IL COMPUTER IN CLASSE
Progetto per un Istituto Comprensivo
Materna - Elementare - Media








DAL VILLAGGIO GLOBALE A QUELLO PLANETARIO: uso di Internet, posta elettronica, chat, videoconferenze, etc...

Proprio a proposito della Società dell'Informazione, parliamo di...
"Un mondo che cambia
... è difficile pensare a un ambito della no­stra vita che non verrà trasformato dalla diffusione dell'IT (Infirmation tecnology) Tecnologia dell'Informazione, o meglio dell'ICT (Jnformationion and Communication Technology, Tecnologia dell'Informazione e della Comunicazione). La precisazione è significativa perché, con l'esplosione di Internet, l'aspetto di comunicazione, scambio e condivisione di informazioni è diventato forse ancora più importante dell'elaborazione di informazioni) compito cui era tradizionalmente dedicato il computer.

In ogni caso l'informazione, sia essa oggetto di elaborazione o di trasmissione, è sempre più protagonista dell'attività economica e della vita sociale.

Si parla spesso, a questo proposito, di Società dell'Informazione, intendendo con ciò, genericamente, un'organizzazione socio-economica nella quale l'informazione è la risorsa produttiva per eccellenza e al tempo stesso l'oggetto principale dell'attività economica. Si parla anche, analogamente, di un'economia basata sulla conoscenza (knowledge economy), o di una "nuova rivoluzione industriale", che sta spostando il centro di gravità dell'economia così come la rivoluzione industriale del tardo Settecento lo spostò dall'agricoltura all'industria manifatturiera.

In realtà, al momento è difficile prevedere nei dettagli quali saranno a lungo termine le conseguenze sociali ed economiche dell'ICT, così come nel 1750 sarebbe stato difficile prevedere l'avvento delle ferrovie, o nel 1850 immaginare una vita quotidiana condizionata fin negli aspetti più minuti dall'energia elettrica.
Stiamo vivendo le prime fasi di sviluppo e diffusione di una tecnologia rivoluzionaria, almeno altrettanto rivoluzionaria e pervasiva della macchina a vapore, dell'elettricità o dell'automobile.
Per ora possiamo solo prevedere che, come nel caso di queste rivoluzioni tecnologiche del passato, vi saranno profondi sconvolgimenti, enormi benefici, ma anche pesanti costi sociali. Sarà cruciale, per comprendere i mutamenti in atto e per sapervisi adattare, la comprensione della tecnologie che stanno cambiando il mondo intorno a noi." (da Rubini - De Marchi, Concetti di base - Gestione dei file, Apogeo, pag. 54, 55)
In questo mondo si parla di nuovi analfabeti: coloro che non sapranno utilizzare gli strumenti informatici. Questo chiarisce il perchè sia così importante consentire ai nostri scolari imparare l'uso del computer e sapersi muovere negli ambienti virtuali che altro non sono che astrazioni della mente umana e come tali positive o negative, a seconda dell'uso che ne facciamo.
Per gli alunni si prospetta l'idea di lavorare in una classe dove gli strumenti multimediali entreranno a pieno titolo e a più meriti rispetto alla classica lavagna: per fare un paragone si potrebbe pensare al collegameno nella Rete come allo Shuttle che porta in orbita i satelliti ed alla lavagna come ad una semplice bicicletta: va sempre bene per muoversi, ma che differenza...
Programmi didattici di vario genere e per le varie materie non sono che una delle possibili risposte alla domanda che solitamente si pone di fronte alla richiesta di portare il computer in aula:- Ma che ci si fa?
In effetti col computer e basta in aula si può fare qualcosa ma non abbastanza. E' infatti al collegamento Internet in aula (senza nulla togliere all'importanza del laboratorio multimediale) che bisogna puntare ed ecco perchè.
"In generale: Permette di cercare e scambiare ogni tipo di informazione in forma digitale (testi,immagini,suoni,video e altri files..) in modo immediato o e costo accettabile. Consente di avere sempre informazioni aggiornate ed argomenti a riguardo ed interlocutori con cui parlare a tutte le ore del giorno e della notte.
· Didatticamente:
· L'enorme quantità di risorse interattive e multimediali presenti in Rete offre un'ampia scelta per selezionare materiali (letture, esercizi, ecc..) con cui integrare i libri di testo. Queste risorse, opportunamente selezionate e adeguate all'obiettivo didattico che si vuole perseguire, possono essere utilizzate per esercitare vari aspetti di una lingua (italiana e) straniera: dalla lettura alla scrittura, dalla ricerca alla pubblicazione.
· L'utilizzo di Internet permette agli studenti di simulare esperienze di immersione nella cultura (italiana e) straniera che sono altamente motivanti. Infatti la qualità autentica, attuale e interattiva delle risorse disponibili sotto forma di testi, suoni, simboli, immagini fisse o in movimento esercita sui giovani il fascino tipico dei media. · Si può utilizzare la Rete per conoscere direttamente realtà lontane e stabilire contatti interculturali. Internet è uno dei pochi luoghi dove la razza, il colore, la religione, l'età e il sesso non hanno importanza.
· Sia gli insegnanti che gli studenti possono scambiare messaggi ed esperienze e trovare software e materiali altrimenti difficilmente reperibili e dunque informarsi, imparare, aggiornarsi.
. Le pagine Web permettono la creazione di ipertesti con vari livelli di complessità e anche la realizzazione di progetti comuni tra scuole lontane"

