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Per una democrazia reale


venerdì, 20 maggio, 2005

Arriva da vari intellettuali, scrittori e politici italiani un'appello per la scarcerazione dei tre ragazzi arrestati a Bologna.

APPELLO PER UNA DEMOCRAZIA REALE


Attacco ai movimenti sociali
Da alcuni anni il mondo è attraversato da movimenti sociali e politici tra loro differenti per linguaggi, biografie politiche, tipologie di intervento. Essi sono un’occasione straordinaria di rinascita culturale e politica per permettere un cambiamento reale in direzione della democrazia e della giustizia sociale.

Anche a Bologna così come a Genova, a Davos, a Roma, a Londra e Parigi, i movimenti hanno camminato e denunciato con forza le politiche neoliberiste e vessatorie decise nei vertici dei grandi della terra e, nonostante tutto, continuano a credere che le cose vadano cambiate.
In questa città, in questo territorio, troppo spesso sopito all’interno delle forme storiche della sinistra, abbiamo creduto che nuove forme della politica, della condivisione e della partecipazione fossero possibili e perseguibili.

Le pratiche sociali di lotta alla precarietà, di richiesta di reddito, le campagne in difesa dell’ambiente e della qualità della vita, le inziative in favore della libertà dei saperi, di messa in discussione del copyright, gli spazi sociali autogestiti e il sindacalismo di base diffuso ci sembrano una ricchezza ed un’opportunità per progettare dal basso, in forma radicale ed innovativa, l’abitare ed il vivere nelle nostre città.

Vogliamo ribadire che cittadinanza non significa sudditanza, che partecipazione non è plebiscitarismo, che la disobbedienza civile è il sale della democrazia e che la legalità costituita se non è giustizia reale diventa solo una morsa per stritolare le libertà personali e il dissenso.

Non vorremmo che le azzardate costruzioni repressive delle Magistrature inquirenti, volte a carcerizzare gli attivisti dei movimenti precari, così come è avvenuto a Bologna nei confronti dei tre ragazzi arrestati per aver promosso iniziative pubbliche preparatorie alla giornata europea del precariato, fossero la risposta all’incapacità del mondo politico di assolvere alle speranze che questi movimenti hanno invece saputo coagulare.

Vorremmo che il protagonismo sociale non fosse colpito da iniziative giudiziarie il cui esito, costruito con forzate ipotesi eversive, sfocia nella messa alla sbarra degli attivisti dei movimenti.

Vorremmo, infine, che le nostre città aprissero tutti gli infiniti spazi di progettazione, sperimentazione, liberazione di cui sentiamo sempre più bisogno e che ci sembrano sempre più distanti.

Un bel segnale sarebbe la liberazione immediata senza se e senza ma di Vittorio, Carmine e Fabiano.

Hanno aderito:

Stefano Benni, scrittore
Guido Piccoli, scrittore
Raffaele Salinari, docente Università di Urbino
Franco Piperno, professore universitario Assessore al Comune di Cosenza
Sandro Mezzadra, ricercatore scienze politiche università di Bologna
Maurizio Bergamaschi, ricercatore scienze politiche università di Bologna
Maurizio Ricciardi, ricercatore scienze politiche università di Bologna
Angel Luis Lara Rodriguez, ricercatore Università di Madrid e Parigi 10
Radio for Paece – Bologna
Derive e Approdi Editrice – Roma
On. Paolo Cento, Coordinatore Politico Verdi – Esecutivo Nazionale
Daniela Guerra, consigliera regionale dei Verdi Emilia Romagna
Carmelo Adagio, Federazione dei Verdi di Bologna
On. Titti De Simone, Rifondazione Comunista
Valerio Monteventi, consigliere comunale PRC - Bologna
Associazione Gruppo Elettrogeno Teatro – Bologna
Compagnia Caterina Sagna – Venezia
Associazione MK – Roma
Associazione Atash - Bologna
Sandro Pìu e Gruppo Scandellara
Associazion Zimmer Frei
Teatrino Clandestino
Sen. Sauro Turroni, senatore dei Verdi
Roberto Panzacchi, consigliere comunale dei Verdi – Bologna
Serafino D’Onofrio, consigliere comunale Società Civile Il Cantiere - Bologna
Redazione Carta

