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SURFCASTING- LEZIONE 9 (by Graziano)

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TECNICHE DI LANCIO (BY GRAZIANO)

Nel surfcasting vero e proprio, quello che andrebbe praticato esclusivamente
con mare in scaduta, la tecnica di lancio è importantissima. Infatti,
bisogna lanciare “oltre l’onda”, e questa non sempre è ad una distanza
raggiungibile con un lancio normale. Inoltre molto spesso bisogna utilizzare
piombi come gli spike, che possono essere lanciati solo in sospensione.
Quindi essere padrone di una tecnica di lancio, ci permette di poter
affrontare qualsiasi mare. Anche però quando c’è mare calmo, e soprattutto
in gara, riuscire a lanciare 30 o 40 metri in più dei concorrenti che hai a
fianco, ti permette di avere un tratto di mare da sondare notevolmente
superiore al loro, e quindi più possibilità di trovare il pesce. Quindi,
essere al passo con l’evoluzione delle tecniche di lancio è importante per
chi ha ambizioni di successo, anche se io vado ripetendo, che la base di
tutto è il “senso dell’acqua”, quello che permette al classico “vecchietto”
del luogo di spiaggiare spigole da capogiro a due metri da riva, mentre tu
sei intento a tirare autentiche bordate.

Cominciamo col dire che esistono due tipi di lanci, quelli “appoggiati” e
quelli “pendolari”. I primi sono caratterizzati dall’assenza di oscillazioni
del piombo (above cast, side cast, ground cast), mentre i secondi hanno
manovre preparatorie particolari(pendolare e back cast).

ABOVE CAST: significa “lancio che passa sopra”(la testa). La canna infatti
compie un movimento che passa sopra la testa del pescatore. È un lancio
molto facile, che non permette di raggiungere distanze elevate(difficile
andare oltre gli ottanta metri), ma che per contro permette di avere una
grande precisione e di raggiungere quindi più volte lo stesso punto(buca o
canalone) durante la stessa pescata. E’ un lancio che si esegue con il solo
movimento delle braccia, con il corpo che resta fermo senza eseguire alcuna
torsione. Ci si dispone faccia al mare con la gamba sinistra poco più avanti
della destra. La mano sinistra impugna l’estremità del manico della canna,
mentre la destra è stretta all’altezza del mulinello. Il braccio sinistro è
steso in avanti in alto(alzando lo sguardo vediamo la nostra mano sinistra),
il destro è piegato sopra la spalla destra(la mano destra è all’altezza
della nostra testa). La canna risulterà inclinata verso il basso e girandoci
vedremo il cimino quasi per terra, proprio dietro di noi. Il drop(la parte
che va dal puntale della canna fino al piombo) non è mai lungo (max 1,5
metri) e può assumere due posizioni. Nella prima si dispone come se fosse la
prosecuzione della canna, nella seconda invece il piombo sarà quasi sotto i
nostri piedi sotto la canna stessa. Ciò permette di avere una potenza
maggiore e quindi più metri. Una variante è quella di accorciare ancora di
più il drop(un metro) e di inclinare di meno la canna dietro la nostra
testa. Quindi il piombo sarà in sospensione(possibilità di lanciare lo
spike) e ciò aumenterà la distanza. Bisogna metterci tutta la forza che
abbiamo, tirando con forza il sinistro(push) verso il basso e spingendo il
destro verso l’alto(pull). La posizione finale sarà con la mano sinistra sul
fianco sinistro e il braccio destro steso in avanti. Una variante del lancio
è quella di partire qualche metro dietro rispetto al bagnioasciuga e
compiere due o tre passi(rincorsa) prima di lanciare (sempre però con la
gamba sinistra avanti). I mancini faranno tutto l’opposto.
Le canne migliori con cui praticare questo lancio sono quelle paraboliche,
quelle ad azione differenziata e le beach ledgering.

