Per poter apprendere nel miglior modo
possibile le varie tecniche del nuoto, risulta importante la figura
dell'istruttore che deve: Il compito dell'istruttore non è quindi semplice. Gli obiettivi primari da raggiungere sono: Nei bambini, la ristrutturazione
degli schemi motori, va effettuata tramite giochi, vari e stimolanti.
Il gioco infatti è l'esperienza più ricca ed impegnativa,
e il suoi corretti stimoli accellerano la maturazione e lo sviluppo
del bambino. Il bambino è egocentrico, non distingue la realtà
dalla fantasia, non identifica i segnali del suo corpo. L'attività
è quindi scoordinata, imprecisa (anche nel caso di esercizi
semplici) e con spreco di energie, ma viene effettuata con agilità,
rapidità e scioltezza. Inconsapevolmente
il bambino impara molte cose e gradualmente il suo corpo si abitua
al nuovo ambiente e alle sensazioni da esso provocate (all'inizio
bisogna pensare ai movimenti che si fanno, poi diventano automatici
perchè sono immagazzinati nel cervello). Evitare un' impostazione
palesemente didattica per non ridurre l'attenzione e il piacere generato
dal gioco. |
PROGRESSIONI DIDATTICHE Le progressioni didattiche presentate,
offrono un idea di base su come insegnare gradualmente un certo stile.
La successione degli esercizi non deve comunque essere rigida, ma
va adattata all'allievo e alla situazione ambientale in cui ci si
trova. |
ANALISI DI UNA NUOTATA Bisogna valutare
la nuotata nel suo complesso, evitando di soffermarsi subito su un
particolare. Correggere quindi: posizione del corpo, movimento braccia,
respirazione, movimento gambe, sincronismo fra braccia e gambe. Valutare
gli errori e dargli una scala d'importanza: risolvere prima i più
gravi. E' inutile assegnare più di 1 o 2 correzioni alla volta.
Non richiedere di nuotare tratti troppo lunghi. |
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