Una buona acqua per una lunga vita

L'acqua nel corpo deve essere costantemente rinnovata per poter svolgere correttamente le proprie funzioni e mantenere sano l'organismo. I liquidi persi attraverso la sudorazione, l'urina e le diverse funzioni organiche devono essere reintegrati. Ecco perché bisogna bere spesso, senza aspettare di avere sete, un litro e mezzo di acqua al giorno. Che tipo di acqua? Meglio l'acqua minerale che per legge deve essere batteriologicamente pura e venire imbottigliata alla fonte, senza aver subito alcun tipo di trattamento. Inoltre l'acqua minerale contiene un particolare mix di sali minerali e oligoelementi (i minerali di cui l'organismo ha bisogno in quantità minime) molto favorevoli al nostro benessere. In base alla quantità di minerali presenti (residuo fisso) le acque vengono considerate più o meno mineralizzate; in base a tale valore si può ottenere una prima valida indicazione per scegliere l'acqua più adatta al proprio organismo. Un'acqua povera di sali minerali è adeguata per diluire il latte in polvere destinato a neonati e lattanti, già ricco di sali, o per le proprietà diuretiche può essere utile in presenza di piccoli calcoli renali L'acqua bicarbonata, se bevuta durante i pasti, favorisce la digestione Quella ricca di calcio è indicata per la crescita dei bambini, per le donne in gravidanza e nella terza età; le acque solfate aiutano a combattere la stitichezza. L'acqua iposodica aiuta a prevenire la ritenzione idrica. Grazie a queste combinazioni di minerali l'acqua assume finalità terapeutiche. Il passaggio dell'acqua nell'organismo Bere molta acqua aumenta la diuresi e riduce la ritenzione idrica. Le acque oligominerali sono acque di assorbimento poiché passano velocemente nel tubo digerente e sono riassorbite a livello intestinale con veloce passaggio nel sangue. Si attivano così dei meccanismi che portano all'aumento della diuresi. Il ricambio dell'acqua nell'organismo è di 28 giorni: l'acqua introdotta nel corpo non è la stessa che verrà espulsa con l'urina nelle ore successive. Bere per star meglio La disidratazione è sinonimo di invecchiamento. Bevendo ritardiamo il processo fisiologico delle nostre cellule. La regola è quella di bere acqua regolarmente senza aspettare i segnali della sete. La sete E' il principale regolatore delle entrate idriche ma rappresenta tuttavia un segnale di emergenza: si ha sete quando le riserve di acqua sono ridotte ed è indispensabile reintegrarle. Sarebbe stato meglio bere prima di provare lo stimolo della sete. Bere acqua è la maniera migliore per introdurre liquidi e sali. Quando bere Si deve bere a piccoli sorsi e a più riprese; mai bere in fretta e soprattutto acqua gelata a causa del pericolo di congestione (il rischio è maggiore quando si è accaldati). Dopo un sollievo momentaneo l'acqua ghiacciata porta a una maggiore sudorazione e quindi compare nuovamente il bisogno di bere. Si può bere durante i pasti? Si dice spesso che l'acqua durante i pasti rallenta la digestione poiché diluisce il succo gastrico. In realtà l'acqua stimola la secrezione gastrica e studi hanno dimostrato che anche una quantità di mezzo litro non interferisce con la rapidità della digestione . Si può bere durante i pasti purché si mastichi bene il cibo e non si beva in maniera eccessiva. Bere tra un pasto e l'altro è un'abitudine che deve essere incoraggiata. Bere acqua a intervalli regolari porta benefici al nostro organismo: facilita il lavoro dell'intestino (che altrimenti deve recuperare l'acqua dal cibo ingerito), e dei reni che devono altrimenti superconcentrare l'urina. L'acqua aiuta anche a smaltire il sodio assunto con gli alimenti salati. Un momento importante per bere è il risveglio, uno o due bicchieri d'acqua a temperatura ambiente; lo stesso prima di andare a letto. Anche bere un bicchiere prima di mangiare è una buona abitudine.

 

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ANNAMARIA PIAZZOLLA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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