Daniele Barbieri Giornalista
Tiziana Dal Pra Associazione Trama di Terra - Imola
Valter Attiliani PRC - Assessore al Lavoro di Imola
Radiofujico - Bologna
Enrico Deaglio, direttore di Diario
Ida Dominijanni, giornalista
Paolo Vernaglione, critico cinematografico
On. Mauro Bulgarelli, deputato dei Verdi
Paola Donelli, capogruppo in consiglio e presidente comunale dei Verdi - Reggio Emilia
Chiara Barbieri, esecutivo comunale dei Verdi - Reggio Emilia
Stefano Molteni, esecutivo comunale dei Verdi - Reggio Emilia
Federica Guggia, esecutivo comunale dei Verdi - Reggio Emilia
Pinuccia Montanari, Assessore all'Ambiente al Comune di Reggio Emilia
Alberto Ferrigno consigliere comunale PRC - Reggio Emilia
Federico Montanari, docente precario di semiotica, Università di Bologna
Giovani Comunisti di Bologna
Marina Prosperi- avvocata- Giuristi Democratici
Domenico Maracino (Dodi) portavoce Lista Reno per il rilancio dello stato sociale
Claudio Troisi consigliere circoscrizionale Lista Reno per il rilancio dello stato sociale
Castagnari Mirko consigliere PRC di Castel San Pietro Terme
Bruno Bocci capogruppo consigliare e segretario di PRC a Castel San Pietro Terme
Nadia Castagnari PRC - Assessore all'Ambiente di Castel San Pietro Terme
Patrizia Cantoni capogruppo consigliare PRC a Imola
Marco Poggi capogruppo consigliare e segretario PRC a Castel Guelfo
Antonella Caranese PRC - Assessore alle Opere Pubbliche di Dozza
Stefano Tomba responsabile Verdi di Castel San Pietro Terme
Ass. Prom. Soc. La Poderosa


Nuove adesioni:

Franco Berardi "Bifo", scrittore e docente
Tano D'Amico, fotografo
Gianfranco Bettin, vice presidente nazionale dei Verdi
PRC Rimini
Luciano Ummarino Consigliere delegato al Bilancio Partecipativo Municipio Roma XI
Andrea Trentini, Gruppo di Azione Nonviolenta
Alberto Masala, poeta
Marco Altavilla, critico e curatore d'arte
Sandro Chignola, Professore associato di Filosofia politica - Università di Padova
Federico Sicurella - Segreteria dell'Associazione GruppoYoda
Giuseppe Ferricelli - LIA ANFFAS SLAI COBAS
Associazione Intorno al Cerchio
Marco Mangiarotti, operatore teatrale
Gianna Danielis - Festival del Teatro Indipendente - Pordenone
Filippo Di Prima, attore
Maria Vittoria Nervi - Teatro Niccolini
Nicoletta Scrivo e Bobo Nigrone - Onda Teatro
Massimiliano Palmese e Diego Longobardi - The Aries Teatro
Serafino Iorli, attore
Michele Citoni, giornalista
Michele Di Stefano - coreografo
Laura Di Salvo - coreografa
Gruppo Teatrale ZTL, Rimini
Associazione Il Ponte
Gianna Lonuzzo
Giovanni Bollini
Karin Andersen
Carlo Branzaglia
Valerio Guizzardi, Associazione Papillon-Rebibbia - Bologna
Claudio Testa
Alessandro Pandolfi, Professore di Storia delle Dottrine Politiche - Università di Urbino
Sonia Cincinelli - operatrice teatrale
Moni Ovadia, regista, scrittore e attore
Carlo A. Silenzi Biblioteca di scienze della natura, Prato
Nadia D'Arco PRC Ozzano Emilia
Sergio Bellavita Segreteria regionale Fiom-Cgil ER
Giuseppe Allegri, Ricercatore, Università La Sapienza, Roma
Pino Cacucci, Scrittore
Otello Ciavatti, Docente
Michele Capuano, Giornalista
Fabio Massimo Vernillo, Ass. Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli
Casa dei Popoli
Elfi Reiter, giornalista e operatrice culturale
Giuseppe Marongiu, Giornalista


L'udienza presso il Tribunale del Riesame per Vittorio, Carmine e Fabiano é fissata per Venerdì 27 c.m alle ore 9.30 presso il Tribunale di Bologna
 
