Dagli appunti di volo del nostro socio Carmelo Cadili
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LE REGOLE DELL'ARIA


Le regole dell'aria di dividono in tre parti:
.le regole generali,
.le regole del volo a vista o VFR
.le regole del volo strumentale o IFR.
La responsabilità di impiegare un a/m in osservanza alle regole dell'aria è interamente del pilota il quale può deviare dalle regole solo quando necessario per la sicurezza del volo.
Nessuna persona può pilotare un a/m mentre si trova sotto l'influenza di bevande alcooliche, narcotici, droghe, medicinali.

LE REGOLE GENERALI DI VOLO

Altezze minime di volo: gli a/m non possono sorvolare zone urbane e centri abitati in genere, nè assembramenti di persone all'aperto, a meno che non si mantengano a un'altezza sufficiente a permettere l'atterraggio, in caso di emergenza, senza provocare danno alle persone o alle cose in superficie.
L'altezza comunque non deve essere minore di 1000 piedi al di sopra dell'ostacolo più alto in un raggio di 600m (2000 piedi) intorno alla posizione dell'a/m.
Il sorvolo delle zone disabitate e dell'acqua non deve avvenire al di sotto di un'altezza di 500 pidi per evitare conflitti con deltaplani e parapendio.
Lancio di oggetti o nebulazzazione di sostanze:
Traino di altri a/m o di oggetti:
Voli acrobatici:
sono consentiti solo in conformità alle disposizioni stabilite dalle competenti autorità.
Voli in formazione: non sono consentiti salvo nei casi e nei modi autorizzati.

Precedenze: l'a/m cui spetta la precedenza deve mantenere inalterate la prua, la quota e la velocità e deve evitare comunque ogni rischio di collisione.
Quando due a/m si avvicinano di prua con rischio di collisione ognuno deve accostare sulla propria destra.
Quando due a/m si avvicinano lungo rotte convergenti circa alla stessa quota quello che vede l'altro sulla sua destra deve dare la precedenza.
Un a/m è giudicato in manovra di sorpasso quando ne avvicina un altro da dietro entro un settore di 70° a destra o a sinistra; l'a/m sorpassato ha la precedenza e quello sorpassante deve uscire dalla traettoria dell'altro accostando sulla destra.
Gli a/m in volo o operanti sull'area di manovra devono dare la precedenza agli a/m in fase di atterraggio o in avvicinamento finale.
Quando due o più a/m si avvicinano a un aeroporto per atterrare, gli a/m che si trovano più in alto devono dare la precedenza a quelli che si trovano ad una quota minore.
Quando due a/m in rullaggio si avvicinano in direzione opposta dovranno arrestarsi e poi accostare entrambi sulla propria destra.

Segnali ottici luminosi usati dalle Torri di controllo.
Segnali per a/m sull'area di movimento:
- luce verde continua autorizzato a decollare
- luce verde a lampi autorizzato a rullare
- luce rossa continua fermatevi
- luce rossa a lampi liberare la pista
- luce bianca a lampi ritornare al parcheggio

Segnali per a/m nel circuito di traffico:
- luce verde continua autorizzato ad atterrare
- luce rossa continua dare la precedenza ad altro a/m
- luce verde a lampi ritornare per atterrare
- luce rossa a lampi vietato atterrare
- luce bianca a lampi atterrare su questo aeroporto e procedere
per il parcheggio
- razzo rosso a prescindere dalla precedenti istruzioni
per il momento non atterrare
Gli a/m in volo, di giorno, confermano la ricezione di un segnale luminoso facendo oscillare le ali, salvo che non si trovino in finale.

Una serie di razzi a luce rossa e verde lanciati da terra avverte il pilota in volo che sta entranto in una zona proibita o regolamentata.

