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LA CENTRALE IDROELETTRICA DI
VIZZOLA TICINO

 

  perchè Vizzola
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   il sito idroelettrico
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OGGI HO VISITATO LA  CENTRALE....clicca per ingrandire
vizzola

Lunedì 9 febbraio   abbiamo visitato la centrale Idroelettrica di Vizzola Ticino. Appena arrivati ci ha accolti il sig.Tacchini (tecnico specialista esercizio) e il sig. Luigini (assistente tecnico esperto delle centrali sul Ticino) , i quali ci hanno guidati durante la visita.

traliccio ci hanno condotti in una saletta per mostrarci un filmato intitolato: " le ruote dell’industria e della storia".
In questo video si vedeva come nel passato la forza dell’acqua era usata per far funzionare mulini ad acqua, granai e successivamente per produrre energia elettrica. Inoltre si asseriva che quando si parla dello sfruttamento dell’acqua nella nostra zona, non si può parlare unicamente del Ticino. Il fiume Ticino nasce presso il passo della Novena, in Svizzera, al confine tra i cantoni del Vallese e del Ticino da cui prende il nome e,dopo aver attraversato la Val Bedretto, la Val Leventina e la riviera ticinese si getta nel Lago Maggiore. All’uscita del lago Maggiore attraversa una parte della Pianura Padana e dopo essere giunto a Pavia, si immette nel Po. In Italia, il fiume Ticino inizia a Sesto Calende e già dal 1179 ebbe grande importanza per l’irrigazione delle zone agricole del Piemonte e della Lombardia, ma solo nel XX secolo, con lo sviluppo industriale, si è cominciato a utilizzare le sue acque per la produzione di elettricità. Il Ticino tra le province di Varese e Milano, alimenta le centrali di Porto della Torre posta sulla sponda sinistra e, tramite il canale industriale (inaugurato nel 1900) ,le centrali di Vizzola, Tornavento, Turbigo Superiore e Turbigo Inferiore. Più a valle, in provincia di Novara, tramite la presa di San Martino con il naviglio Sforzesco, alimenta la centrale di Vigevano. Il canale industriale ha una portata di 120 m3/s e alimenta in "serie" le centrali di Vizzola (Va), Tornavento (Va), e Turbigo Superiore (Mi). Presso Turbigo Superiore lo scarico si divide in tre rami che alimentano la centrale di Turbigo Inferiore, il canale di regresso e il Naviglio Grande." L’acqua qui ha sempre mosso le ruote dell’industria e della storia ": è con questa affermazione che terminava la proiezione del filmato.

La centrale di Vizzola Ticino è entrata in funzione nel 1901vizzola (la foto mostra l'inaugurazione) ed ai tempi era la più importante in Italia e in Europa. Il primo impianto comprendeva 10 turbine da 1 MW cadauna; attualmente ci sono 3 turbine, ma ne parleremo più avanti. Ora in Italia ci sono 1933 centrali idroelettriche, 872 termoelettriche e 122 tra geotermiche, eoliche e solari.
L’unita’ esercizio di Vizzola gestisce 5 centrali sul Ticino costruite a cascata una di seguito all’altra ad una distanza di circa 6 km l’una dall’altra. Queste ulteriori informazioni ci sono state fornite dalle nostre guide, le quali, poi, ci hanno distribuito dei caschetti protettivi e abbiamo cominciato la visita vera e propria dell’impianto.Il primo edificio che abbiamo visitato è stato una parte della centrale originaria del 1901 (le travi sono ancora le stesse), attualmente è utilizzato come locale accessorio

IL CANALE:                                                                      clicca per ingrandire
canale immissione
Noi ci trovavamo ad un livello più basso rispetto al canale di immissione dell’acqua, quindi per raggiungerlo abbiamo dovuto salire una lunga scalinata, scalama ne è valsa la pena. Arrivati in cima abbiamo visto questo canale di immissione e l’imponente braccio meccanico adibito alla pulizia delle griglie. L’acqua non va a finire direttamente nella condotta forzata , ma prima passa attraverso delle griglie che la ripuliscono.

griglia

 

 

 

 

Per tenere pulita la griglia , si usa un potente braccio meccanico (detto sgrigliatore) che scende ad un profondità di 10 m, porta in superficie tutto ciò che è stato bloccato dalla griglia e attraverso un convogliatore (detto tramoggia) lo deposita in un cassone sottostante. Vedere questo macchinario in funzione è stato a dir poco emozionante!

sgrigliatore

sgrigliatore

sgrigliatore)

Nel caso in cui l’acqua non riesca a passare dalle condotte forzate per un qualsiasi problema tecnico, viene convogliata in un canale secondario canale secondario
che la rimanda direttamente a valle della centrale ; in caso contrario, ad esempio in un periodo di siccità, gli enti che prendono acqua dal Ticino si riuniscono per stabilire la quantità di acqua prelevabile da ciascuno , affinché ogni industria, centrale idroelettrica e tutti coloro che prelevano l’acqua utilizzata anche per scopi irrigui possano continuare a fruirne.