 

 
CANCRO e MEDICINA NATURALE
(Principi, Cause, con-Cause, Diagnosi, Terapia)




Biografia del dott. HAMER
Il dott. med. Ryke Geer Hamer nacque nel 1935 in Germania. A 18 anni conseguì la maturità ed iniziò gli studi di medicina e teologia all'università di Tubinger. A 24 anni superò l'esame di stato a Marbug e dopo aver praticato due anni in qualità d'assistente e conseguito il dottorato, ricevette nel 1961 l'abilitazione a praticare come medico. Seguirono diversi anni d'intensa attività nelle cliniche universitarie di Tubinger e Heidelberg. Nel 1972 conseguì la specializzazione in medicina interna e iniziò ad occuparsi quale primario in ginecologia di molti malati di cancro. Parallelamente coltivava un hobby molto particolare: quello dell'inventore. A lui si devono l'invenzione dello scalpello a taglio atraumatico utilizzato in chirurgia plastica, con lama 20 volte più sottile di quella di un rasoio, della sega speciale per ossa utilizzato in chirurgia plastica, del lettino da massaggio che si adatta automaticamente alla forma del corpo, come pure di un apparecchio per la transcutanea del siero.
Nel 1976 il dott. Hamer, con la moglie ed i suoi quattro figli, volle ritirarsi in Italia, per curare gratuitamente i malati nei quartieri più poveri, dal momento che i brevetti depositati delle sue invenzioni gli permettevano un reddito sufficiente. Il 18 agosto 1978, alle tre del mattino il principe Vittorio Emanuele di Savoia, improvvisamente impazzito, sparò nel pressi dell'isola Cavallo al figlio del dott. Hamer, Dirk, che stava dormendo in barca. Per più di tre mesi Dirk lottò tra la vita e la morte e alla fine il 7 dicembre morì.
Questa perdita inaspettata cambiò la vita del dott. Hamer e della sua famiglia. Poco dopo la morte di suo figlio infatti si ammalò di cancro ai testicoli. Lavorando come primario in ginecologia nella clinica oncologica universitaria di Monaco, gli venne il dubbio che la sua malattia potesse essere in rapporto allo choc della morte di suo figlio e quindi che il suo tumore al testicolo non fosse scaturito da una "cellula impazzita", ma dovesse essere in relazione al cervello. Chiese ai suoi pazienti se anch'essi avessero vissuto un avvenimento terribile e scoprì che tutti, in effetti, avevano subito un evento traumatico prima di ammalarsi.
Nell'ottobre 1981, quando volle portare la sua scoperta ad una conferenza medica, il dott. Hamer fu richiamato dal direttore della clinica e posto davanti alla scelta di negare le sue scoperte o di lasciare la clinica. Non potendo certo rinnegare i dati da lui raccolti e verificati, conscio dell'immenso potenziale di beneficio per tutti i pazienti contenuto nelle sue scoperte, decide, suo malgrado di lasciare la clinica.
Prima di partire riuscì a raccogliere i dati di tutti i suoi pazienti affetti da cancro ed i relativi risultati.
Egli presentò quindi la sua ricerca all'università di Tubingen e Heidelberg, dove insegnava da diversi anni, allo scopo di verificare la fondatezza delle sue scoperte a livello universitario. Pochi mesi dopo i decani dell'università respinsero in circostanze misteriose le sue teorie sulla correlazione tra cancro e psiche, senza nemmeno verificarne l'esattezza.
Incurante delle opposizioni nazionale ed internazionali, degli attentati alla sua vita, dei 67 tentativi d'internamento psichiatrico forzato e alle campagne mediatiche calunniatrici, il dott. Hamer, dal canto suo, ha continuato l'assidua ricerca e verifica delle leggi biologiche da lui scoperte, indagato su più di 30mila pazienti e verificato in ogni caso l'esatta corrispondenza e fondatezza delle sue scoperte.
Infine, il 11 settembre 1998, presso l'istituto oncologico S. Elisabetta a Bratislava e il dipartimento oncologico di Tornava si è proceduto alla verifica delle cinque leggi biologiche della Nuova Medicina a livello universitario, trovandole perfettamente confermate.
Successivamente gli e' stato rilasciato un' Attestato ufficiale da parte dell'Istituto dell'avvenuta verifica scientifica a livello universitario, delle cinque Leggi della Nuova Medicina del dottor Hamer.