Segnali ottici al suolo.
Sono segnali che l'autorità che gestisce l'aeroporto espone nel "quadrato segnali" per fornire informazioni ai piloti.
- Quadrato rosso con due diagonali gialle: aeroporto chiuso a tempo indeterminato.
- Quadrato rosso con una diagonale gialla: le manovre di avvicinamento e di atterraggio devono essere eseguite con particolare cautela.
- Croce bianca posta all'inizio di una pista o di una via di rullaggio: porzione chiusa al traffico.
- C nera su fondo giallo: sede dell'ARO.


LE MINIME METEOROLOGICHE E I TIPI DI VOLO CONSEGUENTI

L'attività di volo può essere condotta in due modi:

1. secondo le regole del volo a vista o VFR
2. secondo le regole del volo strumentale o IFR

I valori
E' evidente che per volare VFR, cioè a vista, bisogna vedere il mondo circostante almento fino ad una certa distanza. L'ICAO ha stabilito quei valori minimi di visibilità e distanza dalle nubi i quali costituiscono lo spartiacque fra le condizioni meteorologiche di volo a vista o VMC, e le condizioni meteorologiche di volo strumentale o IMC.

La divisione verticale dello spazio
Spazi aerei di classe B,C,D ed E (spazi controllati)
- sopra livello di volo 100 (10000 piedi) ---> visibilità in volo 8 km
- sotto livello di volo 100 ---> visibilità in volo 5 km

Spazi aerei di classe F e G (spazi non controllati)
- sopra livello di volo 100 (10000 piedi) ---> visibilità in volo 8 km
- sotto livello di volo 100 ---> visibilità in volo 5 km
- sotto i 3000 piedi di altitudine o 1000 piedi di altezza (quale delle due è più alta)
visibilità in volo 1,5 km e in continuo contatto visivo con il terreno liberi dalle nuvole e con limite di velocità di 140 kts (visib. >= 5 km veloc. max 250 Kts).

Durante il volo l'altitudine può essere letta direttamente dall'altimetro, purchè regolato sul QNH; per ottenere l'altezza è invece necessario sottrarre all'altitudine il valore dell'elevazione del terreno.

I criteri di scelta dei valori
Spazi aerei di classe B: chi opera in VFR deve mantenersi fuori dalle nubi.

Spazi aerei di classe C,D ed E: chi opera in VFR deve mantenere dalle nubi una distanza orizzontale di almeno 1500 metri e verticale di 300 metri (sopra o sotto).

Spazi aerei di classe F e G: al di sopra i 3000 piedi c.s.; sotto i 3000 piedi chi opera in VFR deve mantenersi fuori dalle nubi e in continuo contatto visivo con il terreno.

La visibilità e l'altezza delle nubi
Durante il volo l'unico responsabile della valutazione della visibilità e distanza dalle nuvole è il pilota.


LE REGOLE VFR
Una prima regola che il pilota VFR deve osservare è che in nessun circostanza si può esimere dal mantenere una continua ed attenta vigilanza al fine di avvistare ed evitare altro traffico.

Le limitazioni
- Meteorologiche.
I voli Vfr non possono essere condotti quando le condizioni meteorologiche sono al di sotto delle minime VMC (salvo i casi in cui gli APP autorizzano ad operare VFR Speciale all'interno delle rispettive Zone di Controllo).
- Di orario.
I voli VFR possono essere condotti solo dall'alba al tramonto del sole (l'eventuale mezz'ora dopo il tramonto deve essere considerata come una riserva di luce).
- Di quota.
I voli VFR non possono essere condotti sopra il livello di volo 195.
- Di velocità.
I voli Vfr non possono essere condotti a velocità transoniche e supersoniche.

