Al di fuori della Chiesa non c'è salvezza! 

NIENTE DI NUOVO
SUL FRONTE VATICANO


ORIGENE, III sec. D.C.

Al di fuori della Chiesa non c'è salvezza! 

IV CONCILIO LATERANENSE, A.D.1217

Esiste una sola Chiesa universale dei fedeli al di fuori della quale nessuno è salvato. 

Bolla UNAM SANCTAM di Bonifacio VIII, A.D.1302

Per la salvezza è necessaria la sottomissione al papa romano. 

CONCILIO DI FIRENZE, A.D.1442

La santa romana Chiesa... crede fermamente, professa e predica che nessuno al di fuori della Chiesa cattolica, né paganoebreoinfedele, o che sia separato dall'unità, partecipa alla vita eterna, ma piuttosto andrà al fuoco eterno, preparato per il diavolo e i suoi angeli, se prima della morte non aderisce a essa.
[n.d.r. I protestanti sono stati risparmiati, perché ancora... non esistevano.]

Allocuzione SINGULARI QUADAM di Pio IX, A.D.1854

Fuori della Chiesa apostolica romana nessuno può essere salvato. 

ENCHIRIDION INDULGENTIARUM [n. 626], A.D.1952

O Maria, madre di misericordia e rifugio dei peccatori, Vi supplichiamo, che vogliate rivolgere il Vostro sguardo pietoso verso i poveri eretici e scismatici.
Voi che siete la sede della Sapienza, illuminatene le
menti miseramente avvolte nelle tenebre dell'ignoranza e del peccato, affinché conoscano chiaramente, che la Santa Chiesa Cattolica è l'unica vera Chiesa di Gesù Cristo, fuori della quale non si può trovare né santità, né salvezza.
Chiamateli all'unità dell'ovile, concedendo loro la grazia di abbracciare ogni verità della santa Fede e di
sottomettersi al Sommo Pontefice Romano, Vicario di Gesù Cristo in terra; sicché quanto prima uniti a noi coi dolci vincoli della carità divina, si faccia un sol gregge sotto il medesimo unico Pastore; e possiamo tutti, o Vergine gloriosa, cantare esultando in eterno:
«
Gaude, Maria Virgo, cunctas haereses sola interemisti in universo mundo».
Così sia.
[Tre Ave Maria =  500 giorni di indulgenza]  

DOMINUS JESUS [n. 51-57], A.D. 6 agosto 2000

Firmata dal prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, card. Joseph Rarzinger, la dichiarazione, dopo essere stata ratificata e confermata dal papa Giovanni Paolo II il 6 agosto 2000, è stata resa pubblica il 5 settembre.
All'
Angelus del 1° ottobre 2000 il papa ha ribadito di aver approvato il documento "in forma speciale".

«Al vertice dell'Anno Giubilare, con la dichiarazione "Dominus Iesus" - Gesù è il Signore - approvata da me in forma speciale, ho voluto invitare tutti i cristiani a rinnovare la loro adesione a Lui nella gioia della fede, testimoniando unanimemente che Egli è, anche oggi e domani, "la via, la verità e la vita" (Gv 14,6). 
La nostra confessione di Cristo come unico Figlio, mediante il quale noi stessi vediamo il volto del Padre (cfr Gv 14,8), non è arroganza che disprezza le altre religioni, ma gioiosa riconoscenza perché Cristo si è mostrato a noi senza alcun merito da parte nostra. Ed Egli, nello stesso tempo, ci ha impegnati a continuare a donare ciò che abbiamo ricevuto e anche a comunicare agli altri ciò che ci è stato donato, perché la Verità donata e l'Amore che è Dio appartengono a tutti gli uomini. 
Con l'Apostolo Pietro noi confessiamo "che in nessun altro nome c'è salvezza" (Atti 4,12). La dichiarazione "Dominus Iesus", sulle tracce del Vaticano II, mostra che con ciò non viene negata la salvezza ai non cristiani, ma se ne addita la scaturigine ultima in Cristo, nel quale sono uniti Dio e uomo. 
Dio dona la luce a tutti in modo adeguato alla loro situazione interiore e ambientale, concedendo loro la grazia salvifica attraverso vie a lui note (cfr "Dominus Iesus", VI, 20-21). Il documento chiarisce gli elementi cristiani essenziali, che non ostacolano il dialogo, ma mostrano le sue basi, perché un dialogo senza fondamenti sarebbe destinato a degenerare in vuota verbosità.
Lo stesso vale anche per la questione ecumenica. Se il documento, con il Vaticano II, dichiara che "l'unica Chiesa di Cristo sussiste nella Chiesa cattolica", non intende con ciò esprimere poca considerazione per le altre Chiese e comunità ecclesiali. 
Questa convinzione s'accompagna alla consapevolezza che ciò non è merito umano, ma un segno della fedeltà di Dio che è più forte delle debolezze umane e dei peccati, confessati da noi in modo solenne davanti a Dio e agli uomini all'inizio della Quaresima. 
La Chiesa cattolica soffre - come dice il documento - per il fatto che vere Chiese particolari e comunità ecclesiali con elementi preziosi di salvezza siano separate da lei. 
Il documento esprime così ancora una volta la stessa passione ecumenica che è alla base della mia enciclica "Ut unum sint". È mia speranza che questa dichiarazione che mi sta a cuore, dopo tante interpretazioni sbagliate, possa svolgere finalmente la sua funzione chiarificatrice e nello stesso tempo di apertura. Maria, a cui il Signore sulla croce ci ha affidati quale Madre di tutti noi, ci aiuti a crescere insieme nella fede in Cristo, Redentore di tutti gli uomini, nella speranza della salvezza, offerta da Cristo a tutti, e nell'amore, che è il segno dei figli di Dio».
Giovanni Paolo II

