Descrizione dell’attività
Si ritiene utile e necessario, ai fini di una carretta
interpretazione degli scopi umanitari che si prefiggono i Soci dell’HIDG (Humanitarian Demining Italian Group), riportare alcune notizie riguardanti le attività dei Soci di questa stessa Organizzazione.
I Soci provengono essenzialmente da quadri dell’Esercito italiano (in
particolare del Genio militare), ove hanno operato nel settore specifico ad ogni livello e ad ogni grado, raggiungendo alti livelli di responsabilità e di operatività sia in fese esecutiva sia in fase di
progettazione e/o coordinamento. Sono quindi in grado di garantire, per struttura e mentalità funzionale professionalmente acquisita, certezze esecutive, raggiungimento degli obiettivi ed assicurazioni all’utilizzo
delle risorse secondo progetti e pianificazioni coordinate e concordate.
Le caratteristiche anzidette, unite alla particolare conoscenza nello
studio della filosofia degli ordigni esplosivi di ogni genere e tipo e l’attitudine maturata nella ricerca della neutralizzazione e/o distruzione hanno avuto particolare possibilità di essere messe in evidenza nelle
missioni di pace ove è stato impegnato lo Stato Italiano. Si citano, ad esempio:
- missione in Libano, ove sono state impiegate, a titolo sperimentale da parte
dell’esercito israeliano, per la prima volta, mine elettroniche;
- missione
in Afghanistan, con la formazione delle prime unità di sminamento dopo la liberazione dall’occupazione sovietica (ove risultano altresì impiegate molteplici mine di produzione italiana);
- missione in Kuwait (per la bonifica di vasti campi minati);
- missione in Mozambico, per agevolare il processo di pace;
- missioni nei Balcani.
L,esperienza così maturata e la attività di formazione degli specialisti di
bonifica e di antisabotaggio delle forze armate (compreso specialisti dell’Aeronautica Militare e della Marina Militare) e dei corpi di polizia (compreso GiS dei Carabinieri, Agenti di Custodia e NOCS della Polizia
di Stato), nota e conosciuta oltre che negli ambienti militari anche negli ambienti istituzionali e della società civile, hanno conferito al personale una eccellente professionalità con spiccate capacità di
pianificazione e di intervento che non trova riscontro in nessun’altra organizzazione operante nel settore specifico dello sminamento umanitario.
Alcuni Soci dell’ANGET (Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori, da
cui derivano i membri dall’HIDG) hanno così risposto con immediatezza alla esigenza rappresentata dalla O.n.G. italiana INTERSOS per l’attuazione di interventi di sminamento umanitario. Ciò ha infatti consentito di
accedere a strutture residenziali da recuperare per consentire il rientro dei profughi. Essendo tali costruzioni poste lungo la linea di confrontazione tra le etnie in conflitto l’area era fortemente inquinata da
mine ed ordigni esplosivi.
Il personale dell’ANGET è stato impegnato nelle seguenti attività
quale operatore volontario di sminamento umanitario:
- 1996– Sarajevo-Sminamento umanitario di
un’area residenziale inquinata da mine e da ordigni esplosivi nel quartiere di Dobrjinia (con Intersos);
- 1997- Bosnia - Sminamento umanitario
di un’aree agricola nelle zona di Tuzia con l’impiego di cani sniffatori (con Intersos);
- 199711998 - Angola - Sminamento
umanitario di area logistica-abitativa nella città di Menongue, capoluogo della provincia del Kuando Kubango e di aree limitrofe, con la O.n.G. argentina “CASCOS BLANCOS
ARGENTINAS” alle dirette dipendenze delle N.U.;
- 1999/202000 – Kosovo - Sminamento di aree
minate e di aree inquinate da Cluster Bombs, nonché bonifica di abitazioni da trappole esplosive e formazione di personale locale, con Intersos;
- 2001/2002 - Libano - Sminamento di aree
minate del sud del Libano, su richiesta e incarico del governo libanese, con Soci impegnati a titolo personale.
Sono state effettuate inoltre:
- nel 1999, per cento del MAE, sopralluogo in
Libia, per la valutazione della fattibilità e delle condizioni per l’effettuazione dello sminamento del territorio; nel 1999, per conto della “Campagna Italiana per la messa al bando delle mine a/p”,verifica
delle attività di sminamento effettuate in Afghanistan da una O.n.G. locale, con finanziamenti italiani.
Per poter attuare la bonifica dei territori inquinati
e l’assistenza alle popolazioni coinvolte in un contesto di autonomia gestionale i Soci ANGET hanno ritenuto opportuno costituire nell’ambito della proprie Associazione un gruppo di specialità
specifico cui hanno dato il nome di HDIG (Humanitariam Demining Italian Group).