SIDE CAST: è sicuramente il lancio più diffuso in Italia. È molto simile al
precedente, soltanto che in questo lancio si sfrutta anche la rotazione del
corpo. I piedi si dispongono in questa maniera: sinistro avanti(fronte mare)
e destro quasi a novanta gradi con i piedi abbastanza vicini tra loro. Ciò
aiuterà una breve rotazione del corpo. Il nostro sguardo, inizialmente non
sarà indirizzato quindi verso il mare, ma anche questo sarà a 90° sul manico
della canna. Il braccio sinistro, la cui mano impugnerà il calcio della
canna, risulta piegato(l’avambraccio sinistro è quasi la prosecuzione della
canna) e sarà all’altezza della spalla sinistra parallelo al terreno. Il
braccio destro invece è quasi disteso(il gomito è appena piegato) all’
indietro ad una altezza inferiore alla nostra spalla destra. Il piombo si
può disporre come per l’above, ma mai sospeso. Il lancio si effettua,
tirando il braccio sinistro e contemporaneamente ruotando il corpo fino a
guardare il mare, usando la gamba sinistra come perno. Quando il braccio
sinistro è all’altezza dei nostri occhi si tirerà verso il fianco sinistro e
il destro comincerà a spingere. Naturalmente questi movimenti vanno fatti
senza mai fermarsi e velocemente. È comunque un lancio facile da imparare.
La posizione finale è la stessa che nell’above. Si possono raggiungere
facilmente distanze superiori ai 100 metri, anche se non di molto(120-130).
È un lancio ottimale per canne ad azione differenziata e per ripartite non
impegnative(bass rod).

GROUND CAST: e qui cominciano i dolori. È un lancio difficile da
spiegare(andrebbe fatto dal vivo), anche se una volta assunta la posizione
corretta rispetto al mare e una volta coordinati i movimenti delle braccia
con i piedi(la cosa più complicata) risulta abbastanza facile, essendo un
mix di velocità e forza bruta. Non a caso, i migliori lanciatori di questa
tecnica sono dei veri omaccioni, pesanti anche più di 100 kili, ma dotati
anche di una buona velocità di esecuzione. Vediamo se riesco a spiegarvelo
comunque!!
Innanzitutto i piedi devono essere paralleli fra loro, abbastanza
vicini(tanto da avere una buona stabilità sulle gambe) e a 90° rispetto al
mare(in questa fase il nostro sguardo sarà rivolto parallelamente alla
costa). Le gambe saranno abbastanza flesse sulle ginocchia e il peso del
corpo sarà tutto sulla gamba destra. Quello che è importante quindi è avere
una buona stabilità in questa posizione. Ora che abbiamo ottenuto questa
stabilità, ruotiamo il nostro corpo verso destra, senza spostare
assolutamente i piedi(ci stiamo praticamente caricando come una molla). La
posizione è corretta quando ci accorgiamo che stiamo guardando dalla parte
opposta del mare e siamo abbastanza raccolti(abbassati). A questo punto
alziamo il braccio sinistro ad altezza spalla e stendiamolo in avanti(la
mano sarà ad altezza occhi). Il braccio destro appena piegato sarà poco più
basso del sinistro ma sempre parallelo al terreno e di poco esterno al
nostro corpo. A questo punto immaginiamo che in questa posizione qualcuno ci
metta la canna in mano(in realtà la posizione è da assumere con la canna già
in mano). A casa possiamo provare con il manico della scopa. Avremo la canna
parallela al terreno, distante dal nostro corpo e davanti a noi, con la
sinistra che impugna il calcio, e la destra il mulinello(nel ground l’
imbracciata non deve essere molto ampia). Il drop, questa volta molto più
lungo(il piombo arriva 20-30 cm sopra all’altezza del mulinello) sarà
disteso(è importante che non ci sia lasco del filo)come a proseguire la
canna, con il piombo per terra( quando si è imparato il lancio, per
aumentare la gittata del piombo si può angolare quest’ultimo anche a 90°
rispetto alla direzione della canna, ma bisogna avere molta molta forza e
velocità per sfruttare al meglio questa angolazione). Ora siamo caricati al
massimo e siamo pronti per scattare, ripassando mentalmente ciò che dobbiamo
fare e soprattutto controllando di avere il peso tutto sulla gamba destra,
le ginocchia flesse e il busto abbassato. E che cosa è che bisogna fare? Ora
ve lo dico:
1) alziamo il piede sinistro e senza cambiare posizione del corpo lo
posizioniamo, facendo un passo all’indietro(ampio ma non troppo) fronte
mare. Il peso è ancora sullo gamba destra, e noi siamo fermi.
---------- mare ------------ mare

- six
- Piedi prima I _ piedi dopo

--------- canna dex

2) giriamo lo sguardo alto verso il mare

3) cominciamo a ruotare il corpo spostando gradualmente il peso dalla gamba
sinistra alla destra e contemporaneamente tiriamo la canna con il sinistro(è
questa la cosa più difficile) parallelamente al terreno senza mettere
nessuna forza con il destro. La canna ruoterà parallelamente insieme al
nostro corpo e arriveremo in una posizione con il busto fronte mare, e la
mano sinistra davanti a noi. Importantissimo è che il piede destro non si
sposti mai(è l’errore più facile da compiere: tende a finire più avanti del
sinistro!!) e ruoti solo su se stesso accompagnando la rotazione del busto.
Questo si ottiene se abbiamo una posizione dei piedi equilibrata sia
iniziale che finale. Se il destro si sposta perdiamo tutta la potenza che
abbiamo messo sulla canna e il lancio risulterà buoni 40 metri più corto.