Minaccia di morte
Il 15 maggio 2001 il dott. Hamer ha fatto pubblicamente un'accusa formale della sua persecuzione affermando che la comunità massonica Giudea vuole assassinarlo. A quanto pare tale confraternita da oltre quarant'anni utilizza come metodo terapeutico e/o preventivo i principi cardine della Nuova Medicina (di Hamer) e appunto la diffusione incondizionata di tale teoria medica rivoluzionaria metterebbe a rischio la "sopravvivenza" della comunità stessa.


Condanna a cinque anni di carcere
Il 5 ottobre 2001 il dott. Hamer è stato giudicato in appello, colpevole di "abuso della professione medica" da un giudice del tribunale francese, e condannato a cinque anni di carcere.
Successivamente e' stato arrestato con il bene placet delle autorita' spagnole, estradato e portato a Besancon in un carcere di sicurezza in Francia, perche' accusato di diffondere teorie pericolose, impedito di ricevere i suo avvocato ne' i parenti.... ......peggio di un terrorista.....
(NdR: fa una tremenda paura alla classe - lobby - medica....che perde credibilita' e pazienti da sfruttare.....senza guarirli....)
Nel 2006 Hamer e' ancora in prigione e la persecuzione della dittatura sanitaria continua...!
Tratto da "Il Capovolgimento diagnostico - la genesi delle malattie e in particolare del cancro". Edizioni "Amici di Dirk" Fuengirola, Spagna.

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Lettere ricevute dal Dott. Ryke Geerd Hamer (tradotte dal tedesco)

Maison d’Arrêt (dalla prigione di) de Fleury Mérogis (F)



Al Ministro della Giustizia Signor Clement - Le Garde des Sceaux - 13 Place Vendôme - F – 75001 Parigi
Lettera aperta, 16 novembre 2005

Egregio Signor Ministro Clément,



Le scrivo per un motivo preciso dato che la mia avvocatessa non osa scriverle per timore della giustizia francese.

Non sono affatto un uomo pauroso, avendo già dovuto superare tanti attentati alla mia vita. Ma se la mia avvocatessa fa una simile affermazione sono costretto, come un giocatore di scacchi, a cercare di valutare l’intera situazione per capire se possa esserci al presente un motivo reale di tale timore.



Le enumero di seguito solo i fatti rilevanti:



1. Da oltre 1 anno io, medico tedesco di 70 anni, mi trovo qui nella peggiore prigione/campo di concentramento della Francia, che curiosamente è una costruzione di forma molto simbolica e il cui direttore si chiama Katz.

2. Come si evince dagli allegati alla lettera inviata al presidente Jaques Chirac del 25 settembre 2005, il rabbino Sabbah e i suoi amici già nel 1993 volevano appropriarsi della Nuova Medicina Germanica e sostituirsi all’autore.

3. Nella nostra ala carceraria, tra i 1000 reclusi, sono di certo l’unico, settantenne, con problemi alla colonna vertebrale e per giunta del tutto innocente che deve scontare per intero la pena mentre tutti gli altri detenuti criminali, che hanno pene superiori ad un anno, vengono rilasciati dopo che hanno superato metà della pena (nel mio caso ciò sarebbe dovuto accadere il 2 settembre 2005).
Devo pertanto ritenere che la giustizia governativa abbia qualche intento particolare nei miei confronti dato che non vengo rilasciato come gli altri sebbene io sia probabilmente il più anziano e unico detenuto innocente nel nostro edificio.

4. Il 13 ottobre 2005 (si veda il verbale e la lettera al presidente J. Chirac) ha avuto luogo una udienza di “Liberation conditionelle” e la giovane magistrato assistente, che presiedeva il colloquio, mi ha detto: “Signor Hamer, il direttore signor Katz ha una cattiva opinione di Lei e pensa che Lei continuerà ad occuparsi di Nuova Medicina in Spagna. Ciò non Le è consentito. Lei deve promettere solennemente che non si occuperà più di Nuova Medicina, non scriverà più libri e neppure si interesserà della loro pubblicazione. Solo così Lei potrà essere rilasciato. Questa è stata l’opinione del direttore Katz a cui concorda anche l’ufficio giudiziario”.
Inquisizione del più oscuro Medio Evo ! Ciò per me significa chiaramente che devo lasciare l’intera Nuova Medicina Germanica, con tutti i suoi copyright e brevetti grafici, nelle mani dei miei avversari (rabbino Sabbah, Bronfman, Scientology e Sionisti). Solo a questi patti verrei rilasciato dal carcere.