Gli obblighi

- Equipaggiamento.
Per volare in VFR gli a/m devono possedere almeno un apparato radio ricetrasmittente capace di operare sui 760 canali della banda VHF aeronautica.
- Avaria radio.
In caso di avaria radio il pilota deve mantenersi in condizioni VMC e dirigersi verso il più vicino aeroporto. Se l'aeroporto è controllato il pilota deve segnalare l'avaria radio al controllore di torre battendo le ali nel tratto di sottovento per ottenere le opportune segnalazioni ottiche per l'atterraggio.
- Autonomia.
per intraprendere un volo VFR un a/m deve avere sufficiente carburante per arrivare a destinazione, per procedere verso un eventuale aeroporto alternato e disporre di un'autonomia residua di almeno 30 minuti di volo.
- Mantenimento delle condizioni VMC.
Se le condizioni meteo si deteriorano al punto da scendere sotto le minime il pilota può:
.dirottare verso un aeroporto più vicino e comunicare l'avvenuto atterraggio all'ente ATS appropriato,
.cambiare piano di volo da VFR a IFR secondo le modalità riportate dall'AIP -RAC1,
.in una CTR chiedere ed ottenere l'autorizzazione a proseguire in VFR Speciale.


LE PROCEDURE VFR NEI DIVERSI SPAZI AEREI

FIR
- Comunicazioni
I piloti che desiderano usufruire del Servizio informazioni al Volo ed eventualmente del Servizio di Allarme e del Servizio di Ricerca e Soccorso, devono collegarsi con il FIC competente e fare i riporti di posizione ad intervalli di tempo non superiori ai 30 minuti.
- Regolazione degli altimetri
Negli spazi aerei G, quando si volo al di sotto dei 3000 piedi di altezza l'altimetro va regolato sul QNH. Quando invece si vola al di sopra dei 3000 piedi dal suolo o dall'acqua l'altimetro va regolato sul valore della superficie isobarica standard di 1013 hectopascal.
Per rotte magnetiche fra 000° e 179° i livelli da mantenere sono dispari +5.
Per rotte magnetiche fra 180° e 359° i livelli da mantenere sono pari +5.
I livelli di crocera, detti livelli semicircolari, sono livelli prefissati e obbligatori per il traffico VFR quando la navigazione si svolge al di sopra dei 3000 piedi dal suolo o dall'acqua e riferiti al valore di 1013 hectopascal.

TMA
- Quote massime e comunicazioni
Gli a/m che operano in VFR se intendono salire per entrare in una TMA devono ottenere la preventiva autorizzazione dell'ACC per il tramite del FIC.. Autorizzati i piloti hanno l'obbligo di mantenere il continuo collegamento radio con l'ACC o con il FIC a seconda delle istruzioni ricevute.
- Regolazione degli altimetri
All'interno delle TMA la regolazione degli altimetri va cambiata dal QNH al QNE (1013) (volo per livelli) quando gli aerei in salita attraversano l'altitudine di transizione, e dal QNE al QNH (volo per altitudini) quando gli aerei in discesa attraversano il livello di transizione.
- Uso del transponder
I piloti degli a/m che operano in VFR all'interno degli spazi aerei assistiti dalla copertura radar secondario di sorveglianza devono attivare il transponder sui modi A o C selezionando il codice 7000. Nei casi di emergenza, avaria radio o atti di pirateria a bordo attivare il transponder rispettivamente sui codici 7700, 7600 e 7500.

AEROVIE
Sono spazi aerei di classe E dalla quota minima al livello di volo 115. I piloti che intendono volare nello spazio E (sotto FL 120) lo possono fare liberamente senza l'obbligo di stabilire contatto radio con chicchessia (attivare transponder sul modo C inserendo il codice 7000).
Sono invece spazi aerei di classe D dal livello di volo 120 al livello di volo 195. I piloti, che intendono volare in aereovia dal livello di volo 120 in su, devono chiedere ed ottenere preventivamente l'autorizzazione da parte dell'ACC competente tramite il FIC almeno 10 minuti prima dello stimato sui confini.


