Dagli appunti di volo del nostro socio Carmelo Cadili
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COMUNICAZIONI VFR Italiano



Breve riepilogo:

Il Servizio Mobile Aeronautico assicura i collegamenti radio fra le stazioni a terra degli enti ATS e gli aeromobili in volo, nonchè fra aeromobili e aeromobili.

L'AIP è una pubblicazione di informazioni aeronautiche.

L'UIR è la Regione superiore informazioni al volo.

L'ACC è il Centro di Controllo d'Area (o Regionale).

Le TMA sono le Aree e Regioni Terminali di Controllo poste sotto il controllo dell'ACC.

Le CTR (Zona di controllo) sono Centri di Controllo di Avvicinamento poste sotto il controllo dell'APP (avvicinamento) aventi un raggio di 5NM dal centro dell'aeroporto.

Le ATZ sono le Zone di Traffico Aeroportuale.

L'ADR sono Rotte a Servizio Consultivo, alcune di queste sono in esercizio nella FIR di Roma. L'ente che fornisce il servizio consultivo al traffico VFR è il FIC (Roma Informazioni).

I servizi del traffico aereo che forniscono soltanto informazioni ed allarme sono FSS e AFIS.

La lettera "R" seguita da un numero significa Area regolamentata per le cui caratteristiche bisogna consultare la RAC dell'AIP.
La lettera "D" seguita da un numero significa Area pericolosa.


CENNI SULLE ONDE RADIO E LORO PROPAGAZIONE
Un'onda elettromagnetica è una perturbazione che si propaga nello spazio, trasferendo energia elettromagnetica.
Le onde elettromagnetiche si propagano tutte alla stessa velocità chiamata velocità della luce (300.000 Km/sec).
I principali parametri che caratterizzano un fenomeno ondulatorio sinusoidale sono:
- periodo : il tempo (espresso in secondi) impiegato a compiere un intero evento (oscillazione, ciclo, ecc.),
- frequenza: il numero di eventi (cicli) compiuti in un secondo.

CLASSIFICAZIONE DELLE FREQUENZE
Ai nostri fini i concetti basilari da tenere presenti sono:

.banda MF (Medium Frequency) coprono la gamma da 300 a 3000 KHz
.banda HF (High Frequency) coprono la gamma da 3 a 30 MHz
.banda VHF (Very High Frequency) coprono la gamma da 30 a 300MHz (in questa banda ricadono le frequenze di emergenza 121.5 e 243 MHz).

LA MODULAZIONE
Per usare le onde radio con lo scopo di trasmettere a distanza informazioni di diversa natura è necessario che le onde stesse vengano "caricate" con segnali che apportino loro modificazioni conformi alle informazioni da trasmettere.
L'onda destinata a subire modificazioni è chiamata onda portante mentre il segnale contenente le modificazioni da trasmettere viene chiamato segnale di modulazione.
Quando l'onda portante viene interrotta dal segnale Morse si classifica in A1,
quando l'onda portante è continua ma viene sovrapposta dal segnale Morse si classifica in A2,
quando l'onda portante viene modulata in ampiezza dalla voce si classifica in A3.

LE FREQUENZE AERONAUTICHE
Le frequenze di navigazione.
- NBD aeronautici da 200 a 415 KHz
- VOR di navigazione da 112.00 a 117.95 MHz (trasmissione in VHF)

Le frequenze di comunicazione
- Comunicazioni VHF da 118.00 a 136.975 MHz
- Comunicazioni UHF da 221.00 a 400.00 MHz
- Comunicazioni HF da 2,8 a 22 MHz

Le frequenze di emergenza
- Frequenza principale VHF 121.50 MHz (frequenza di soccorso)
- frequenza principale UHF 243.00 MHz (frequenza di soccorso)
- frequenza HF 2182 KHz (frequenza internazionale del Servizio Mobile Marittimo utilizzabile in caso di pericolo da navi, aeromobili e mezzi di sopravvivenza).