Ecco come continua questo interessante articolo pubblicato in Insegnare 1/2000

"Possibili usi di Internet in ambito didattico
Internet può essere utilizzata in ambito didattico in vari modi e a vari livelli. Si possono utilizzare le risorse già presenti in rete oppure si possono inserire materiali creati dall'insegnante o dalla classe stessa. Si impiega un po' di tempo per esplorare e selezionare le risorse disponibili in e dell'altro tempo per preparare dei materiali propri da inserire, ma entrambe queste attività possono essere altamente motivanti e gratificanti.



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La Rete come strumento di approfondimento e di ricerca

Internet è il più grande serbatoio di informazioni del mondo. Essa offre l'accesso immediato ad una enorme quantità di risorse e materiali e il suo utilizzo come strumento di approfondimento e ricerca può essere molto interessante. In essa è possibile trovare molti testi letterari in forma elettronica, leggere giornali, consultare enciclopedie o dizionari. I possibili rimandi ipertestuali permettono di esplorare un argomento da diversi punti di vista fornendo strumenti e linee guida per ricerche extra-curricolari e progetti di studio personalizzati. Il servizio Telnet (http://helios.unive.it/~cli//guida/glos-r-z.htm) permette di collegarsi direttamente con biblioteche in tutto il mondo, facendo diventare il proprio computer un terminale delle biblioteche con cui ci si collega.
Naturalmente per evitare il disorientamento provocato dall'enorme quantità di risorse presenti in Internet, è indispensabile l'aiuto dell'insegnante nella selezione dei materiali.
La Rete come punto di incontro per amicizie interculturali Lo scambio di corrispondenza con ragazzi di altre parti del mondo attraverso il servizio di posta elettronica (http://helios.unive.it/~cli//guida/e-mail.htm è uno dei principali usi di Internet in ambito didattico. L'obiettivo è favorire il contatto con ragazzi appartenenti a aree geografiche e culturali diverse e coinvolgere gli studenti nel perfezionamento dello studio delle lingue straniere. Comunicare direttamente con persone di lingua straniera attraverso la posta elettronica, ma anche atraverso le mailing list e i newsgroup; è sicuramente più motivante di qualsiasi role-play simulato. On-line si trovano liste di nominativi per lo scambio di corrispondenza; i pen-friends diventano Internet-friends.
Realizzazione di giornalini elettronici e presentazioni multimediali In linea si trovano già ipertesti prodotti da scuole o realizzati da docenti e ricercatori. Le pagine Web con il loro linguaggio HTML (http://helios.unive.it/~cli//guida/html.htm) sono uno strumento ideale per realizzare giornalini elettronici e presentare lavori multimediali. La tecnologia di Internet diventa strumento per la condivisione di progetti e lavori nati all'interno di scuole con finalità omogenee e consente la realizzazione di progetti comuni. Anche in Italia ci sono ormai dei progetti e numerose classi stanno già producendo e mostrando il proprio lavoro in Internet (cfr. la sezione Siti per la scuola (http://helios.unive.it/~cli//guida/sitiscuo.htm).
L'obiettivo è lo studio di una materia utilizzando lo strumento ipertestuale per organizzare i materiali scelti in modo non lineare e quindi gestibile dallo studente secondo le proprie esigenze (cfr. la sezione ipertesto dove viene esemplificata la trasformazione di un testo lineare in ipertesto). I lavori prodotti possono avere diversi livelli di complessità. Si può, creare un semplice ipertesto con rimandi all'interno dello stesso testo, oppure con rimandi ad altri documenti e risorse. Si possono inserire immagini e suoni e nuovi linguaggi come Java (http://helios.unive.it/~cli//guida/glos-f-l.htm) e VRML (http://helios.unive.it/~cli//guida/glos-r-z.htm) porteranno presto ad una ulteriore perfezionamento nella presentazione delle risorse.
La Rete come spunto per la conversazione e la composizione