« Perciò, in connessione con l'unicità e l'universalità della mediazione salvifica di Gesù Cristo, deve essere fermamente creduta come verità di fede cattolica l'unicità della Chiesa da lui fondata. Così come c'è un solo Cristo, esiste un solo suo Corpo, una sola sua Sposa: « una sola Chiesa cattolica e apostolica ».51 Inoltre, le promesse del Signore di non abbandonare mai la sua Chiesa (cf. Mt 16,18; 28,20) e di guidarla con il suo Spirito (cf. Gv 16,13) comportano che, secondo la fede cattolica, l'unicità e l'unità, come tutto quanto appartiene all'integrità della Chiesa, non verranno mai a mancare. 52
I fedeli sono tenuti a professare che esiste una continuità storica — radicata nella successione apostolica 53 — tra la Chiesa fondata da Cristo e la Chiesa Cattolica: « È questa l'unica Chiesa di Cristo [...] che il Salvatore nostro, dopo la risurrezione (cf. Gv 21,17), diede da pascere a Pietro, affidandone a lui e agli altri apostoli la diffusione e la guida (cf. Mt 28,18ss.); egli l'ha eretta per sempre come colonna e fondamento della verità (cf. 1 Tm 3,15). Questa Chiesa, costituita e organizzata in questo mondo come società, sussiste [subsistit in] nella Chiesa Cattolica, governata dal Successore di Pietro e dai Vescovi in comunione con lui ». 54 [...] la Chiesa di Cristo, malgrado le divisioni dei cristiani, continua ad esistere pienamente soltanto nella Chiesa Cattolica, e dall'altro lato « l'esistenza di numerosi elementi di santificazione e di verità al di fuori della sua compagine », 55 ovvero nelle Chiese e Comunità ecclesiali che non sono ancora in piena comunione con la Chiesa Cattolica. 56 Ma riguardo a queste ultime, bisogna affermare che « il loro valore deriva dalla stessa pienezza della grazia e della verità che è stata affidata alla Chiesa Cattolica. 57
»

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Estratto della NOTA della Congregazione per la Dottrina della Fede del 30 giugno 2000
(~ card. Joseph Ratzinger ~)

L'una, santa, cattolica e apostolica Chiesa universale non è sorella ma madre di tutte le Chiese particolari [...]
La Chiesa particolare di Roma può anche essere chiamata sorella di tutte le altre Chiese particolari ma non si può affermare in modo proprio che la Chiesa cattolica è sorella di una Chiesa particolare o di un gruppo di Chiese, giacché l'unicità della Chiesa di Gesù Cristo è una verità fondamentale della fede cattolica. [...]
Anche formulazioni, quali «le nostre due Chiese» sono da evitare, perché fonte di fraintendimento e di confusione teologica.

