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Una Mummia forse metterà d'accordo Pisa e Livorno!!!!
GAETANO…   ancora lui!!!!!
   

[Gaetano Arrighi]Gaetano è morto 162 anni fa nel vecchio ospedale di Via San Giovanni a Livorno.
Ada Amadei, una ricercatrice dell'Università di Pisa dice di lui: "E' un pezzo raro"
E' una mummia. UNA MUMMIA A LIVORNO!
Esempio straordinario di un certo… tipo di lavorazione… dicono gli esperti.
Un corpo imbottito di arsenico e sublimato corrosivo: metodo di mummificazione poi proibito perché le sostanze usate annullavano gli effetti della morte per avvelenamento.
Metodo di mummificazione tranchiniano, dice il cartellino che porta attaccato al collo.
Cioè il giorno dopo la morte venivano fermati i processi putrefattivi con iniezioni.

Ma chi era Gaetano e perché fu mummificato?

Il 9 marzo 1836, Gaetano Arrighi, della comunità di Firenze, forzato del bagno penale, morì, per febbri reumatiche o pleurite, nel vecchio ospedale di Sant'Antonio, in via San Giovanni.
Forse si trattava di un prigioniero politico e per questo era al "bagno". Non si trattava di un galeotto.

Perché mummificarlo? MISTERO!
Di solito questo processo veniva fatto per le salme che dovevano essere trasportate in paesi d'origine lontani.
Nessuno richiese la salma di Gaetano: nemmeno la moglie, Maria Pallini, che stava a Firenze.
Fu una mummificazione a fini scientifici?
Alla scuola degli infermieri Gaetano fu mostrato agli studenti… niente di più. E poi dimenticato… nel ripostiglio.

Perché gli studiosi ora se lo contendono?
Le indagini sulla mummia possono rivelare determinate infezioni e malattie del diciannovesimo secolo e che possono essere ancora presenti. Sarebbero gli studiosi dell'Istituto di paleopatologia dell'Università di Pisa ad occuparsi di Gaetano.

Ma quando troverà degna sistemazione il povero Gaetano?



Aggiornamento
Da "IL TIRRENO" di giovedì 12 ottobre 2000

" Il gruppo dei medici entra di notte nei sotterranei dell'ospedale. Nel massimo silenzio raggiungono il ripostiglio. Sul cartoncino legato alla chiave c'è scritto: Gaetano. La chiave fa fatica a girare nella vecchia serratura. Poi apre: Gaetano Arrighi è là, con lo sguardo perso nel vuoto, il corpo imbottito di arsenico. E' stato mummificato nel 1836 e da allora, dai sotterranei degli ospedali livornesi (prima quello di Sant'Antonio in Via San Giovanni, quindi l'attuale) è uscito poche volte. Mai per andare, come ora, a fare la TAC. I medici e gli infermieri stendono Gaetano su una lettiga e lo portano in radiologia. La TAC fa a fette quel corpo e trasporta le immagini su carta millimetrata. Saranno analizzate in seguito da un pool di esperti di anatomia patologica dell'Università di Pisa. Finito l'esame, Gaetano viene riportato, sempre in segreto, nel sotterraneo; la porta di ferro si chiude e Gaetano torna nel ripostiglio. Probabilmente, resterà là per sempre.