Il codice Q
Il codice Q nella fraseologia aeronautica moderna si limita a poche voci le più importanti sono:

QBA : qual'è la visibilità orizzontale a ........(località)?
QBB: qual'è la quantità, il tipo e l'altezza della base delle nubi?
QFE: valore di pressione atmosferica relativa all'elevazione ufficiale dell'aeroporto od all'elevazione della soglia pista.
QFU: qual' la direzione magnetica della pista in uso?
QNH: valore di pressione inserito nell'altimetro per leggere al suolo l'altitudine dell'aeroporto.

Orari si servizio e sistema orario
Le stazioni aeronautiche possono svolgere il rispettivo servizio osservando orari diversi indicati come segue:

UFN: sino ad ulteriore avviso.
HX: orario di servizio non specificato.
HN: stazione aperta dal tramonto all'alba.
OR: servizio disponibile a richiesta.

Nominativi di chiamata Radiotelefonica
Possono essere di tre tipi:
a. I caratteri costituenti le marche di nazionalità e di immatricolazione dell'a/m.
b. Il nominativo della compagnia esercente seguito dagli ultimi quattro caratteri della marca di immatricolazione dell'a/m.
c. Il nominativo della compagnia esercente seguito dal numero di volo.

Le registrazioni delle comunicazioni
Ogni stazione del Servizio Mobile Aeronautico deve conservare le registrazioni delle comunicazioni, siano esse scritte o su nastro magnetico per non meno di 30 giorni.

Inizio e stabilimento delle comunicazioni
Il collegamento iniziale con una stazione deve cominciare con una
.chiamata: nell'ordine Nominativo della stazione da chiamare (destinatario)
Nominativo completo della stazione che chiama (mittente)
"ReggioTorre Buongiorno I-IADM"

.chiamati: nell'ordine Nominativo della stazione che chiama (destinatario)
Nominativo della stazione chiamata (mittente)
"I-IADM Reggio Torre buongiorno a voi, avanti"

E' possibile usare il nominativo abbreviato (I-DM) solo dopo che l'abbia usato con noi l'ente di controllo.

La prova radio e la scala della comprensabilità
Avendo necessità di verificare il funzionamento di un apparato radio di bordo, trasmettendo segnali sulla frequenza di una stazione aeronautica, il pilota dovrà richiedere preventivo consenso alla stazione aeronautica.
La prova radio effettuata nell'hangar si definisce prova di manutenzione.

Scala della comprensibilità:
1. Incomprensibile
2. Comprensibile a tratti (ricezione a tratti)
3. Comprensibile ma con difficoltà (ricezione con poca chiarezza)
4. Comprensibile (riceve bene)
5. Perfettamente comprensibile

La ripetizione dei messaggi
La ripetizione integrale del messaggio è obbligatoria per i piloti quando si impegna una pista per:
- entrare
- attendere
- attraversare
- fare contropista
- decollare e
- atterrare

Inoltre, al fine di confermare al controllore che le autorizzazioni e le istruzioni sono state correttamente ricevute e intese, e che sono eseguibili, il pilota deve ripetere anche:
- la pista in uso
- la regolazione dell'altimetro
- i codici SSR
- le istruzioni di quota, di prua e di velocità.

Il pilota deve sempre terminare la ripetizione dell'autorizzazione o delle istruzioni con il nominativo abbreviato dell'a/m.

Il trasferimento delle comunicazioni
Quando i piloti intendano cambiare o lasciare una frequenza di loro iniziativa devono prima chiederne l'approvazione se sono in contatto con un ente ATC (se stanno operando in uno spazio aereo controllato), oppure devono darne comunicazione all'ente ATS con il quale sono in contatto.
Chiedendo all'ente ATC l'autorizzazione a lasciare momentaneamente la frequenza, è bene che il pilota renda note la ragioni della sua richiesta, e comunichi l'orario al quale si prevede di ripristinare il contatto radio.
Per quanto ovvio non è consentito in nessun caso cambiare frequenza senza darne comunicazione alla stazione aeronautica con la quale si è in contatto.


