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"Di gran lunga il più grande genio della musica pop" (David Baddiel, critico, Times Online 9 giugno 2007)

"È un dio!" (Lars Von Trier, regista, 2002)"

" Il ruolo di David è stato monumentale nell'espandere il concetto di ciò che una popstar o rockstar può fare" (Trent Reznor, Nine Inch Nails, 2003).

"Penso che, come artista, quando parli di originalità, di ciò che ha saputo raggiungere, di come ha saputo trascendere... Ci sono molti artisti oggi che non ti portano in un altro posto ...perché non sanno come trascendere, non capiscono la mitologia, gli archetipi.... non capiscono il teatro, non si rendono conto che quando sali sul palco devi entrare in una parte differente di te stesso" (Tori Amos, musicista-cantante, 2006, BBC 6 Radio).

“David non era una persona che potevi rigirare come volevi. È un uomo altamente intelligente, molto risoluto. Non è il tipo a cui puoi dire 'sta lì e fa quello che ti si dice di fare’, coma accade con alcuni. Sapeva esattamente cosa faceva” (Lawrence Myers, capo della GEM nei primi anni ’70 – 1987)

"Sono stato molto fortunato ad avere lavorato come musicista durante alcuni degli anni più produttivi per la musica, nel periodo 1968 - 72. A quell'epoca ho lavorato con alcuni dei più grandi, come Alice Cooper, Lou Reed, T-Rex, Elton John, John Williams e Cat Stevens, per nominarne alcuni. Di tutte le persone con cui ho lavorato, però, una persona spicca di gran lunga su tutte le altre: David Bowie. David era un consumato professionista, sotto ogni aspetto. Posso dire onestamente che ho imparato così tanto da lui sia in studio che semplicemente passando del tempo con lui. Sapeva sempre quello che voleva e non si faceva influenzare dai manager, dalle compagnie discografiche o da chiunque lui pensava non avesse una genuina conoscenza o abilità musicale. L'ho visto dire, con fermezza ed educazione, alle persone attorno a lui cosa voleva fare e se loro non erano d'accordo li metteva educatamente al loro posto. Mi ricordo, in maniera molto vivida, alla registrazione della canzone Space Oddity, che il rappresentante della casa discografica Philips gli chiese perché stava mixando il singolo in stereo, visto che tutti i jukebox erano in mono. David disse che presto sarebbero stati in stereo e lui voleva essere preparato. Il tipo della casa discografia non era contento e disse che la cosa non aveva senso perché loro non avrebbero acconsentito al suo approccio. "Allora non avrete il singolo", disse David. Il singolo fu pubblicato in stereo, ed il resto è storia, come si usa dire (Rick Wakeman, musicista, da Classic Rock, 26.12.2006) [vai al sito ufficiale].


"Ho pensato che era favoloso, molto interessante, pieno di energia, inquisitivo, potevi capire che aveva una grande mente, di alto livello, era molto espressivo..". (Mick Rock, fotografo - regista di video, sul suo primo incontro con Bowie - 2005)


"Sei un principe d'uomo, il mondo dovrebbe baciarti il fondoschiena!" (Bono -U2- a Bowie, BBC Radio 1997).




"Ho registrato una cosa per il disco solista di Reeves Gabrels [chitarrista di Bowie per molti anni] e c'eravamo Reeves, Charles dei Pixies, Franck Black, David Bowie ed io, abbiamo fatto una canzone, intitolata My Face [probabilmente si tratta di Jewel - vai alle Collaborazioni]. È stato incredibile anche solo stare in studio con Bowie... È entrato per fare il testo, si è seduto per terra ed ha sparso cartoline e foto su tutto il pavimento... Si è seduto ed ha cominciato a scrivere il testo e la canzone si intitolava My Face e dice 'Non sono niente senza la mia faccia'. Così, ha scritto il testo su un foglio di block notes, ed in cima ci ha disegnato un suo autoritratto. Abbiamo registrato la canzone e verso le due del mattino stavamo tutti andando via ed io ho guardato il pavimento ed il foglio con il testo era lì a terra. Era come se ci fosse un ultimo pezzo di carne su una nave carica di persone affamate, tutti stavano lì a fissare quel fottuto foglio sul pavimento, come se pensassero "chi lo prende?" Alla fine l'ho preso io e l'ho dato a mia sorella, che è una grande fan di Bowie, così lei lo ha incorniciato... Lui è grande, voglio dire, è un gentiluomo perfetto e sembra che debba essere un fottuto re e non una rock star. È molto gentile...." (Dave Grohl, Foo Fighters, 2002) [vai al sito ufficiale dei Foo Fighters].