5. Il giudice Bessy di Chambéry ha ammesso apertamente con la mia avvocatessa M.me Bremaud: “Certo, abbiamo arbitrariamente inventato il delitto di “truffa” perché era l’unica possibilità per ottenere l’estradizione per far uscire Hamer dalla Spagna”. Egli dunque ha ammesso la truffa !
Il 27 ottobre 2005, quando in sala di udienza io rinfacciavo al giudice Bessy, di fronte alla mia avvocatessa che in quel momento gli stava a 2 m di distanza e confermava annuendo con veemenza, di aver detto questa cosa, egli non lo ha potuto negare (vedi ritaglio di giornale).
In Germania la privazione della libertà personale a causa di una truffa intenzionale perpetrata da un giudice, viene punita con parecchi anni di prigione… Basta ricordare che il 12.09.04, pochi giorni dopo il mio arresto, Chirac, Zapatero e Schroeder si sono incontrati in una visita lampo… (è “stolto” (?) chi in questa situazione penserebbe ad una cospirazione ?)

6. Il 09.09.2004 sono stato arrestato in Spagna sulla via pubblica e il 10.09 sono stato trasferito a Madrid e successivamente estradato in Francia, come detto, sulla base di una truffa giudiziaria.



Conclusione



Se ricompongo tutti questi fatti inconfutabili e considero che la mia avvocatessa, nel caso in cui io non “abiuri” (con ciò lasci praticamente la Nuova Medicina Germanica ai miei avversari), debba prevedere che “io muoia”, cioè venga assassinato in cella (testualmente: “Dott. Hamer, ciò sarebbe certo meglio che morire in prigione”), allora nessun uomo al mondo può biasimarmi se io, prima di lasciarmi assassinare in silenzio (come evidentemente è previsto), suoni tutte le campane e faccia i nomi di ognuno.

Neppure si può tacciarmi di essere un razzista se io per legittima difesa combatto per la mia vita, e neppure si può parlare di mania di persecuzione dopo tutto quello che mi è stato fatto. Altrimenti dovremmo pensare che è la mia avvocatessa ad avere manie di persecuzione…

Da quasi 25 anni le scoperte della Nuova Medicina Germanica, che è un sistema diagnostico scientifico e comprovabile, vengono osteggiate brutalmente, in maniera assoluta, alternando campagne di calunnia a repressioni totali. Non le viene permesso di essere verificata una buona volta pubblicamente sebbene sia dimostrato che il 98% dei pazienti potrebbero superare con essa la loro malattia oncologica. Persino il mio (ex) avvocato ebreo Mendel ha detto di non conoscere un’altra organizzazione in tutto il mondo che sia in grado di attuare una repressione così sistematica se non il sionismo con la sua loggia suprema B’nai B’rith.

Ed è appunto quanto è accaduto anche qui con il mio arresto in Francia: dovevo essere rinchiuso in modo che i miei avversari avessero il tempo di appropriarsi della Nuova Medicina Germanica.

Questo era il motivo,
per cui dovevo firmare una “Liberation conditionelle” con la condizione di non avere il diritto di lasciare la Francia per 7 anni e di restare sotto il continuo controllo giudiziario.

Questo era il motivo,

per cui io, unico “recluso di pena superiore ad un anno” tra tutti i 1000 carcerati della nostra ala carceraria, devo scontare la pena per intero (ricordo che la metà della mia pena scadeva il 2 settembre scorso).

Questo era il motivo,

per cui il 13 ottobre 2005 io avrei dovuto formalmente abiurare (e lasciare quindi la Nuova Medicina Germanica nella mani dei miei avversari).

Solo questo può essere anche il motivo per cui la mia avvocatessa mi ha pressantemente esortato ad abiurare, “è certo meglio che morire in prigione”.

Signor Ministro Clément, ovviamente la sua (in) giustizia può uccidermi senza difficoltà.