Il Gruppo si è costituito in Organizzazione non
Governativa, con atto ufficiale, in data 08 giugno 2000 con lo scopo di fornire assistenza umanitaria, come meglio definito nello Statuto, in materia di “mine action” in un quadro di:
- maggiori garanzie nei confronti dei Paesi danneggiati e nei confronti dei donatori istituzionali do
privati;
- autonome scelte ideologiche e sociali, amebe mediante disponibilità di collaborazioni con altre
Organizzazioni ed Istituzioni;
- migliori opportunità di scelte tecnologiche e di procedure adeguate mediante la ricerca e lo
studio sul campo di nuove attrezzature e tecnologie;
- maggior trasparenza;
- maggior sicurezza e garanzie degli operatori con un adeguato sostegno tecnicologistico.
La nostra autonoma disponibilità, tenuto conto della fiducia posta nel nastro personale, acquisita
negli anni per le attività cui ha partecipato, nelle quali peraltro ha mostrato efficienza e professionalità (anche duriate il servizio attivo), ha comportato richieste per nostri interventi in vari
Paesi. In ordine a quanto sopra si è ritenuto opportuno avanzate le sottonotate proposte;
a. con proposizione di schede di progetti già presentati:
- alla Comunità Europea, in associazione con CISP di Roma, progetto di creazione di struttura
governativa di sminamento in Colombia, concordato con le Autorità Colombiane;
- al MAE, progetto di bonifica di aree della province di Menougue in Angola;
- al MAE, progetto di bonifica di aree meridionali della Repubblica di Angola;
- al MAE, progetto di bonifica nel sud del Libano;
- al MAE, progetto di bonifica per l’area di Mazar-e-Sharif e Kabul in Afghanistan in associazione
alla O.n.G. Afghana “OMAR”;
- alla Regione Friuli Venezia Giulia, progetto di bonifica di una piccola area nella zona di Osjiek in
Croazia per la ripresa delle attività agricole;
- alla Regione Friuli Venezia Giulia, progetto di mine awareness nelle Contee orientali della
Croazia;
- al MAE, progetto di bonifica di boschi nel Cantone di Una Sana uin Bosnia;
- al MAE, progetto di bonifica in Croazia, nella zona di Osjiek-Vukovar in vaste aree urbane, già
individuate ed assegnate;
b. A seguito della decisione del MAE, comunicata a fine 2002, circa la politica di finanziamento degli
stanziamenti di cui alla legge del 2001 sullo sminamento è decaduta la possibilità di accesso ai finanziamenti governativi attraverso il sistema bilaterale in quanto i fondi per tali esigenze sono
stati veicolati attraverso gli organismi UN. Si son dovuti rielaborare, a fine 2002, i progetti già presentati al Ministero degli Affari Esteri ripresentandoli agli Uffici Periferici degli Organismi
Internazionale delegati (UNDP, UNICEF, ecc.).
Per cui si è provveduto a presentare:
- in Angola (UNDP-UNOPS): un progetto di sminamento per € 790.000;
- in Angola (UNICEF): un progetto di indagine, perimetrazione e sensibilizzazione per €
798.000 in cooperazione con una organizzazione americana incaricata di fare una ricerca sulla dinamica del rischio;
- in Afghanistan (UNMAS-MAPA) un progetto di sminamento per € 642.000 da realizzare in
associazione con una organizzazione non governativa locale di sminamento O.M.A.R. International;
- in Bosnia (UNDP): un progetto di sminamento per € 442.000 in associazione con la
organizzazione non governativa locale di sminamento ZOM;
- in Bosnia (UNICEF): un progetto di sensibilizzazione collegato con scuole bosniache e friulane
per € 232.300;
- Il progetto di bonifica in Croazia, per il quale erano stati presi accordi con le Autorità
politiche locali è saltatoin quanto nell’area non sono risultati presenti uffici degli organismi UN attraverso cui veicolare i fondi M.A.E.;
- Le conseguenti fasi amministrative internazionali non hanno comunque consentito
l’immediato utilizzo dei citati fondi. Poiché, normalmente, i progetti dovrebbero avere una durata non
inferiore a 6 mesi e finire nell’anno di riferimento sarà difficile, per il nostro gruppo, avere approvazione di progetti per il 2003, tenuto conto che la preparazione dei progetti ha una durata
stimata in 2 mesi per la Bosnia e 3-4 mesi per l’Angola;
Progetto di bonifica, connesso con un progetto di sviluppo agricolo e di ricerca e/o ripristino delle
sorgenti d’acqua nell’area dell’ex Sahara Spagnolo (Repubblica Saharawi) nell’ambito di un possibile accordo di pace tra Marocco, Algeria e Saharawi ;
- progetto di costituzione di una scuola di sminamento in Algeria;
- progetti di sminamento in Asia sud-occidentale;
- progetti di bonifica nel corno d’Africa;
- realizzazione di mezzi meccanici di sminamento (ruotati e/o cingolati) ed attrezzature di ricerca
(elettroniche, etc.), in collaborazione con ditte di produzione (IVECO, CElA, ccc.) e con Enti di ricerca universitaria, per l’applicazione nei diversi scenari ambientali d’impiego operativo e per la
velocizzazione delle attività di bonifica.
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