indice
chi siamo
storia
statuto
organigramma
volontariato
Tricolore
onorificenze
i decorati
sezioni
presidenti
foto manifestazioni
notizie
fototeca
santi protettori
la rivista
museo
link siti militari

Sei il visitatore n.

aggiornato al mese di marzo 2007

foto manifestazioni

album fotografico principali cerimonie

49° consiglio Nazionale49° Consiglio Nazionale Foggia

49° consiglio nazionale  visione parziale della sala

 

concerto della Banda dell’Esercitoconcerto della Banda dell'Esercito a Foggia

inaugurazione mostra

inaugurazione delaa Mostra Statica e fotografica

arrivo delle autorità e inaugurazione della mostra ed esposizione dei mezzi visione parziale della mostra

                       delegazioni                      Associazioni d'Arma e combattentistiche

visione parziale dei rdunistiDelegazioni

delegazioni

 autorità intervenute                   

rappresentanza delle Associazioni di Foggia

slilamento dei mezzisfilamento dei mezzi

slilamento gruppo femmiile

visione parziale slilamento dei radunisti a foggia

visione parziale slilamento dei radunisti a foggia

 

 

 

 

Associazioni Riunite dell’Esercito (ARDE)

L’Evento

La mostra-evento “AEA EXPO 2005”, ha avuto luogo a Roma, nei giorni 20, 21 e 22 maggio presso la Città Militare “Cecchignola”

L’esposizione è dedicata alle Associazioni d’Arma italiane e straniere, agli Eserciti Europei ed alle Industrie della Difesa.

L’area individuata per lo svolgimento dell’evento è di circa 487.000 mq., e sarà servita oltre che dagli autobus della locale Azienda Trasporti, da un sevizio navetta organizzato con mezzi militari dalla Stazione Laurentina della Metro.

Il Progetto

Il progetto “Associations of European Armies (AEA)” è nato col fine di raggiungere un’ampia integrazione tra le Associazioni fra gli ex militari e gli Eserciti dei Paesi dell’Unione Europea e di promuovere l’immagine degli stessi nell’ambito della società civile, generando correnti di opinione positive verso gli Eserciti e motivando i giovani nei confronti della vita militare, per mezzo di un’Associazione no-profit, a carattere multinazionale, fondata su ideali e tradizioni condivise e aperta al mondo dell’associazionismo militare, della cultura e dei media ed ai cittadini che si riconoscono nei fini e valori di cui il sodalizio è portatore.

Nei valori in cui il sodalizio è portatore.

Fra tutte le Nazioni Europee, questi sono i Paesi le cui Associazioni d’Arma e/o gli Eserciti che hanno dato la loro adesione all’evento “AEA Expo 2005”:

AUSTRIA   - CIPRO -  FRANCIA -  GERMANIA  - LETTONIA -  MALTA

PAESI BASSI

POLONIA

PORTOGALLO

REGNO UNITO

SPAGNA

SVEZIA

 SVIZZERA 

  

L’ANGET  HA PARTECIPATO CON L’ALLESTIMENTO DI DUE TENDE STRUTTURA

 

 

 

50° ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONE DELL’ARMA DELLE TRASMISSIONI DELL’ESERCITO ITALIANO

Sono passati 50 anni dal quel 1° giugno 1953, quando si gettarono le basi per la costituzione della prima Arma dell’Esercito nata dopo l’ultimo conflitto mondiale, dopo tanti anni di vita, di lavoroe di sacrifici in pace ed in querra, trascorsi indossando le mostrine della madre Arma del Genio. dieci lustri di vita possono sembrare poca cosa rispetto alle storie, a volte secolari, di Armi e Specialità sorelle; ma sicuramente la nostra è stata vissuta molto intensamente: l’incalzare delle esigenze di comunicazione innescate alle scoperte di Guglielmo Marconi, la spiralizzazione tecnologica determinata dalle continue innovazioni elettroniche e degli ammodernamentii degli apparati, il passaggio epocale dalle valvole ai semiconduttori, la mascita di nuove scienze come l’informatica e la telematica, l’esasperato e continuosviluppo della telefonia, la nascita della video - conferenza e dei collegamenti satellitari, sistemi di telerilevamento, della televisione digitale, ecc. hanno pesantemente influenzato il nostro lavoro, il nostro impegno, il processo di preparazione e di qualificazione dei nostri Quadri e la nostra Dottrina; in sentesi, tali stimoli ci hanno “costretto” a precorrere i tempi. Un esempio valga per tutti soltanto 15 anni fa si usavano i gettoni telefonici, non esistevano le schede magnetiche prepagate e in molte famiglie specialmente nel sud Italia, era un obiettivo da poco raggiunto avere l’apparecchio telefonico in casa. Tornando indietro di una sola generazione, i nostri genitori usavano ancora scrivere lettere, poichè il telefono era ancora una spesa costosa e spesso si usava quello del vicino o del posto telefonico pubblico.Eppure, parliamo di tempi storici ben al di sotto di quelli di una generazione. E allora, cosa ci spinge ad essere così orgogliosi del nostro breve passato? Certamente la fondata convinzione di averlo vissuto intensamente e sempre al passo con i tempi, a “cavallo” del vissuto collettivo.....esattamente come lo abbiamo desiderato fin dalla nascita della nostra Arma.