"Le cose che ha fatto con Brian Eno erano fantastiche. Low mi è piaciuto molto " (Peter Gabriel, 2002).


"Sono stato un fan del lavoro di Bowie per anni e lui è anche un amico" (Trent Reznor, Nine Inch Nails, 1997).



"David è una persona meravigliosa ed un artista di grande talento" (Lou Reed, 1997) [vai al sito ufficiale].




“Non so se posso ridurre il contributo di Bowie alla cultura popolare ad una sola cosa, ma lui ha fatto dell’eclettismo qualcosa di naturale e convincente - non come più cose differenti appiccicate insieme. Sento spesso cose che contengono elementi presi dal passato - dal primo glam a My Life In The Bush Of Ghosts - ma suonano soltanto come cose differenti messe insieme, senza integrarsi ed arricchirsi l’una con l’altra. Non puoi paragonare Bowie ad altre icone, come Presley o Dylan, perchè appartengono a territori diversi. Presley non ha mai scritto una canzone, mentre Bowie ha scritto alcune delle più belle canzoni pop in assoluto. D’altra parte Dylan non ha un’impostazione teatrale....Penso che Bono ammiri Bowie, ma Bono è molto meno ironico. Una grossa parte di ciò che David fa è ironia. Bono non è un ironista naturale, così nel suo territorio Bowie non ha nessun competitore. Il suo territorio è inusuale, perchè c’è la massima attenzione all’immagine ed alla presentazione, ma la massima attenzione anche per la composizione” (Brian Eno, 1999) [vai al sito ufficiale].

 

"Nel 1975, quando non stavo facendo granché, mi invitò ad unirmi al suo Station To Station Tour del 1976. Non avevo mai visto in vita mia nessuno lavorare così tanto. Si alzava alle otto del mattino per viaggiare in macchina fino al luogo del concerto, perché non prendeva l'areo. In macchina c'era sempre una collezione delle cassette più nuove di artisti di tutto il mondo, li ascoltava...conosceva Tom Waits prima di chiunque altro, conosceva i Kraftewerk prima di chiunque altro...arrivava a destinazione, dava un paio di interviste, dormiva per una mezz'ora e saliva sul palco per fare lo show. Dopo lo show non si fermava, andava a vedere le band che c'erano in città, bussava alla porta del suo chitarrista alle quattro del mattino per fare una nuova canzone. Io ero esausto soltanto a guardarlo" (Iggy Pop, 1986) [vai al sito ufficiale].


"L'impatto che ha avuto è stato simile a quello di Hendrix. E' un pò come se realizzassi, quando sei ragazzo e vai a scuola, che esiste un altro mondo. Un mondo di cui volevo essere parte. Lui rendeva le cose magiche, surreali e questo mi piace" (Robert Smith, Cure, 1997).



"Ammiro il David Bowie degli anni 70. Era in missione. I suoi album a volte erano casuali, ma lui era brillante per questo" (Ed O'Brien, Radiohead).




"E' talmente colto che la situazione è ridicola. Te ne stai seduto e ti senti un verme in confronto a lui" (Brett Anderson, Suede).



"E' un tipo eccezionale!" (Anthony Kiedis, Red Hot Chili Peppers, 1997).



"Bowie è un virtuoso, è un artista pop ma è un artista pop virtuoso" (Pat Metheny, musicista, 1986) - (vai al sito del Pat Metheny Group).