Una “giustizia” che commette una truffa premeditata e ammette che deve commetterla per “catturarmi” proprio a favore di certi ambienti, non avrà certo problemi a fare ancora un piccolo passo in più e lasciarmi silenziosamente assassinare. Ma da oggi questa lettera può essere letta su Internet in Germania, Francia e Italia. In tal modo un simile assassinio “legale” non sarà più del tutto privo di conseguenze come forse ci si era immaginati.



Moriturus te salutat oh imperator

(trad. Chi è destinato a morire ti saluta, imperatore)



Allegati: lettera al presidente Jaques Chirac con tutti relativi allegati

verbale del 13.10.2005
Dott. Ryke Geerd Hamer

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Maison d’Arrêt de Fleury Mérogis - 29 novembre 2005

Al Ministro della Giustizia , Signor Clément - Le Garde des Sceaux
Seconda lettera aperta
13 Place Vendôme - F – 75001 Parigi

Egregio Signor Ministro Clément,
a seguito della mia lettera del 16 novembre 2005 le comunico che pochi giorni dopo “l’avvertimento” della mia avvocatessa, anche l’Ambasciata Tedesca mi ha fatto recapitare una comunicazione quasi del medesimo tenore: che devo assolutamente “abbandonare” la Nuova Medicina Germanica (dunque firmare) altrimenti non si potrà fare più nulla per me (che cosa significa ? Altrimenti devo morire ?).

Inoltre l’ambasciata avvisa che già prima di Natale tutti i detenuti estradati dall’estero saranno espulsi dalla Francia. Anch’io sarei già sulla lista, però solo se firmo; cioè se abiuro la Nuova Medicina Germanica (lasciandola ai miei avversari ?)

In questa comunicazione si sottolinea persino più volte che si deve assolutamente convincermi a firmare e che dovrei fare di tutto per uscire al più presto da questa galera. Dicono che mi si vuole spedire in Spagna, lasciarmi a piede libero e che là non dovrò andare in prigione. Testualmente: “Se non firma allora non possiamo più aiutarla”. Chi ha dunque comunicato all’ambasciata tedesca questo piano per ricattarmi ? Poteva essere solo il governo francese ?!

Sì, signor Ministro Clément, a questo punto non le resta altro che lasciarmi tranquillamente assassinare in cella, secondo quello che sin dall’inizio era il piano del governo francese con l’estradizione dalla Spagna ottenuta per mezzo di una truffa legale.

Ma poiché nel frattempo tutti lo sanno (via Internet), Lei con questo atto spregevole, degno dell’inquisizione del più profondo Medio Evo, annullerà la stima di cui lo Stato Francese gode da secoli.


Moriturus te salutat oh imperator !
(trad. Chi è destinato a morire ti saluta, imperatore)
Dott. Ryke Geerd Hamer

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Maison d’Arrêt de Fleury Mérogis (lettera dal carcere)

In occasione del 7 Dicembre 2005
Cari pazienti e amici della Nuova Medicina Germanica
Oggi è la “Giornata della Nuova Medicina Germanica”, che ha preso origine con la morte di Dirk il 7 Dicembre 1978, benché sia stata formulata solo tre anni dopo.
Questo giorno, attualmente, non è ancora il giorno per la gioia ma una giornata per meditare.
Dal 1981, in più di 24 anni di brutale repressione e osteggiamento delle mie scoperte, sono stati uccisi, nella sola Germania, circa 15 milioni di poveri pazienti che non avevano la possibilità di reagire perché non potevano credere che una cosa così orribile potesse essere reale.
Ma in effetti da più di 20 anni la nostra Nuova Medicina Germanica viene praticata in tutto il mondo ma unicamente per alcuni ambienti che grazie ad essa possono sopravvivere alle “malattie” fino al 98% dei casi.

