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perchè Vizzola il sito
idroelettrico attorno a Vizzola
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OGGI HO VISITATO LA CENTRALE....clicca per ingrandire Lunedì 9 febbraio abbiamo visitato la centrale Idroelettrica di Vizzola Ticino. Appena arrivati ci ha accolti il sig.Tacchini (tecnico specialista esercizio) e il sig. Luigini (assistente tecnico esperto delle centrali sul Ticino) , i quali ci hanno guidati durante la visita. ci hanno condotti in una saletta per
mostrarci un filmato intitolato: " le ruote dellindustria e
della storia". La centrale di Vizzola Ticino è entrata in funzione nel 1901 (la foto mostra l'inaugurazione) ed ai tempi era la
più importante in Italia e in Europa. Il primo impianto comprendeva 10 turbine da 1 MW
cadauna; attualmente ci sono 3 turbine, ma ne parleremo più avanti. Ora in Italia ci sono
1933 centrali idroelettriche, 872 termoelettriche e 122 tra geotermiche, eoliche e solari. IL CANALE: clicca per ingrandireNoi ci trovavamo ad un livello più basso rispetto al canale di immissione dellacqua, quindi per raggiungerlo abbiamo dovuto salire una lunga scalinata, ma ne è valsa la pena. Arrivati in cima abbiamo visto questo canale di immissione e limponente braccio meccanico adibito alla pulizia delle griglie. Lacqua non va a finire direttamente nella condotta forzata , ma prima passa attraverso delle griglie che la ripuliscono.
Per tenere pulita la griglia , si usa un potente braccio meccanico (detto sgrigliatore) che scende ad un profondità di 10 m, porta in superficie tutto ciò che è stato bloccato dalla griglia e attraverso un convogliatore (detto tramoggia) lo deposita in un cassone sottostante. Vedere questo macchinario in funzione è stato a dir poco emozionante! Nel caso in cui lacqua non riesca a passare dalle condotte forzate per un
qualsiasi problema tecnico, viene convogliata in un canale
secondario
LA CONDOTTA FORZATA: Abbiamo dopo osservato da vicino i gruppi ad asse verticale, strutturati con turbina sotto e alternatore sopra.
Prima di arrivare a questa possente macchina siamo passati dalla sala controllo dove cera un grande pannello di controllo ricco di "lucine" che per noi non avevano alcun significato, ma al nostro accompagnatore invece facevano capire ciò che al momento era in funzione in tutto limpianto. Lunica cosa che sono riuscito a capire è stata che tutta lelettricità prodotta dai 3 gruppi alternatori viene convogliata in una sbarra che tramite due linee a 132 KV trasporta lelettricità alla cabina elettrica di Somma Lombardo e a quella di Malpensa. In seguito ci siamo trovati davanti uno dei tre alternatori. Il compito dellalternatore è quello di trasformare lenergia meccanica in energia elettrica. Ogni turbina mette in rotazione il proprio alternatore alla velocità di 187.5 giri al minuto. Ogni alternatore è costituito da due parti fondamentali, una fissa e laltra rotante dette statore e rotore, sulle quali sono disposti gli avvolgimenti di rame isolati (indotto ed induttore). In questo luogo cera una certa rumorosità che comunque non era fastidiosa perché al di sotto dei limiti previsti dalla legge.
la turbina ha una portata dacqua di 40 m3/sec; siamo dovuti scendere al "piano" inferiore, al di sotto dellalternatore per osservarla da vicino. Ha lo scopo di trasformare lenergia dellacqua in energia meccanica. Le turbine dei gruppi di Vizzola sono del tipo Francis adatte alle medie cadute (20/400 m di salto) e alle medie portate. Ognuna di queste turbine è formata essenzialmente da due parti: una parte fissa (il distributore) e una mobile (ruota o girante). Le tre turbine sono disposte una di seguito allaltra e in fondo a questo "corridoio" cè un vecchio turbo-alternatore che ci ha reso lidea del suo funzionamento.
In seguito siamo usciti da questo capannone e abbiamo potuto notare il Ci siamo poi recati vicino alla stazione elettrica dove abbiamo visto limpianto di trasformazione che comprende anche linterruttore e il sezionatore. IL TRASFORMATORE: Lenergia elettrica prodotta dagli alternatori viene inviata al trasformatore che eleva la tensione da 10.000 Volt a 132.000 Volt permettendo il trasporto dellenergia elettrica e minimizzando il più possibile le perdite. Sopra il trasformatore cè un serbatoio dove viene posto un olio isolante ,essenziale per lisolamento e raffreddamento del trasformatore; dei sali igroscopici assorbono lumidità. Lì cè anche un secondo trasformatore che viene periodicamente invertito con quello in uso in modo che "invecchiano" con gli stessi tempi.
Terminata la visita abbiamo salutato e ringraziato i nostri accompagnatori e abbiamo fatto rientro a scuola. Questa esperienza è stata molto interessante ed istruttiva, in quanto abbiamo potuto vedere da vicino e concretamente tutto ciò che sui libri sembrava solo astratto e teorico. E per la prima volta abbiamo osservato il processo di produzione di un bene che quotidianamente utilizziamo senza chiederci da dove arrivi !
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