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Creative Commons LicenseIII - Il periodo ellenistico


Quadro d'insieme

Gli ordini architettonici greci

Il periodo ellenistico

L'Architettura Romana

Il Medioevo

La ricomposizione del linguaggio classico dell'Architettura

La ricostruzione del linguaggio degli ordini architettonici: il '400

Leon Battista Alberti e la cultura architettonica del '400

Donato Bramante

La ricerca architettonica prima e dopo il Sacco di Roma (1527)


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Il periodo ellenistico

Dopo le vicende della guerra del Peloponneso (431 – 404 a.C.), con la vittoria di Sparta, la ribellione delle città vinte, l'emergere di Tebe, la Macedonia conquista la Grecia. Dopo Filippo, Alessandro il Grande regna sui territori dell'Ellade; egli espande i domini dell'impero e segna per il mondo greco un punto di svolta anche culturale. L'avvento di Alessandro Magno è considerato l'inizio del periodo ellenistico.

Alessandro è di educazione greca, vuole amalgamare le varie culture del suo impero in un'unica identità. Muore giovane, non lascia eredi; scoppia così la lotta fra i successori. Il regno si divide: Pergamo, Egitto, Siria, Macedonia. La cultura dell'Ellade si espande; è il periodo dell'Ellenismo; come date di riferimento si prendono: 323 a.C., morte di Alessandro Magno; 30 a.C., conquista dell'Egitto da parte di Roma, che era da poco venuta a contatto con il mondo dell'Ellade.

Oikoumene è il mondo ellenistico; esso è caratterizzato da una unitarietà di cultura, cosmopolita, si riconosce negli elementi fondamentali della cultura greca: il ginnasio, il teatro, la lingua, cioè il dialetto di Atene, lingua attica arricchita da elementi ionici. E' un mondo caratterizzato da frequenti spostamenti, sviluppo delle comunicazioni fra le varie componenti; la distinzione tra barbari e civili non è più etnica, ma dipende dall'appartenenza o meno a questo mondo, il mondo dell'Ellade. Anche Atene declina; mentre le città più importanti diventano le capitali dei regni, Alessandria, Antiochia, Pergamo, dove nasce e si sviluppa una cultura cortese, cioè di corte. Presso le corti convengono studiosi, artisti da tutto il mondo ellenistico, sviluppando una cultura aperta e risultante da influenze diverse, caratterizzata da eclettismo.

Una complessa e molteplice creatività sostituisce l'apparente quiete e linearità di sviluppo del mondo arcaico. Le capitali cercano di darsi un aspetto rappresentativo, arricchendosi di centri monumentali. Alla casualità distributiva degli edifici dell'acropoli, del santuario (che era depositario di un valore di sacralità in sé, come luogo, al quale non era associata la monumentalità rappresentativa del complesso, ma solo la forma di singoli edifici), si sostituisce la sottolineatura della monumentalità, tramite una precisa organizzazione: assialità, vedute prospettiche, ordine, progettazione degli spazi (criteri che si svilupperanno nell'architettura romana).

E' l'epoca in cui inizia la gestione dei piani urbanistici; i cosiddetti piani ippodamei. E' dato il massimo rilievo all'architettura civile: la monumentalità dovrà adattarsi agli edifici pubblici. Si sviluppa l'architettura borghese, delle abitazioni, quella dei palazzi del sovrano, l'architettura delle necropoli.

Nell'architettura nasce l'arco; si inseriscono forme che portano ad espressività diverse, cosa che, aggiunta all'adattamento degli ordini ai nuovi edifici, contribuisce a rendere l'ordine architettonico meno rigido. Vi sono i primi tentativi di teorizzazione, di Ermogene e altri; si inseriscono varianti, con allargamento delle possibilità di linguaggio.

Il dorico viene usato sempre meno, mentre lo ionico si diffonde ampiamente, anche con l'utilizzo del capitello corinzio (nell'architettura romana il corinzio diventerà ordine autonomo). La sovrapposizione degli ordini, già presente nei templi classici, ma per scopi funzionali, diventa prassi, problema e nello stesso tempo arricchimento del linguaggio, nei nuovi edifici. La sovrapposizione segue alcuni criteri; è fondamentale la disposizione degli ordini più robusti in basso, in alto quelli più esili. Nasce la necessità di relazionare fra loro ordini diversi compresenti nell'edificio.

Riferimenti:

  • Didimeion di Apollo (importantissimo)

  • Artemision di Sardi

  • Tempio di Atena Polias a Priene

  • Capitello corinzio attribuito a Scobas

  • Olimpieion di Atene: tempio corinzio

Edifici pubblici:

  • Portico degli Ateniesi a Delfi; sorta di tesoro

  • Agorà: Atene, Mileto

  • Pergamo: recinto di Atena Polias: porticato; ordine dorico in basso, ionico in alto; trabeazione dorica sull'ordine dorico

  • I bouleuterion

  • Telesterion di Eleusi

  • I ginnasi: Olimpia, ginnasio e palestra; V sec. a.C.

  • Arsenale di Atene

  • I teatri: Priene;1

  • Altare di Pergamo

  • Monumenti sepolcrali: Mausoleo di Alicarnasso

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1Per confrontare la scena rispetto agli sviluppi successivi cfr. Sabrata.