I MESSAGGI DEL SERVIZIO MOBILE AERONAUTICO
Le categorie dei messaggi inoltrati dal Servizio Mobile Aeronautico sono le seguenti, elencate seconto il loro ordine di priorità per la comunicazione e la trasmissione:
1. chiamate, messaggi e traffico di soccorso o pericolo (MAYDAY);
2. messaggi di urgenza (PAN PAN);
3. messaggi radiogoniometrici (VDF);
4. messaggi della sicurezza del volo;
5. messaggi meteorologici;
6. messaggi della regolarità del volo.

Messaggi e traffico di soccorso
Il messaggio di soccorso va trasmesso sulla frequenza in uso al momento in cui si verifica la situazione di pericolo (se l'a/m non riesce ad ottenere risposta su detta frequenza, può usare la 121.50).
Il segnale radiotelefonico MAYDAY deve essere pronunciato preferibilmente 3 volte e deve contenere i seguenti elementi:
.il nominativo della stazione aeronautica chiamata,
.il nominativo radio del velivolo,
.la natura del pericolo,
.le intenzioni del comandante.
.la posizione, l'altitudine od il livello di volo e la prua.
Se l'a/m ne è dotato è bene che il pilota inserisca nel transponder il codice di emergenza 7700.
Nel caso in cui un pilota intercetti un messaggio di pericolo accertando però la mancata ricezione da parte della stazione aeronautica cui il messaggio è stato indirizzato dovrà dare conferma di ricezione al velivolo in stato di pericolo e quindi ritrasmettere il messaggio alla stazione aeronautica.
Poichè le comunicazioni di soccorso hanno la precedenza su tutte le altre la facoltà di imporre il silenzio radio è riservata :
.all'a/m in stato di pericolo o ad un a/m o stazione aeronautica che ha intercettato la comunicazione di soccorso.

Messaggi di urgenza
Il messaggio di urgenza va trasmesso sulla frequenza in uso al momento in cui si verifica la situazione.
Il messaggio di urgenza PAN PAN deve essere pronunciato preferibilmente 3 volte e deve contenere i seguenti elementi:
.il nominativo della stazione aeronautica chiamata,
.il nominativo radio del velivolo,
.la natura delle condizioni di urgenza,
.le intenzioni del comandante.
.la posizione, l'altitudine od il livello di volo e la prua.

Messaggi per la sicurezza del volo
Questa categoria comprende tutti i messaggi normalmente scambiati fra a/m e enti ATS riguardanti le autorizzazioni (clearance), le informazioni di volo, i riporti di posizione ecc.
"Reggio Torre qui I-IADM per prova radio e stop orario"
"Lamezia Avvicinamento qui I-IADM su Pizzo stima il vostro campo ai 15 dopo l'ora"

Messaggi per la regolarità del volo
Sono messaggi che riguardano principalmente le compagnie aeree e gli aerei commerciali.
"Reggio Torre qui I-IADM richiedo sedia a rotelle per disabile all'arrivo".

essere segnalate tempestivamente all'ente ATS.

Quando un a/m, per il quale è stato presentato un piano di volo, atterra l'ARO dell'aeroporto di approdo deve inviare a tutti gli enti ATS interessati un messaggio di arrivo che chiuda il piano di volo.
Se il piano di volo non viene chiuso entro 30 minuti dall'orario stimato di arrivo l'ente ATS di competenza deve attivare il servizio di allarme.

PIANO DI VOLO RIDOTTO
Fermi restando gli obblighi generali previsti per la presentazione di un piano di volo, in alternativa è consentito presentare un piano di volo ridotto limitatamente ai voli VFR che:
- decollano e atterrano sullo stesso aeroporto sede di ente ATS,
- decollano da aeroporto sede di ente ATS diretti su aeroporto non sede di ente ATS,
- decollano e atterrano su aeroporti sede di ente ATS operando in spazi arei di classe G.

I RAPPORTI DI INCIDENTE DEL TRAFFICO AEREO
La segnalazione di qualunque tipo di inconveniente, infrazione o inefficienza viene fatta mediante la compilazione e la presentazione all'autorità ATS competente, dell'apposito Modello ICAO di Incidente del Traffico Aereo, il cui stampato è reperibile presso gli ARO.

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