Con le sue risorse multimediali Internet offre agli studenti di lingua una tribuna sempre aperta per leggere, parlare, scrivere e per attività culturali. La scelta è vastissima, va dalle visite a musei e città alla lettura di giornali e all'ascolto di notizie radio.
Aggiornamento degli insegnanti
La rete di Internet permette agli insegnanti di rompere l'isolamento della scuola creando anche nei docenti l'abitudine alla esplorazione delle fonti di informazione e delle risorse esterne alla scuola. Si possono scambiare idee ed esperienze e trovare software didattico altrimenti difficilmente reperibile. In questi ultimi tempi sono sorti anche in Italia numerosi siti che si occupano della scuola e che si propongono come punto di incontro per insegnanti ( Provati per voi http://helios.unive.it/~cli//guida/provati.htm). L'aggiornamento tramite Internet fa parte dell'insegnamento a distanza e permette agli insegnanti di risparmiare tempo e energie.
Autoapprendimento e insegnamento a distanza
Su Internet vi sono già gruppi di studio e formazione a distanza, realtà di insegnamento che coinvolgono persone nelle situazioni più disparate. Tramite il collegamento ad Internet le distanze vengono superate e degli studenti possono lavorare insieme pur trovandosi in edifici e in città diverse. Sta diventando realtà il sogno di seguire da casa un corso che non si riesce altrimenti a frequentare.
Alcune università degli Stati Uniti stanno sperimentando l'insegnamento a distanza e hanno già istituito dei corsi universitari on-line. La propria formazione non è mai stata così a portata di mano.



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Internet, fonte ineguagliabile di risorse

Internet è la più grande banca-dati mondiale, la più enorme biblioteca cui si possa avere accesso e che l'uomo ha costruito come una elaborazione collettiva, varia, forse non sempre positiva, come tutto ciò che è umano del resto; consente una ricerca immediata di dati con procedimenti abbastanza semplici e assai intuitivi, dati aggiornati al momento reale e non all'anno di pubblicazione del testo. Consente di leggere i quotidiani in classe, di aggiornare le informazioni del libro di testo, reperire immagini, filmati, che rendono più concreto l'insegnamento... e come dimostrano le esperienze in videoconferenza che da più parti cominciano a farsi sempre più avanti, permette di fare amicizia, dunque chi l'ha detto che Internet non consente di fare esperienze di socializzazione? E' possibile comunicare anche a distanza, con mezzi piuttosto semplici e sicuri anche sotto il profilo della privacy, del resto Internet è nato anche per questo.
La prima esperienza "accattivante" per così dire è sicuramente la posta elettronica, piuttosto veloce e che dà il senso del passaggio del testo; poi si passa alla comunicazione sempre scritta, ma che consente una risposta immediata, attraverso le chat ditattiche ed i forum per i bambini (Alessandro Rabbone, dell'Irase di Torino, ne ha realizzata una proprio per gli alunni delle scuole elementari) e si può infine arrivare alla videoconferenza come strumento didattico di grande valenza: così come è possibile unire due classi tanto lontane, così è pensabile la consultazione di un esperto lontanto, di un insegnante specialista in un determinato settore...e perchè no, anche la semplice integrazione di un alunno che per motivi di salute magari è costretto a stare a casa...e che così non perde troppe lezioni... Questa estensione della sensibilità, dell'intelligenza e della cultura umana che è la grande Rete deve essere portata a disposizione di tutti a partire dalle attuali nuove generazioni che saranno chiamate ad utilizzare il computer e la rete Internet quotidianamente e non più come un fenomeno elitario; essi dunque, dovranno avere padronanza dei mezzi multimediali in un momento che non consentirà più una sperimentazione come adesso, ma ne chiederà direttamente l'uso corretto.
E' in questo senso che possiamo parlare di un orientamento diverso nella scuola e dell'adozione di un punto di vista completamente nuovo, che già gli alunni percepiscono fuori dalla scuola, ancora prima del loro ingresso: dal villaggio globale a quello planetario.