Cari amici, non vi sto raccontando “frottole”: in effetti la NMG è e resta ad oggi proibita e tuttora muoiono circa 1500 persone ogni giorno nella sola Germania sotto l’effetto di chemio e morfina!
Da oltre 1 anno mi trovo nella peggiore prigione/campo di concentramento della Francia, che curiosamente è una costruzione di forma molto simbolica e il cui direttore si chiama Katz, che il 13 ottobre mi ha comunicato che non sarò rilasciato finché non abiurerò la NMG: ciò significa che devo promettere di non praticare più la NMG, di non scrivere più libri e di non occuparmi più della loro pubblicazione…
Perfino la mia avvocatessa francese mi ha esortato recentemente ad abiurare la NMG, poiché, secondo lei, questo è certamente meglio che morire in carcere. Lei ha sicuramente avuto delle informazioni riservate anche se non mi può svelare la fonte. Ma io prendo questo “avvertimento” molto sul serio perché so che i miei avversari non si tirano indietro di fronte a niente, nemmeno davanti a un omicidio, se io non abiuro la NMG lasciandola nelle loro mani.
A me non cambia nulla se qualcuno “non può credere a queste cose”, la mia avvocatessa me l’ha detto con tale serietà ed impellenza da non lasciare alcun dubbio. In ogni caso ora io so per certo, che si è lasciato “uscire il gatto (Katz) dal sacco” e che tutta la mia incarcerazione aveva come unico scopo di togliermi la NMG per lasciarla ad altri. E naturalmente, contemporaneamente, si vuole evitare la diffusione della NMG in modo che l’immensità di questo crimine non venga alla luce del sole.
Ma la NMG non si può più fermare, neanche con il mio assassinio. Al contrario! Un tale omicidio produrrebbe solo odio e “lunghi coltelli”. La NMG è la medicina della libertà, così come l’antica Germania era il paese della libertà. Essa appartiene al popolo, a tutti i popoli della terra, e non può essere sfruttata a beneficio esclusivo degli “eletti”.
Siccome anche i medici devono “ballare” secondo le direttive delle loro logge, è il popolo che deve comprendere la NMG come la sua medicina. Questo è il mio lascito nel caso io morissi in carcere (assassinato) come la mia avvocatessa teme che accada. Perché io non tradirò mai la nostra/vostra NMG anche se il plotone di esecuzione dovesse allinearsi davanti alla mia porta.

Amici miei,
la mia piccola vita all’età di 70 anni è comparativamente insignificante per rapporto alle centinaia di migliaia che ogni giorno, in tutto il mondo, devono morire grazie al boicottaggio delle logge e degli ambienti che tirano le fila “dietro le quinte” come pure in rapporto all’enorme scoperta che mio figlio Dirk mi ha permesso di fare. Certo la mia vita è stata molto dura negli ultimi 27 anni ma la fortuna di aver potuto portare alla luce la NMG ha abbondantemente compensato questi momenti duri !

Se io muoio, muoio senza un solo erede.

Il popolo a cui io ho potuto dare la NMG è il mio erede. Uno contro tutti! Ma uno del popolo per il popolo.
Non lasciatevi mai più togliere o falsificare la NMG da medici o terapeuti, dai mass-media o dallo stato, che sono tutti unicamente strumento di un potere più grande.
A tutti voi appartiene la NMG, che voi possiate diventare liberi attraverso di essa: meglio morti che schiavi. Aiutate perché tutti i popoli diventino di nuovo liberi e possano sciogliersi dal giogo del terrore della malattia grazie a questa meravigliosa NMG.
Se poi dovrò morire, morirò volentieri per la libertà del mio popolo. Voi sapete bene che io non amo il culto della mia persona. Lasciate continuare a vivere nel vostro cuore il nostro Dirk e me come portatori di libertà. Questo è il mio desiderio profondo.

Il vostro Ryke Geerd Hamer

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NOTIZIE DAL DOTT. HAMER, 31 gennaio 2006



Ieri siamo stati a trovare il dott. Hamer in quel carcere fuori Parigi dove è detenuto e trattato alla stregua del peggior criminale. Ci ha stretto il cuore vedere questo “gigante buono” che conosciamo bene. Un uomo che abbiamo sempre visto disponibile ad ascoltare con gentilezza chiunque chiedesse il suo aiuto e prodigarsi per ore alla ricerca di una possibile soluzione, insieme al paziente, e mai contro qualcosa o qualcuno, nemmeno alla “malattia”.
Capace, con una stretta di mano, di farti sentire “a casa”, e con una risata, di riportare il sorriso alla gente più disperata…. E anche quando stava lavorando alla stesura delle sue ultime scoperte era capace di sospendere la scrittura per recarsi alla sua vecchia casa, dove, puntualmente, portava da mangiare ai gatti randagi che senza di lui sarebbero rimasti senza nutrimento. Questo uomo che con forza e dignità ha sempre portato avanti le sue scoperte, e che non ha fatto mai assolutamente nulla di male se non cercare di essere d’aiuto a persone sofferenti, oggi non può nemmeno farsi curare i denti in carcere perché correrebbe un rischio troppo alto: il medico della sua sezione carceraria è psichiatra e sarebbe così facile per loro approfittare dell’incontro per produrre una documentazione ad hoc e richiedere la psichiatrizzazione. E se così fosse, a quel punto nemmeno la scadenza della pena potrebbe riportarlo in liberta!