"Nessuno ha avuto un'influenza su di me maggiore di David Bowie e Brian Eno [riferimento alla trilogia, Low, "Heroes" e Lodger]. Quella è stata la prima volta che ho capito che registrare è un'arte. Non era come robaccia da laboratorio ma selvaggia sperimentazione con nessuna concessione all'abitudine" (Dave Sitek, Tv On The Radio, 2006) [vai al sito ufficiale].



"A differenza delle altre persone con cui ho lavorato, quando sono nella stessa stanza con David mi sento come se fossi nella stessa stanza con la personificazione dell'arte della musica. E' differente rispetto ad essere con un grande artista. Quando stavamo facendo Let's Dance mi sentivo come se stessi nella stanza con l'equivalente musicale di Picasso" (Nile Rodgers, musicista - produttore, 2000).


"Penso ancora che sia un essere umano eccezionale... David Bowie ha veramente giocato con le idee, l'iconografia e le immagini. E' un uomo brillante. Ed è anche un gentiluomo" (Madonna, 2000).



"Ha scritto alcune canzoni rock classiche. E' un numero uno" (Noel Gallagher, Oasis, 1997).



"Ho cominciato ad ascoltare la sua musica all'età di dieci, dodici anni e non ho mai smesso. Ancora la ascolto regolarmente..... Il David Bowie del 1975 era davvero di un altro mondo" (Billy Corgan, ex Smashing Pumpkins, 1997).




"Oggi sembrano non esserci più icone e rock star. Quando sono cresciuto c'erano David Bowie ed Iggy Pop, persone che avevano qualcosa da dire e che hanno avuto un forte impatto sulla musica e sulla società. Pensai che quello era ciò che il rock'n'roll doveva essere…" (Marilyn Manson, 2000).


"E' un individuo dallo spirito indistruttibile" (Nagisa Oshima, regista).



"Penso di amare gli innovatori nella musica e sono stato molto fortunato a lavorare con alcuni dei migliori...David Bowie, Frank Zappa, Laurie Anderson, Paul Simon, incredibili musicisti, e finiamo sempre anche per essere grandi amici" (Adrian Belew, chitarrista, 16 giugno 1995, CNN) [vai al sito ufficiale].



"Grazie Dio per David Bowie, che ci ha tirato fuori dallo squallore della periferia mostrandoci possibilità scintillanti" (da Diva, Annie Lennox - Eurythmics ).



"Voglio essere come David Bowie ed Iggy Pop, ma sono più come Norman Wisdom" (Robbie Williams, 2001).





“É una delle persone più divertenti che possiate mai incontrare” (Ricky Gervais, attore comico, 2006)



"La prima volta che ho incontrato Bowie è stato al Dorchester (un albergo di Londra) nel 1977, nel periodo di "Heroes". Stavo in una sala d'aspetto insieme ad altri giornalisti, molto nervoso e stressato perché Bowie era stato uno dei miei eroi. Rimasi a bocca aperta quando lo vidi. Era un dio del rock, onesto, molto intelligente e viveva all'altezza della sua reputazione. Era affascinante ["charming"], indossava il suo fascino come una corona" (Allan Jones, ex giornalista del New Musical Express, 2006 - dal New Musical Express del 13 maggio 2006).





“Sono un suo grande fan sin da quando ero un ragazzino e nello scegliere l’attore per Tesla [nel film The Prestige], che è un ruolo piccolo ma centrale, avevo bisogno di qualcuno che comunicasse immediatamente una sorta di qualità da altro mondo e carisma. Ho pensato che una qualsiasi star del cinema, per esempio, nel ruolo avrebbe avuto un effetto distraente, mentre il carisma di Bowie viene da un luogo diverso, fuori centro, in un certo senso. È stato affascinante, eccitante avere lui per la parte. È stato fantastico lavorare con lui” (Christopher Nolan, regista, 2006).




