche, tutti sedevano stupefatti mentre Bowie provava
una volta per tutte che il suo show, le sue canzoni, il suo stile
erano tutto ciò che occorreva conoscere sulla Faccia del 1972,
le cui foto molti di noi conoscono meglio della sua musica. …
Solo pochi sono rimasti delusi; si aspettavano Alice Cooper, Iggy
Pop, Jim Morrison e Mick Jagger messi insieme e travestiti, e
quello che hanno avuto è stato un intimo, raffinato, giovane uomo
pieno di dignità, la cui performance è sembrata più vicina a Marlene
Dietrich o Edith Piaf che al compianto Ziggy Stardust.
Infatti, le canzoni dall'ultimo album RCA di Bowie, The Rise
And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars, sono
sembrate collocarsi nella giusta prospettiva per la prima volta,
associate a precedenti capolavori come Space Oddity
e Width Of A Circle.
…Hanno suonato quello che l'agente di Bowie chiama "lo show rock
and roll", per distinguerlo dalla sfarzosa produzione teatrale,
con mimi e ballerini, che David ha montato al Rainbow Theatre
di Londra poco prima di imbarcarsi nel suo primo tour americano.
E' un concerto sorprendentemente semplice, nonostante la difficoltà di parte del materiale; una volta superata la iniziale impressione
dei costumi eleganti e futuristici della band, della super immagine
biondo platino del chitarrista Mick Ronson e la rimarchevole bravura
del batterista Woody Woodmansey e del bassista Trevor bolder,
sono il viso, le mani e la voce di David che catturano e focalizzano
l'attenzione sul flusso, il ritmo ed il contenuto delle incomparabili
canzoni.
Egli non appare come un ragazzo gay, un travestito, un rocker
teatrale o un tipo alla Bolan, ma come un artista che anche senza
forza o appariscenza esige silenzioso rispetto. Il pubblico di
New York non è generalmente rinomato per il silenzioso rispetto. …
Bowie ha cominciato con la sua attuale canzone - tema, Hang
On To Yourself, ma rapidamente si è spostato su materiale
proveniente dai suoi ultimi quattro album. Lo show è molto ben
strutturato, mescolando poli del genio di Bowie come Life On
Mars e Suffragette City, Starman e Andy Warhol ("a tutti i biondi nel pubblico") con nessun senso di preoccupazione
o pretesa.
La band è il trio più tagliente, unito e raffinato dai tempi del
gruppo originale di Beck, senza Nicky Hopkins e Rod Stewart. Potrebbero
essere una band molto forte anche da soli ma va ascritto molto
al merito di Bowie l'entusiasmarli abbastanza da aggiungere nuove
dimensioni alle sue vecchie canzoni come le suonano oggi. Prima
avevano usato I Feel Free dei Cream per colpire il pubblico
con il loro virtuosismo, non casualmente permettendo a Bowie di
andare dietro le quinte a cambiarsi. Ora la estesa, bizzarra odissea
personale Width Of A Circle è il veicolo, e come per il
medley degli Who da Tommy o la versione live degli Stones
di Midnight Rambler, è difficile credere che uno show possa
proseguire dopo un simile brano...
Ma Bowie aveva un po' di Lou Reed da suonare, così "come portando
carbone a Newcastle", canta Waiting For The Man e White
Light White Heat, facendole diventare molto più dure di quelle
suonate dai Velvets. Quando il pubblico si è alzato, ha riso,
ha fischiato, ha battuto i piedi per manifestare la sua approvazione
per David, che è diventato, in appena un'ora e mezzo, una regalità
del rock, di cui non sentiremo più uguali, non c'era rimasto altro
da fare che ballare su Round And Round. Un sorriso, un
sincero "Grazie", ed è finito.
La gente ha parlato di David Bowie per anni, ed anche adesso che è qui e sta trasformando il suo seguito di culto in un seguito
da superstar ci sono coloro che lo liquideranno come una montatura
giornalistica, perché non possono fare fronte all'energia, alla
confusione, alla politica e forse alla loro delusione per il fatto
che i biglietti erano pochi e nessuno è stato vezzeggiato nella
sua presunzione.
Lo show di Bowie è la sua migliore giustificazione; non occorre
dire altro; alla fine, così come per Alice e Jagger, le parole
sono superflue. Attualmente, dobbiamo notare che David Bowie ha
venduto biglietti per 4.300 posti a Memphis, domenica sera, che
la sua All The Young Dudes suonata dai Mott the
Hoople sta scalando le classifiche e che Ziggy Stardust è uno degli album di maggiore successo dell'anno in Inghilterra.
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