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L'idea equilibrata di Giovanni Piotti

"Secondo me, (e cerco di essere ultraschematico) nella scuola elementare la tecnologia informatica è uno strumento .... per:
  • facilitare gli apprendimenti di base (quindi cercare di mantenere il più possibile compatto il gruppo degli alunni) con i pacchetti di esercizi di lingua e matematica
  • scrivere (un testo elettronico non è mai concluso, il non dover affrontare ogni volta la fatica di ricopiare permette di riutilizzare un'idea per numerose variazioni sfruttando le diverse funzioni del programma di videoscrittura, ogni stampa è la fotografia di una elaborazione. Ti allego il capitolo di un testo che ho pubblicato qualche tempo fa: A scuola con Windows, La Scuola, Brescia, in cui cerco di chiarire con qualche esempio questa idea)
  • disegnare (finalmente il nero ritorna ad essere un colore; i fogli - e si può ricominciare da capo ogni volta senza il timore di buttare via un album intero - possono essere di diverso colore, lo stesso disegno può essere realizzato con colori caldi o freddi, complementari o per tonalità dello stesso colore, col taglia e incolla riproduco lo stesso elemento senza fatica - pensa ad un villaggio, ad un bosco, ecc.)
  • programmare il calcolatore col linguaggio Logo
  • capire la multimedialità (un documento di testo - oltre a PowerPoint - può diventare un contenitore di parole, immagini e suoni: quale informazione affidare al testo - e come? colore, dimensione, corsivo, normale, ecc. - quale all'immagine, quale al suono? E perchè ?)
  • ampliare le opportunità di comunicazione e confronto con amiche/ci lontani (come avete fatto con la classe di Silvana, con la gioia o il rammarico che leggevo nei messaggi di posta elettronica)
  • capire come si crea e come funziona un archivio (per es. gli alunni più grandi potrebbero imparare a inserire i dati del programma della biblioteca e gestire le funzioni più semplici come i prestiti, la ricerca dei compleanni, l'aggiornamento dell'anagrafe, ecc. oppure imparare a cercare informazioni in una enciclopedia o in un atlante multim. Per la ricerca di informazioni nell'archivio del Web io andrei un po' cauto: occorre la presenza dell'adulto non solo per evitare l'uso indebito della rete o incontri spiacevoli involontari, ma anche per risolvere il problema, non secondario a mio parer, di accertare la validità della fonte che fornisce l'informazione.)
  • collaborare ad un progetto di archivio ipertestuale (magari condiviso con classi lontane nel Web)
Molte di queste attività si possono sviluppare gradualmente nei cinque anni ed alcune costituiscono prerequisiti indispensabili per affrontare nuove situazioni; tutto funziona per il meglio se si dispone di calcolatori in classe ... in cui poter passare senza problemi dalla carta alla macchina e viceversa.
Non credo nemmeno si possa (o si debba) fare tutto, ci sono ancora le scuole medie, inferiori e superiori, per fortuna. Di certo penso che non si possa più evitare di utilizzare il calcolatore almeno per i linguaggi della comunicazione multimediale."

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