"Ipnotizzante, carismatico, controverso e supremamente creativo, Bowie è tutto questo e molto altro. È semplicemente la forza più inventiva ed eccitante che abbia mai visto su un palco. David ha un'incredibile presenza scenica ed un talento quasi infallibile per adottare la posizione del corpo perfetta. Fuori dal palco è accessibile, calmo, colto ed un viaggiatore. È anche terribilmente divertente, bravissimo a fare le imitazioni e l'epitome dello stile" (Denis O'Regan, fotografo).



"David Bowie è il mio musicista preferito del 20mo secolo.... voglio dire, è un incredibile performer, e non riesco a pensare ad un altro singolo musicista del 20mo secolo che abbia fatto così tanti album notevoli come lui. Inoltre, ha influenzato tutti. Senza David Bowie la musica popolare come la conosciamo praticamente non esisterebbe" (Moby, 2002) [vai al sito ufficiale].



"Mi ricordo che avevo 11 anni e vidi il video di Ashes To Ashes per la prima volta. Ne fui affascinato" (Brian Molko, Placebo).



"Quando ero piccolo mia sorella Jill ascoltava Hunky Dory. The Bewlay Brothers mi spaventò; tutte quelle voci stridule. Anche Kooks e Oh You Pretty Things sono incredibili. La sua versione di Port Of Amsterdam su Pin Ups [è nella edizione della Ryko] mi ha portato a conoscere Scott Walker e Jacques Brel, e lui mi ha anche fatto conoscere i Velvet Underground. Poi Low mi portò ai Kraftwerk. Mi ha mandato sempre in molte direzioni" (Dougie Payne, Travis, 2002).



"Per me non ha importanza se un artista è un artista jazz, classico, pop, rock o folk, se ha quella speciale magia. Ed al livello in cui lui l'ha, ci sono forse solo cinque o dieci persone in ogni generazione, e lui è uno di loro, non c'è dubbio su questo" (Mike Garson, musicista).

 

"Andai a prendere Freddie [Mercury] nella mia piccola Mini e mi ricordo che le luci non funzionavano molto bene e stavamo girando intorno ai rondò e lui disse 'non credo tu possa vedere molto bene?' Ed io 'non ti preoccupare Freddie andrà tutto bene'. Così arrivammo a [Friars Aylesbury], che sembrava come in capo al mondo a quel tempo. Penso che fosse il primo concerto in assoluto di Ziggy Stardust e ci impressionò terribilmente, era così fantastico, non c'era niente di paragonabile e così avanti rispetto ai tempi. Lui aveva così tanto talento da bruciare e carisma. Odio eccedere in smancerie ma lui li aveva come nessun altro a quel tempo" (Roger Taylor, Queen, 2000).


"Quando stai lavorando con lui hai la sensazione che lui sia l'unica cosa che stia accadendo, che lui sia ciò che sta accadendo" (Michael Kamen, musicista, 1974).



"David è sempre stato un'ispirazione. Mi è stato di grande sostegno quando stavo preparando il mio ritorno sulle scene e quando siamo stati sul palco insieme era 'il posto più caldo dell'universo'. Ha una grande magia, fascino ed è un gentiluomo. Vorrei dire anche qualche altra cosa, ma è sposato adesso" (Tina Turner) [vai al sito ufficiale]

"Ha fatto sempre musica innovativa, ma sopratutto è sempre apparso brillante" (Paul Drapen, Mansun, 2000).



"Quando io e John (Taylor) ascoltammo per la prima volta David Bowie, lui fu certamente un'ispirazione per noi per diventare musicisti. Per me, senza dubbio, lui ha creato la musica più interessante e irresistibile degli anni 70" (Nick Rhodes, Duran Duran, 2002).


"E' la faccia più incredibile del ventesimo secolo" (Tony Scott, regista).



"E' un genio comico, veramente divertente" (Tim Brett-Day, fotografo, 2000).


"Bowie emana glamour. I suoi modi sono impeccabili, è pieno di immaginazione e si esprime con una precisione rara" (Hanif Kureishi, scrittore, 1993) [vai al sito ufficiale].