4) è questo il momento di cominciare la chiusura del lancio. Il braccio
sinistro tirerà con forza, più possibile (anche la forza deve essere
graduale dall’inizio alla fine del lancio) verso l’ascella sinistra, dove si
bloccherà di colpo. Contemporaneamente il destro comincerà a spingere la
canna, e terminerà steso avanti ai nostri occhi, poco in alto. E’ in questo
momento(pochi istanti prima) che il dito staccherà il
mulinello(preferibilmente rotante) e libererà il piombo che partirà con
violenza inaudita, con una traiettoria a 40°(non deve andare alto, ma
profondo).

Importantissimo che il piede destro abbia solo ruotato senza spostarsi!!!!!!

Naturalmente questi movimenti vanno fatti in rapidissima successione, senza
mai fermarsi e il lancio non durerà più di un secondo!! Ricordatevi che
tutto deve essere graduale, sia forza che velocità, ed è per questo che
inizialmente, vi consiglio di cominciare a provare questo lancio con una
posizione del corpo un po’ più facile, e cioè con il corpo non ruotato
tanto, in modo da avere una posizione spalle al mare. Questo ci permetterà
di mettere nel lancio meno forza e velocità, perché è minore la rotazione da
compiere.
Successivamente una volta imparato bene e se si dispone di un fisico
massiccio, si può fare il lancio all’esasperazione.

Parliamo di metri. In pedana(campo in erba come per il giovellotto) il
record italiano è 243 metri. In spiaggia, si può arrivare a 160
metri(qualcuno qualcosa in più). Guardate che passare da 80 metri a 120 è
facile, ma da 120 a 150 è difficile, perché lo scarto si riduce e il limite
si avvicina. Come canna, l’ideale è una ripartita con cima rigida lunga 3,90
metri.

Un accorgimento, usate uno shock leader di diametro almeno dello 0,60!!!

PENDOLARE: è nato in Inghilterra dal mitico John Holden ed è il più
praticato al mondo. E’ il lancio più spettacolare e redditizio in assoluto,
ma anche il più difficile da imparare per via della grande coordinazione che
bisogna avere e soprattutto per la capacità di possedere i “tempi giusti”.
Provo a spiegarvelo, ma sarà molto difficile soprattutto a chi non l’ha mai
visto eseguire.
Cominciamo con il dire che è un lancio con piombo in sospensione che va
effettuato con una canna ripartita e di lunghezza non superiore ai 4 metri
che permetta una azione veloce.
Si divide in due fasi principali, la pendolata(oscillazione del piombo) e il
lancio vero e proprio, ovvero la rotazione del corpo e la fase di chiusura.
La pendolata è importantissima, perché è il momento in cui la canna si
carica, immagazzinando l’energia che poi restituirà nella fase di stacco del
piombo. Va eseguita in maniera perfetta, lenta e precisa ed è per questo che
bisogna passare molto tempo a provare e riprovare questo movimento. Solo
eseguendo una pendolata perfetta si potrà fare un pendolare perfetto.
Vediamo come effettuarla.
Ci si dispone rispetto al mare, quasi come per il ground, ma con una
rotazione del corpo meno accentuata(rispetto al piano del mare 150° circa).
Mentre i piedi paralleli fra loro, non saranno più a 90° rispetto al mare ma
a 110°-120°. Il peso del corpo naturalmente sarà tutto sulla gamba destra.
Braccia e canna avranno invece una posizione completamente diversa rispetto
al ground, almeno in questa fase. La canna è mantenuta verticale verso l’
alto e sarà tenuta in questa posizione quasi esclusivamente dalla mano
destra che regge il mulinello (e la canna). La mano sinistra appoggiata sul
calcio della canna, sarà all’altezza dell’ascella destra, ad una distanza di
30-40 cm da questa e non ha soltanto il compito di sorreggere la canna, ma
soprattutto quello di provocare il movimento che determinerà l’oscillazione
del piombo. Il braccio destro è alto e piegato, con il gomito di poco più
alto della spalla. L’impugnatura è abbastanza alta, e si determina
posizionando il mulinello nella posizione che si ottiene mettendo il calcio
della canna sotto l’ascella destra e stendendo il braccio destro sul manico.
Lì verrà posizionato il mulinello preferibilmente rotante con l’aiuto dei
coaster(fascette che stringono). Dovete sapere che le canne due pezzi
vengono quasi tutte vendute senza placca porta mulinello proprio per
permettere questa regolazione!!