 

LA CONDOTTA FORZATA: condotte
Ridiscesi, abbiamo visto le condotte (in precedenza viste solo in lontananza) che a causa delle loro dimensioni ci hanno provocato un grande stupore. L’acqua del canale attraverso le condotte viene convogliata alle turbine. Ciascuna condotta è lunga 36 metri, ha un diametro di 4 m, uno spessore di 11 mm, un dislivello di 29.6 m e una portata massima di 40 m3/sec, equivalente a 400.000 rubinetti. condotte

Abbiamo dopo osservato da vicino i gruppi ad asse verticale, strutturati con turbina sotto e alternatore sopra.

 

 

 

L’ALTERNATORE: alternatore

Prima di arrivare a questa possente macchina siamo passati dalla sala controllo dove c’era un grande pannello di controllo ricco di "lucine" che per noi non avevano alcun significato, ma al nostro accompagnatore invece facevano capire ciò che al momento era in funzione in tutto l’impianto. L’unica cosa che sono riuscito a capire è stata che tutta l’elettricità prodotta dai 3 gruppi alternatori viene convogliata in una sbarra che tramite due linee a 132 KV trasporta l’elettricità alla cabina elettrica di Somma Lombardo e a quella di Malpensa. In seguito ci siamo trovati davanti uno dei tre alternatori. Il compito dell’alternatore è quello di trasformare l’energia meccanica in energia elettrica.alternatore Ogni turbina mette in rotazione il proprio alternatore alla velocità di 187.5 giri al minuto. Ogni alternatore è costituito da due parti fondamentali, una fissa e l’altra rotante dette statore e rotore, sulle quali sono disposti gli avvolgimenti di rame isolati (indotto ed induttore). In questo luogo c’era una certa rumorosità che comunque non era fastidiosa perché al di sotto dei limiti previsti dalla legge.

 

 

 

LA TURBINA: turbina vecchia

la turbina ha una portata d’acqua di 40 m3/sec; siamo dovuti scendere al "piano" inferiore, al di sotto dell’alternatore per osservarla da vicino. Ha lo scopo di trasformare l’energia dell’acqua in energia meccanica. Le turbine dei gruppi di Vizzola sono del tipo Francis adatte alle medie cadute (20/400 m di salto) e alle medie portate.

turbina

Ognuna di queste turbine è formata essenzialmente da due parti: una parte fissa (il distributore) e una mobile (ruota o girante). Le tre turbine sono disposte una di seguito all’altra e in fondo a questo "corridoio" c’è un vecchio turbo-alternatore che ci ha reso l’idea del suo funzionamento.

 

 

In seguito siamo usciti da questo capannone e abbiamo potuto notare il
canale di scarico dove arrivava l’acqua proveniente dalle turbine.

uscita acqua

canale scarico

Ci siamo poi recati vicino alla stazione elettrica dove abbiamo visto l’impianto di trasformazione che comprende anche l’interruttore e il sezionatore.

IL TRASFORMATORE:

L’energia elettrica prodotta dagli alternatori viene inviata al trasformatore che eleva la tensione da 10.000 Volt a 132.000 Volt permettendo il trasporto dell’energia elettrica e minimizzando il più possibile le perdite. Sopra il trasformatore c’è un serbatoio dove viene posto un olio isolante ,essenziale per l’isolamento e raffreddamento del trasformatore; dei sali igroscopici assorbono l’umidità. Lì c’è anche un secondo trasformatore che viene periodicamente invertito con quello in uso in modo che "invecchiano" con gli stessi tempi.

trasformatore

trasformatore

     

Terminata la visita abbiamo salutato e ringraziato i nostri accompagnatori e abbiamo fatto rientro a scuola.

Questa esperienza è stata molto interessante ed istruttiva, in quanto abbiamo potuto vedere da vicino e concretamente tutto ciò che sui libri sembrava solo astratto e teorico. E per la prima volta abbiamo osservato il processo di produzione di un bene che quotidianamente utilizziamo senza chiederci da dove arrivi !

trasformatore

impianto di trasformazione

traliccio

 

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