La nota che precede è stata approvata da papa Giovanni Paolo II nel corso dell'udienza del 9 giugno 2000.

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Non si può usare il termine 'Chiesa'
per i protestanti
(anglicani compresi)!

"Roma, dagli uffici della Congregazione per la dottrina della fede ai presidenti delle Conferenze episcopali,
30 giugno 2000, solennità del Sacro Cuore di Gesù".
(
La versione integrale della lettera è stata pubblicata da Adista in una propria traduzione dagli originali in inglese pubblicati dal Ncr.)


[...] 11. Si può anche parlare in senso proprio di Chiese sorelle in riferimento a Chiese particolari cattoliche e non cattoliche; così la Chiesa particolare di Roma può anche essere chiamata sorella di tutte le altre Chiese particolari. Tuttavia, come ricordato più sopra, non si può affermare correttamente che la Chiesa cattolica è sorella di una Chiesa particolare o di un gruppo di Chiese. Non è semplicemente una questione terminologica, ma soprattutto una questione di rispetto di una verità fondamentale della fede cattolica: quella dell'unicità della Chiesa di Gesù Cristo. Infatti, c'è un'unica Chiesa (cfr. Concilio Vaticano II, costituzione dogmatica Lumen gentium, 8; Congregazione per la dottrina della fede, dichiarazione Mysterium Ecclesiae del 24 giugno 1973), e perciò il termine plurale Chiese può solo riferirsi alle Chiese particolari. Di conseguenza, si deve evitare, in quanto fonte di fraintendimento e di confusione teologica, l'uso di formulazioni quali "le nostre due Chiese", che, se applicate alla Chiesa cattolica e alla totalità delle Chiese ortodosse (o ad una singola Chiesa ortodossa), implicano una pluralità non semplicemente a livello di Chiese particolari, ma anche a livello dell'una, santa, cattolica e apostolica Chiesa confessata nel Credo, la cui esistenza reale viene in questo modo oscurata.
12. Infine, si deve anche tenere in mente che l'espressione Chiese sorelle in senso proprio, come attestato dalla tradizione comune di Oriente e Occidente, può essere usata solo per quelle comunità ecclesiali che hanno conservato un episcopato ed un'eucarestia validi. [...]


La pluralità delle confessioni non relativizza l'esigenza del vero
il Cardinale Joseph Ratzinger "molto annoiato"
replica alle critiche mosse alla «Dominus Iesus»

Frankfurter Allgemeine Zeitung, 22 settembre 2000 ~
~ Intervista condotta da Christian Geyer ~


I commenti dei 'figli' e dei 'fratelli'

Non sarà che il Papa non ha letto bene la portata di ciò che stava approvando?
(Padre Marcelo Barros, Brasile)

Non ricordiamo di aver letto da molti anni un documento della Chiesa tanto pervaso di arroganza.
(Comitato del Cile Monsignor Romero «Noi siamo Chiesa»)

La "Santa Presunzione"
I roghi del pregiudizio confessionale continuano ad ardere.
(Francesco Carpi)

La salvezza è possibile per tutti al di fuori di qualsiasi Chiesa, se ciascuno segue la grazia di Dio, la coscienza morale e lo Spirito Santo.
(Card. Martini, Milano)

Non è l'essere nella Chiesa a garantirci la salvezza, quanto piuttosto l'incontro con Gesù Cristo a donarci la salvezza e a metterci in comunione nella Chiesa.
(Domenico Tomasetto)

La Dominus Jesus sembra risuscitare qualcosa che ci fa ricordare la Chiesa preconciliare: un trionfalismo che credevamo consegnato al passato.
(Mons. Claver, vescovo di Bontoc-Lagawe, Filippine)

Come protestanti italiani siamo sbalorditi e addolorati. Nessuno può dirsi 'gestore' della grazia di Dio.
Il criterio di salvezza è l'amore.
(Gianni Genre, moderatore della Tavola Valdese)

Tutte le Chiese hanno 'gravi carenze' di fede, di speranza e amore, per questo tutte devono invocare la misericordia e l'amore di Dio.
(Aldo Casonato, presidente dell'Unione delle Chiese Battiste)

Siamo forse in vista di importanti cambiamenti, tali da richiedere a qualcuno un «giro di vite» dottrinale?
(J.-A. De Clermont, presidente della Federazione protestante di Francia)