Festa dell’Arma delle Trasmissioni (20 giugno 2003)

Civitavecchia

 Allocuzione del Ten. Gen. Bruno SIMEONE (Comandante del C4 — IEW)

 Come Decano dell’ Arma delle Trasmissioni, rivolgo un fervido e rispettoso saluto al Sig. Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e a tutte le Autorità (Militari, Civili, Religiose) nonché ai gentili Ospiti, ai Colleghi ed agli Amici qui intervenuti, perché la graditissima presenza di tutti rafforza il già forte significato spirituale della cerimonia odierna.

Cerimonia nella quale gli Ufficiali, i Sottufficiali, i Volontari ed i militari dell’Arma delle Trasmissioni rievocano la Battaglia del Piave (svoltasi dal 15 al 24 giugno 1918), la cui data conclusiva fu scelta come ricorrenza dell’ Anna, a testimonianza del valore e degli eroismi allora profusi dai militari delle Trasmissioni.

Il ricordo va dunque ai mesi conclusivi della l° Guerra Mondiale, al lontano giugno 1918, allorché l’Esercito Italiano combatté contro le forze dell’Impero Austro-Ungarico la tremenda e decisiva battaglia difensiva che infuriò nella pianura veneto­friulana, dalle Alpi al mare.

La lotta fu aspra e cruenta. Però i soldati italiani seppero difendere il suolo patrio, facendo leva sulla indomita volontà di resistere ad ogni costo, con la dedizione e la determinazione che sono tipiche della nostra gente.

E vinsero, creando cosi le migliori premesse per la favorevole conclusione, dopo pochi mesi, della 1° Guerra Mondiale.

Nel corso di quella epica battaglia del Piave, fra i tantissimi atti di valore compiuti dai soldati italiani, brillò quindi anche l’eroismo dei Trasmettitori, di ogni grado, i quali, sul terreno rotto dagli effetti dei colpi delle armi da fuoco, riuscirono a realizzare e gestire molteplici collegamenti necessari per la condotta delle operazioni.

 

A tale scopo essi usarono telefoni, telegrafi, radio, fili elettrici, staffette, colombi viaggiatori ed altri materiali (semplici ma efficaci), alcuni dei quali potranno essere visti al termine della cerimonia, nella mostra che è stata allestita vicino all’ uscita.

 

Quei soldati addetti ai collegamenti compirono il loro dovere anche a costo di grandi sforzi e sacrifici, comunque sempre incuranti dei pericoli, dei fischi dei proiettili e degli scoppi delle granate, perché ben sapevano che, se avessero fallito, falliva anche il conseguimento della vittoria.

Il ricordo di quei fatti di guerra è ben sintetizzato nella motivazione della Medaglia d’Oro - concessa alla nostra Bandiera dell’ Arma per quelle gesta - allorché si legge del comportamento eroico dei valorosi Trasmettitori della battaglia del Piave, i quali

riannodarono sotto l’uragano del ferro e del fuoco i tenui fili onde passa l’intelligenza regolatrice della battaglia”.

Da quel lontano giugno 1918, fino ad oggi, molta acqua è passata sotto i ponti del Piave.

La nostra Italia ha vissuto momenti lieti e momenti tristi. Ma in ogni caso, costantemente, hanno brillato la dedizione e l’impegno che sono stati profusi dai suoi figli in divisa.

Primi ad arrivare e ultimi a partire, gli uomini e le donne dell’Arma delle Trasmissioni (coloro cioè che realizzano e gestiscono i nevralgici sistemi di comando e controllo per le unità militari) si sono sempre distinti per la grande dedizione alle Istituzioni per efficace preparazione tecnica e per la grande, autonomia operativa, talché costituiscono una componente indispensabile e vitale per l’efficace impiego di qualsiasi contingente di forze militari.

Cosi è stato infatti nel recente passato in Italia (cito ad esempio le operazioni FORZA PARIS, VESPRI SICILIANI, ed i molti interventi di PUBBLICHE CALAMITA’) ed anche all’estero (cito ad esempio gli impegni in LIBANO, in SOMALIA, nei BALCANI, a TIMOR EST, in AFGHANISTAN ecc..)

Fatto questo breve riferimento al passato ed al presente dei militari dell’ Arma delle Trasmissioni, desidero ora rammentare che l’odierna festa è resa ancora più solenne dalla circostanza che quest’anno viene ricordato anche il 500 anniversario dell’introduzione delle mostreggiature azzurre, bordate di rosso cremisi, che i Trasmettitori portano sul bavero della divisa.

Concludo rivolgendomi ora direttamente a voi Ufficiali, Sottufficiali, Volontari e militari delle Trasmissioni, uomini e donne con le mostrine azzurre bordate di rosso cremisi.

Oggi celebriamo dunque la festa dell’Arma delle Trasmissioni! E quindi la vostra festa la festa di voi tutti , che costituite una importantissima componente del nostro Esercito.

In questa particolare occasione sento prorompente il desiderio di farvi alcuni auguri:

- il primo è personale, nel senso che auspico che ciascuno di voi possa raggiungere tutti i traguardi a cui tende;

- il secondo è sociale, perché vi auguro di essere sempre bravi soldati e bravi cittadini;

- il terzo e ultimo è morale, perché auguro a voi tutti di sapere

valutare con saggezza il lavoro di chi ci ha preceduto in divisa e con onore. Ciò per migliorarvi nei sentimenti e nello stile di vita.

Sono auguri sinceri che vi porgo come Decano dell’Arma delle Trasmissioni e come vostro Comandante per il vostro bene e per le migliori fortune della nostra Patria.

sfilamento gruppo femminile a Caserta  

Viva l’Esercito

viva l’Italia

 

inizio pagina