CTR
In Italia le CTR sono di classe C o D (ad eccezione di Roma che è di classe A) e per i piloti che operano in VFR non comporta sostanziali differenze.
Una differenza da tenere presente è che, nelle CTR di classe C, l'APP ha la responsabilità di assicurare le separazioni tra traffici IFR e tra IFR e VFR. Per far ciò emette autorizzazioni e/o istruzioni riguardanti la rotta e la quota che i piloti devono osservare scrupolosamente.
- Comunicazioni
Per operare nelle CTR i piloti devono contattare l'APP competente 10 minuti prima di attraversare i confini e attenersi alle istruzioni impartite dall'APP.
- Regolazione degli altimetri
Vds TMA
- Uso del transponder
Vds TMA
- Rotte standard
Durante il volo nella CTR i piloti possono deviare dalle rotte e/o quote standard solo dopo aver chiesto e ottenuto l'autorizzazione dell'APP.

ATZ
Gli a/m che intendano sorvolare un'ATZ non hanno nessun obbligo di stabilire il contatto radio, purchè si mantengano a una quota maggiore del limite superiore dell'ATZ stessa.
Nel caso in cui il sorvolo avvenga su un aeroporto privo di servizio di controllo TWR la quota minima deve essere superiore di almeno 500 piedi al limite superiore pubblicato dell'ATZ.
- ATZ con Torre di Controllo
Tutte le operazioni di volo nelle ATZ controllate possono aver luogo solo dopo autorizzazione della Torre.
Gli a/m in avvicinamento all'aeroporto devono contattare la Torre prima di entrare in circuito per ottenere l'autorizzazione e le informazioni necessarie: pista in uso, vento al suolo, QNH. Una volta in circuito devono effettuare i riporti di posizione richiesti dalla Torre fino ad ottenere l'autorizzazione all'atterraggio che di solo viene rilasciata in base o in finale.
- ATZ con AFIS
Per entrare o uscire da un'ATZ assistita da un'AFIS è obbligatorio stabilire il contatto radio. Le comunicazioni che i piloti devono effettuare con l'AFIS, pur essendo le stesse per le operazioni con una TWR, non hanno lo scopo di ottenere autorizzazioni, ma quello di rendere noto all'operatore le proprie intenzioni, così da ricevere tutte le informazioni possibili.
- ATZ senza ente ATS
Sugli aeroporti non sede di ente ATS e sulle aviosuperfici si può operare anche senza stabilire il collegamento radio. I piloti devono scegliere la pista in uso in base alle indicazioni della manica a vento, così da eseguire le manovre contro vento.

VFR SPECIALE
Le autorizzazione VFR Speciale vengono rilasciate dai Controlli di Avvicinamento (APP) quando le condizioni meteorologiche risultino inferiori ai limiti prescritti per la condotta dei voli a vista per consentire al traffico VFR di:
.entrare nella CTR con lo scopo di atterrare su un aeroporto in essa contenuto,
.decollare da un aeroporto contenuto nella CTR e uscire dalla stessa,
.operare localmente all'interno di una CTR.

Il volo con un'autorizzazione di VFR Speciale è l'unica occasione per i piloti non abilitati all'IFR di usufruire del Servizio di Controllo.

I valori di visibilità minima e di ceiling previsti per il volo VFR Speciale sono di 1500 mt, a contatto visivo con il suolo o con l'acqua e liberi dalle nuvole, con il rispetto delle quote minime di sicurezza.


VOLI SULL'ACQUA

Voli a distanza dalla costa maggiori di 50 miglia nautiche (93 Km):
.1 giubotto salvagente per ogni persona a bordo.

Voli a distanza dalla costa maggiori di 100 miglia nautiche per i monomotori o maggiori di 200 miglia per i plurimotori:
.canotti in numero sufficiente per accogliere tutte le persone a bordo;
.apparato VHF di emergenza portatile e resistente all'acqua.


IFR

Il volo IFR condotto al livello di crociera deve essere condotto a non meno di 1000 piedi (se zone montagnose) o 2000 piedi (se zone pianeggianti) al di sopra dell'ostacolo più alto in un raggio di 8 Km.

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