Ricordiamo che quest’uomo di 70 anni, se fosse un delinquente comune, sarebbe stato scarcerato già il 4 settembre 2005, mentre sta ancora aspettando, e per l’ennesima volta, che i giudici decidano per la sua scarcerazione, come avrebbero dovuto sentenziare l’8 dicembre, rinviato poi al 19 gennaio, successivamente al 26 dello stesso mese e poi al 9 febbraio (data dell’ultimo rinvio).



Ora questo, come tutta la sua storia giudiziaria, potrebbe derivare da una situazione casuale, una semplice “sfiga” giudiziaria o da una reazione al fatto che lui non si sia mai “difeso come avrebbe dovuto”(a detta di molti) senza chiedere ogni volta ed in modo prioritario, la VERIFICA delle sue scoperte. Oppure potrebbe essere il preludio alla rivelazione di ben altro…

A questo punto sembra stagliarsi sempre più chiaramente un disegno preciso, enorme, così orribile che diventa difficile credere che una tale malvagità possa essere reale. Sì, si può pensare che un gruppetto di persone in cerca di potere o vendetta potrebbero avere una certa influenza sulle vicende del dott. Hamer, ma arrivare a ipotizzare un disegno ben coordinato, di portata mondiale… questo è davvero troppo!... una “cospirazione mondiale”….

Ma, come dice un noto giornalista americano, quando si parla di cospirazione in effetti si sta facendo una “teoria della cospirazione”. Quando però, seguendo questa teoria, troviamo cinque, dieci, quindici FATTI che la confermano, allora la teoria diventa PROBABILITÀ.



E cosa pensereste se ora, per esempio, venisse alla luce che proprio coloro che hanno messo in atto il processo giudiziario già nel 1993 (quando ancora non c’era alcuna “storia di pazienti curati da Hamer ”) ordinando poi di mettere sotto controllo le sue telefonate, proseguendo con l’accusa e poi il processo, giudicandolo colpevole e in seguito aumentando arbitrariamente la pena in modo da poterlo estradare (come ammesso tacitamente dal giudice Bessy) fossero sempre quelle stesse persone che già nel 1992 hanno voluto lo scioglimento dell’ASAC (Association Stop Au Cancer) di Chambery, per appropriarsi della paternità delle scoperte del dott. Hamer e soprattutto per poter decidere di conseguenza l’utilizzo che ne doveva essere fatto?!



No, questo sarebbe davvero troppo… implicherebbe che ognuno di noi sia complice, giorno dopo giorno, di questa immensa “cospirazione mondiale” grazie alla nostra “ingenuità” e al nostro silenzio…. Già, forse è meglio continuare a pensare che sia un caso… che “il lupo nero stia dando solo un bacino, all’agnellino", mentre in realtà lo sta sbranando!



Per chi invece si è svegliato dal mondo delle favole ed è convinto che ciò che il dott. Hamer sta sostenendo da tempo sia una “forte probabilità” ed ha voglia di dare il suo contributo concreto per permettere al mondo di riconquistare almeno una parte della sua dignità, è venuto il momento di rimboccarsi le maniche.



In primo luogo INFORMARE: ognuno di noi può scaricare da www.albanm.com la “Presentazione della NMG”, inviarla a tutta la sua mailing list oppure stamparla e spedirla a tutti quelli che conosce, come pure a personaggi influenti del mondo della medicina, dell’informazione, della cultura, dello spettacolo, ecc.



PARTECIPARE in maniera massiccia coinvolgendo più gente possibile alla manifestazione internazionale a Tübingen (Germania) del 13 maggio, in sostegno del riconoscimento della NMG e del dott. Hamer