"Alcuni veloci flash dal Sound and Vision Tour del 1990… 23 paesi, 106 concerti. Stare a venti piedi da David illuminato dai riflettori; non ho mai mancato di emozionarmi quando cominciava a cantare 'ground control to major Tom..' Migliaia di voci, accendini che spuntavano nell'aria notturna…Una lunga conversazione pomeridiana sul prato a New Hall a Birmingham; David dice del giardino 'bel lavoro di cespugli' e parla dei tempi con Lennon… Volare, terrorizzati, in un stretto, leggero jet Lear, David con gli occhi chiusi per tutto il viaggio, mentre le palme delle mie mani sudavano a secchi. Una passeggiata al museo del Prado con David come storico dell'arte, che mi spiegava la politica di certi colori nei dipinti religiosi… Noi seduti su un divano nella suite presidenziale di Paul McCartney a Filadelfia, con Linda che serviva il tè, mentre Paul ci sommergeva di racconti dei primi tempi dei Beatles, che conoscevo a memoria. .. Sconvolgermi ad un soundcheck quando David cantò 'We can be negros just for one day'…Vagare per le stradine di Tokyo cercando un oscuro sushi bar, dove potemmo bere un po' di saki e scrollarci di dosso il jet-lag..Ed il 26 gennaio in uno studio di New York, con me al microfono vicino a David, mentre cantava Pretty Pink Rose, guardare un maestro al lavoro.. Ho migliaia di istantanee nella mia mente ma non riescono a dare l'intero quadro. David è un originale. Arte con le gambe" (Adrian Belew, musicista).



"Uno dei membri dei Main Ingredient mi parlò di un certo David Bowie che stava producendo Lulu [una cantante inglese degli anni 70]. Mi disse 'hanno bisogno di un chitarrista ed ho fatto il tuo nome'. Non sapevo chi fosse David Bowie, non ne avevo la minima idea. La mia prima impressione fu che era una persona molto interessante. Quando lo incontrai per la prima volta mi trovai di fronte questo inglese che parlava un americano un po' stereotipato e pensai 'nessuno parla così qui'. Il suo aspetto era a dir poco differente. Ero abituato allo stile Parliament/Funkadelic ed invece incontrai questo tipo che era completamente bianco con i capelli arancioni. Era scheletrico ed aveva l'aspetto di chi non stesse troppo bene. Io sono una persona sincera e gli dissi 'ehi, tu hai bisogno di ingrassare un po', vieni a casa mia'. E lui, con mia sorpresa ci venne.......Lo stile di Reeves (Gabrels) non è affatto un problema. Per me lui è un altro Stacey (Heydon), un altro Adrian (Belew), un altro Robert (Fripp). Nel momento in cui ci siamo trovati insieme per Outside è stato istantaneo: io ho guardato Reeves, Reeves ha guardato David e David ha guardato me e sapevamo che era perfetto....Bowie è stato una icona negli anni 70, negli anni 80 ed adesso negli anni 90. Hai idea di quanti musicisti e cantanti sono morti o finiti nel frattempo? Lui avrebbe potuto essere uno di loro, ma non accadrà mai a David. Posso anche non essere d'accordo con le sue scelte musicali, ma sarà sempre un grande. Sono il più grande fan di David Bowie!" (Carlos Alomar, musicista).