L'idea che la Chiesa anglicana e le altre Chiese non siano 'Chiese in senso proprio' sembra mettere in discussione le notevoli acquisizioni ecumeniche compiute in questi anni.
(Church Times, 8 settembre 2000)

Un passo indietro per il dialogo ecumenico.
(M. Kock, presidente del Consiglio delle Chiesa Evangelica di Germania)

Nel coro ecumenico gli accenti della "Dominus Jesus" assumono le risonanze di una poderosa pernacchia in faccia ai "fratelli" e ai "fratellastri" separati.
(Pasquinus II)

La dichiarazione riflette soprattutto problemi interni alla Chiesa cattolica.
(Thomas Wipf, presidente delle Chiese Evangeliche svizzere)


Dominus Iesus
NELLA GABBIA DELL'INQUISITORE
LA TRAVE E LA PAGLIUZZA
Riflessioni dell'Associazione italiana «NOI SIAMO CHIESA»


Licet, salvo jure communione, diversum sentire
(E' lecito, fatta salva la comunione, pensare diversamente) 
(S. Agostino)


La Chiesa è un giardino da coltivare e non un museo di antiquariato.
Capo della Chiesa è Cristo e non il papa.
La Chiesa è di tutti, ma soprattutto dei poveri. 

(Giovanni XXIII)

Si direbbe che a certi vescovi non interessi tanto Cristo quanto la Chiesa.
Gesù è salito in cielo, sembrano dire, e a lasciato a noi la Chiesa.
Così, può capitare di commisurare le scelte non all'interesse del Vangelo, ma a quello clericale. 
(Gianni Baget Bozzo, prete cattolico e scrittore)

Molti docenti con il loro continuo docere ex cathedra impediscono a loro stessi di imparare qualcosa. 
(Kierkegaard)

Noi, gli Eccellentissimi (vescovi), abbiamo bisogno di una eccellentissima riforma. 
(Dom Helder Camara, vescovo brasiliano, morto il 27 agosto 1999)

La Congregazione per la Dottrina della Fede non potrà sequestrare la teologia della Chiesa universale, imponendole frontiere che il Concilio ha abbattuto una volta per tutte.
(Karl Rahner, teologo gesuita)

Alla Chiesa, in vario modo, appartengono e sono ordinati sia i fedeli cattolici, sia gli altri credenti in Cristo, sia infine, tutti gli uomini, che dalla grazia di Dio sono chiamati alla salvezza. (Lumen gentium 13-16)

Lo Spirito di Cristo non ricusa di servirsi come di strumenti di salvezza del valore delle Chiese e Comunità separate. 
(Decr. Ecum, 3 - Vaticano II)

Chi non ama si sente superiore a tutti.
Chi ama si sente
uguale a tutti.
Chi ama molto si fa
inferiore a tutti.
(Carlo Carretto, ex presidente dell'Azione Cattolica)

Una Chiesa per potersi definire veramente «cristiana» deve dimostrarsi, sull'esempio del suo Fondatore, umile, amorevole e pura, rifuggendo da tutto ciò che comporta doppiezza, contraddittorietà e autoritarismo. 
Siate dunque perfetti, come è perfetto il Padre vostro che è nel cielo. [Mat 5:48]  
(Francesco Carpi). 

L'unico movimento che spesso si ritiene senza difetti è quello fondato con tutti i crismi della ufficialità. Non ha difetti ma è morto o, se non è morto, è così triste e noioso che ha tra i suoi addetti solo quelli che non possono fare a meno d'essere lì senza offendere nessuno.
(Carlo Carretto, 1910-1988, da «Ho cercato e ho trovato», editrice Queriniana)

Fino a quando la Chiesa cattolica continuerà ad affermare la sua pretesa di monopolio sulla proprietà dell'intera verità cristiana, tutti gli sforzi compiuti in campo teologico per intendere ed esprimere in modo nuovo l'antica verità saranno condannati al fallimento.
(Georg F. Denzler)