Il braccio destro funzionerà da perno, da fulcro, e deve essere mantenuto
immobile in quella posizione(questo è importantissimo). Entrerà in gioco
soltanto durante la fase di chiusura del lancio.
Il drop è lungo, quasi oltre il mulinello, e il piombo è poco distante dalla
canna, perché questa è poco inclinata. Ecco questa che vi ho descritto è la
posizione di partenza. Ora partiamo!!

Si tira la mano sinistra verso il petto con un colpo abbastanza secco. La
canna si inclinerà notevolmente e il piombo avrà una oscillazione verso
avanti con una direzione come il nostro corpo (150° rispetto al mare). Se
fatta bene questa fase, il drop si stende in avanti, creando quasi una linea
unica con la canna che si è di conseguenza disposta quasi parallelamente al
terreno per via dell’azione della mano sinistra. Quando succede questo(drop
disteso), si imprime un altro colpo con la mano sinistra alla canna,
spingendo in avanti(rispetto al petto) la mano sinistra. Questo richiamerà
il piombo, che oscillando, ci passerà dietro la schiena, salendo alto, molto
alto. Noi in questo momento avremo la canna quasi come nella posizione di
partenza del ground, cioè quasi parallela al terreno, e distante dal petto
con il braccio sinistro completamente disteso davanti a noi. IL BRACCIO
DESTRO NON SI E’ MAI MOSSO(NE ALZATO NE ABBASSATO) IN QUESTA OPERAZIONE.
Dunque, il piombo sale fino ad un momento in cui non sentiremo più niente.
Questa è la fase di stallo, la più importante. È il momento in cui, bisogna
“cogliere il tempo”, aspettare un attimo, e partire con la fase di lancio,
esattamente come per il ground, gli stessi movimenti. La differenza sta nel
fatto che mentre noi ci giriamo, il piombo sta cadendo verso terra e quindi,
quando giriamo la canna, questa si caricherà molto, perché il piombo farà
una traiettoria circolare molto larga e questo imprimerà un’enorme spinta al
piombo stesso che uscirà con una velocità di quasi 300 km orari, alto e
profondo. Se tutto ciò viene fatto bene, noi non avremmo fatto nessuna
fatica, perché sarà la canna ad averla fatta per noi!!! E questo è molto
difficile da credere. La canna ideale deve avere una cima morbida in punta.
Questo ci permette di avere una ottima oscillazione del piombo nella fase
della pendolata.
È un lancio dove la forza conta poco, perché i metri si fanno con la tecnica
e la velocità di rotazione della canna.
La cosa più importante sono la pendolata, che deve salire bene, limitando al
massimo i movimenti e soprattutto la scelta dei tempi giusti.

Qualche consiglio: non provate mai da soli, senza qualcuno che vi faccia
vedere i movimenti dal vivo. Se potete fate qualche corso che ogni tanto
viene organizzato qua e la per l’Italia. Cominciate con una canna non molto
rigida(silstar challenge o italcanna millennium, o tecnofish all bass) e con
un piombo non superiore ai 125 grammi. Vi risulterà più facile “girarvi”.
A pesca usate sempre il bait-clip(gancetto che si mette sul trave al quale
si aggancia l’amo con l’esca e che provvederà a sganciare l’amo non appena
il piombo tocca la superficie dell’acqua), altrimenti l’amo si può
impigliare sulla schiena quando il piombo passa dietro la schiena stessa.

BACK CAST: è un lancio particolare, che non viene quasi mai usato, anche
perché sono in pochissimi a saperlo fare. Si tratta di lanciare con le
spalle al mare, senza girarsi, facendo fare una oscillazione al piombo e
facendolo uscire con una specie di spallata dalla parte sinistra del nostro
corpo. Si utilizza quando c’è parecchio vento in faccia che impedirebbe la
classica pendolata. Si usano canne molto lunghe, in grado di lanciare anche
200 grammi. Non so dirvi altro, perché non lo so fare, mi dispiace…!!

Io ce l’ho messa tutta, chi conosce questi lanci forse ci ha capito
qualcosa, chi non sa di cosa stiamo parlando, forse avrà avuto l’imput
giusto per cominciare a conoscerli!!

Ora che abbiamo lanciato le nostre canne, vediamo che pesci prendere!!!

Ciao Graziano

le foto sono una cortesia del Surf Casting Site

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sei il pescatore nr. che e' entrato a dare un'occhiata a questa pagina dal 21/01/2000.