"Non è facile essere David. Non penso che sia facile per chiunque avere così tanto successo. Devi rimanere sulla cima, non è così? Più successo hai più è dura. C'è il tuo intero passato a cui essere all'altezza.. Ci incontrammo nel 1969 [in realtà si incontrarono nel febbraio 1970]. Io ero ad Hull. Incontrai David tramite un batterista, John Cambridge che era in un gruppo che si chiamava Junior's Eyes. John era un vero burlone. Ancora lo è. Noi suonammo con David in uno show radiofonico - John Peel session o qualcosa del genere. John era alla batteria, un suo amico al basso ed io alla chitarra. Lui aveva senza dubbio un futuro dinanzi a sé. Non era il solito ragazzo che trovi per strada. Era un grande cantante e le canzoni erano grandi canzoni. Io ero cresciuto con la musica classica, così ero molto conscio delle melodie. Il rock non mi interessò finché non ero adolescente. Ero ancora nella musica classica a 16 anni. Suonavo il violino.... Non molto tempo dopo che incontrai David andai a vivere ad Haddon Hall, la grande casa che aveva a Beckenham. David disse 'perché non vieni giù e suoni regolarmente'. A quel tempo lavoravo come giardiniere per il Comune di Hull. Ed era un lavoro che mi piaceva molto. Mi pagavano. Così ci dovetti pensare. Ma non ci pensai molto a lungo. Haddon hall era una strana, grande casa con musicisti che dormivano su materassi stesi a terra ed in cui tutti sognavano la gloria. La maggior parte della casa era costituita da un grande ingresso con una balconata tutto intorno lungo il soffitto e tre stanze sopra, che erano molto grandi. Haddon Hall era fantastica. Il mondo era aperto. Fu un periodo particolarmente bello.... Io ero lì praticamente dall'inizio. Suonammo al Roundhouse come Hype, ma non ricordo molto. Ero così sbronzo..... Ziggy Stardust accadde prima che ce ne accorgessimo. Era difficile capire cosa esattamente era accaduto prima che fosse tutto finito. Era molto divertente. Più divertimento che lavoro. Non eravamo costantemente in tour. Quello che facevamo sul palco era completamente istintivo. Quando suono, suono. Non è preparato. Non ci puoi pensare troppo. Ti confondi se pensi troppo....Ziggy senza dubbio lo ha influenzato. Per fare qualcosa e farla bene devi essere completamente coinvolto. Lui doveva diventare quello che Ziggy era, doveva credere in lui. Si, Ziggy ha condizionato la sua personalità. Ma lui ha condizionato la personalità di Ziggy. Vivevano l'uno a spese dell'altro. La nostra associazione terminò nel periodo in cui lui si stava spostando verso la musica soul. David voleva avere molto tempo libero, voleva scrivere uno show per Broadway. Così non accadeva granché. Fare i miei album solisti mi sembrò una buona idea - perché che altro potevo fare? David stava cercando, la sua carriera si stava muovendo in altre aree. Gli Spiders from Mars non durarono molto a lungo. Tutto questo mi aveva soddisfatto creativamente perché realmente non avevo avuto l'occasione di disamorarmene. Due o tre anni passati in un attimo. Ma David ed io siamo sempre rimasti amici. Non c'è mai stata nessuna vera ragione di litigare. Io ero un po' difficile quando ero più giovane. Penso che David si sentisse frustrato con me. Ero molto testardo. Molto ostinato. C'era ancora molto da crescere. E lui doveva farlo. Guardi indietro alla tua vita e dici - perché ero così? Ma David non ama i litigi. Lui va via. Per la strada migliore..... E' stata una incredibile esperienza da vivere. Un minuto stai sognando che il mondo ascolti la tua musica ed il giorno dopo è realtà. Ti fa sentire grande. I tuoi sogni diventano letteralmente veri. Ma accade così velocemente che non ti rendi conto che sta accadendo. Ed io sono orgoglioso che quello sia stato uno dei più memorabili periodi della sua carriera. Ricordo la prima volta che feci degli arrangiamenti per archi. Stavamo producendo alcuni brani per Dana Gillespie e lei disse'voglio gli archi, voglio un quartetto d'archi'. E David disse'Ok, lo fa Mick'. Non l'avevo mai fatto nella mia vita, ma cominciai a scrivere arrangiamenti per archi. La cosa grandiosa di David è che spinge le persone a fare le cose. La maggior parte delle persone cerca semplicemente di tenerti al tuo posto. Lui tira fuori il meglio da te. Che meravigliosa qualità da avere" (Mick Ronson, ex Spiders from Mars, 1993).



[Le frasi tra parentesi quadre sono note della redazione di L.O.M. - Le parentesi quadre rosse indicano la presenza di un collegamento ad un filmato].

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Sezione aggiornata il 09.08.2007