Nessuno potrà mai richiamarsi alla propria confessione religiosa.
Il fatto di essere membri della Chiesa appartenente alla vera confessione non rappresenta un diritto davanti a Dio. 
Non è grazie a questa confessione che saremo salvati. Se lo pensiamo, commettiamo il peccato di Israele che della grazia della vocazione ha fatto un diritto davanti a Dio. In questo modo pecchiamo contro la grazia di chi ci manda la vocazione.
Dio non ci domanderà, in quel giorno, se siamo stati protestanti, ma se abbiamo fatto la sua volontà. 
Egli farà questa domanda a tutti, e anche a noi. 
(Dietrich Bonhoeffer, pastore luterano)

Non c'è posto per Dio in chi è pieno di se stesso. 
(Baal Chem Tov, mistico ebreo)

E' più facile essere un uomo di Chiesa che un uomo di fede. 
(Marc Bresch, luterano)

Che significato ebbe il gesto di Paolo VI di donare il suo anello pastorale all'arcivescovo di Canterbury o lo storico abbraccio dato al patriarca Atenagora a Gerusalemme?
Cosa ha spinto Giovanni Paolo II a convocare l'incontro di Assisi insieme ai leader religiosi del mondo, a entrare per la prima volta nella sinagoga di Roma e proclamare solennemente ai rabbini riuniti lì che «gli ebrei sono i nostri fratelli maggiori»? Perché recarsi a pregare al muro del pianto, chiedere perdono al mondo per i peccati commessi commessi dalla Chiesa cattolica, o aprire la porta dell'Anno Giubilare facendosi accompagnare dal primate della Comunione Anglicana e da un rappresentante del Patriarcato di Costantinopoli?
(Adista, 16 ottobre 2000)

Quando Paolo VI ha offerto il suo anello pastorale all'arcivescovo di Canterbury, lo offriva ad un arcivescovo - sebbene separato - però arcivescovo - o a un secolare vestito da arcivescovo?
Quando si riuniva con i leader religiosi del mondo lo faceva per le "fotografie" o per dimostrare che la preghiera di tutti arriva all'unico Dio, Padre di tutti?
Quando nella sinagoga di Roma parlò degli ebrei come «nostri fratelli maggiori» pronunciò solamente una bella frase per accarezzare le orecchie dei rabbini o stava affermando teologicamente la «fratellanza» tra ebrei e cristiani?
(Juan Bosch, Vida Nueva (Madrid), 30 settembre 2000)

Al di fuori della Chiesa non c'è salvezza! Questa troppo celebre formula di Origene (III secolo) è stata molto usata in passato, spesso al di là di ciò che veramente significava. Avvertimento rivolto a coloro che si sentivano tentati di lasciare la Chiesa, è stato sovente usato in modo da divenire slogan dell'intolleranza, del trionfalismo e del rifiuto dell'altro... Se le altre tradizioni religiose fanno già parte del regno di Dio, perché coloro che le condividono dovrebbero essere chiamati a divenire discepoli del Cristo?... Dietro la sua apparente pertinenza, questa domanda ne richiama un'altra: chi salva? Dio o la Chiesa? E se, come si ritiene, è Dio, Egli non è forse libero di dispensare la sua salvezza al di là dei confini visibili della Chiesa? 
(Estratto da "Il regno del sospetto", articolo riguardante il gesuita Jacques Dupuis, insegnante all'Università Pontificia Gregoriana, inquisito da Roma per il suo libro "Verso una teologia cristiana del pluralismo religioso", nel quale il teologo, vissuto per 36 anni in India, si domanda se altre religioni non cristiane possono essere portatrici di salvezza.)

In quanto cristiani, occupiamo una posizione privilegiata, tuttavia, dobbiamo essere umili e capire che il messaggio del Cristo ci supera. Dobbiamo sforzarci di cogliere che il piano di Dio riguarda le diverse religioni. 
(Cardinale Franz Konig, arcivescovo di Vienna)

La presunzione, l'orgoglio e l'arroganza costituiscono la perfetta antitesi del Cristianesimo.
Con buona pace di tutti coloro che sembrano averlo dimenticato.
(Francesco Carpi)

 Dopo la proclamazione della beatificazione di Pio IX, il papa che negò il diritto ai cittadini romani di scegliersi un proprio governo e successivamente boicottò il Parlamento italiano, il cardinale Ratzinger viene a spiegarci che non c'è salvezza fuori dalla santa romana chiesa. Ma Gesù disse di seguire la dottrina dell'amore e della carità, o i comandi di questa o quella istituzione? La salvezza si ottiene entrando in questa o quella chiesa, o seguendo l'insegnamento di Cristo? Sono protestante (chiesa avventista), ma penso che ci si salva con una condotta di vita cristiana, non entrando in una determinata chiesa, fosse anche la nostra. (Luciano Atticciati atticciati@inwind.it)

