1. Dal pianerottolo posto alla sommità del corridoio ascendente, da cui si accede anche alla Grande Galleria, un corridoio a sviluppo orizzontale (lungo poco meno di quaranta metri e alto solo un metro e quattordici centimetri) conduce, dirigendosi esattamente verso sud, alla Camera comunemente detta della Regina; qualche metro prima di giungervi, grazie alla presenza di un gradino, l'altezza del soffitto si innalza fino a un metro e settantadue centimetri. L'ambiente a cui si accede è situato esattamente sotto il vertice della piramide ed è di forma quasi quadrata. Il soffitto, a due spioventi, è posto a oltre sei metri di altezza, esattamente lungo l'asse est-ovest della piramide; il pavimento grezzo, non ben levigato, comunica l'idea di essere incompiuto. Nella parete est è inserita una nicchia profonda circa un metro, larga alla base un metro e mezzo e alta oltre quattro metri e mezzo; la sua volta, formata da lastre aggettanti, ricorda quella della Grande Galleria. Nel 1872 si scoprì che anche nella Camera della Regina erano presenti (sulla parete nord e su quella rivolta a sud) due condotti lunghi e stretti, in passato impropriamente chiamati " canali di aerazione", simili a quelli che si aprono nella Camera del Re. Qui i condotti erano occultati da alcune lastre di pietra facenti parte del rivestimento. A differenza di quelli analoghi della Camera del Re, questi non sfociano all’esterno della piramide (ne parlerò più completamente in seguito). Quando venne aperto il condotto nord, fino ad allora sconosciuto ed ermeticamente sigillato, l'ingegnere John Dixon e l'astronomo scozzese Charles Piazzi Smyth vi rinvennero un uncino di bronzo, un pezzo di legno di cedro e una palla di granito, o pietra verde... del peso di 0,85 chilogrammi. Gli studiosi si sono sempre dimostrati dubbiosi circa il fatto che un oggetto in bronzo, di epoca coeva alla costruzione, potesse essere stato rinvenuto in un condotto della Grande Piramide, in quanto si e sempre affermato che l'Età del bronzo sia iniziata in Egitto solo nel Medio Regno (2040-1640 a.C.). Forse un accurato esame dei reperti di Dixon, rimasti a lungo dimenticati nei sotterranei del British Museum, ove sono stati riscoperti solo recentemente, farà definitiva luce sul periodo della comparsa del bronzo in Egitto. In tempi recenti, nel 1993, grazie all'utilizzo di un robot telecomandato la Camera della Regina ha riservato a chi si interessa alla Grande Piramide nuove emozioni: si è scoperta l'esistenza di una porticina di pietra situata verso la sommità di una delle due minuscole e lunghe gallerie.

 

 

vai alla pagina   1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11