Vi sono gesti umani che rispettano il Cristo, anche se ignorato; e altri che lo oltraggiano pur conoscendolo... E' questo il mistero del Regno e solo Dio ha l'esclusiva della salvezza.
(Domenico Marsaglia, La Domenica, periodico cattolico, 1° ottobre 2000)

E' una bestemmia contro la Chiesa dire che l'Eucaristia celebrata dagli anglicani e protestanti è vuota.
(Olivier Clément, teologo ortodosso)

Nella mia esperienza della chiusura, poi della crisi e dell'emergere dell'individuo, sono giunto alla convinzione personale che non c'è umanità se non al plurale e che quando pretendiamo (all'interno della Chiesa cattolica ne abbiamo triste esperienza nel corso della storia) di possedere la Verità o di parlare in nome dell'umanità cadiamo nel totalitarismo e nell'esclusione.
Nessuno possiede la Verità. Ognuno la ricerca.
Ci sono certamente verità oggettive ma che vanno al di là di noi tutti e alle quali non si può accedere che attraverso un lungo cammino, componendole poco a poco, prendendole da altre culture e da altri gruppi umani, quello che altri hanno acquisito e hanno cercato nel loro cammino verso la verità. Io sono credente, credo che c'è un Dio, ma non ho la pretesa di possederlo né attraverso Gesù, né attraverso i dogmi della mia fede.
Dio non si possiede.
Non si possiede la Verità e io ho bisogno della Verità degli altri.
(Pierre Claverie, vescovo di Orange in Algeria, ucciso da una bomba nel 1996)


~ Rassegna stampa ~

Il lungo Conclave
La lunga corsa al Conclave è già cominciata...
(La Repubblica)


Fermate il boia
...una norma sicura per l'insegnamento della fede...
(Adista, 16 ottobre 2000)


CRISTO, LA CHIESA, LE CHIESE
Il cardinale Ratzinger colpisce ancora
(Paolo Ricca, RIFORMA, 15 settembre 2000)


Le proteste di ebrei e musulmani
(Il Giorno, settembre 2000)


Non c'è soltanto il Vaticano
(Riforma, 15 settembre 2000)


Wojtyla scarica le «Chiese sorelle»
La svolta del Vaticano:
il documento «Dominus Jesus» rivendica la supremazia dei cattolici sulle altre confessioni
(Giuseppe Di Leo, Il Giorno, settembre 2000)


I mea culpa del Papa erano solo spettacolo
La delusione di Küng ~ Le altre chiese: un passo indietro
(La Repubblica
, 6 settembre 2000)


Ratzinger:
Salvezza solo nella Chiesa cattolica
ll cardinale all'attacco nelle altre religioni errori e inganni.
(MARCO POLITI, La Repubblica, 6 settembre 2000)


Chiesa e salvezza
~ Piero Bensi, «Culto evangelico»
trasmissione di Radiouno curata dalla Federazione delle chiese evangeliche,
andata in onda domenica 10 settembre 2000 ~


Et Ratzinger voudrait nous faire croire…?
(Le Monde, 23 octobre 2000)
Par André Mandouze,
professeur honoraire à la Sorbonne.)

Quale semplice laico cattolico che sono e che intendo restare, ho ritenuto necessario - nel condividere l'indignazione provata in seno alla comunità ecclesiale - unirmi a tutti coloro che hanno ritenuto doveroso chiedere perdono ai fratelli protestanti per la grave presa di posizione clericale assunta nei loro confronti dal padrone del nuovo Santo Uffizio.
[...] Alt, dunque ad ogni nuovo Syllabus. Nulla potrà obbligare i cristiani degni di questo nome di «credere» in una dottrina che di fatto sacrifica la fede in Gesù Cristo ad una sorta di integralismo nemico della Chiesa dei liberi figli di Dio.


Gesù è stato catturato e lo spirito mandato in pensione
Marcelo Barros


Dichiarazione «Dominus Jesus» ~ Testo integrale ~ Sintesi ~ Presentazione del card. Ratzinger ~


                          Ikthys