I VENTI


Il vento è definito mediante un vettore che rappresenta il moto orizzontale della massa d'aria, vale a dire mediante una direzione e una velocità.
L'unità di misura standard della velocità è il nodo (kt). La direzione viene espressa a intervalli di 10°.
Una molecola d'aria ferma su un'isobara di maggior pressione è soggetta alla forza barica, o forza di gradiente, che tende a farla spostare accellerandola perpendicolarmente alle isobare, da quella più alta verso quella di più bassa pressione.
Questa traettoria è quella che la particella seguirebbe se la terra non ruotasse intorno su se stessa.
Poichè la Terra ruota intorno al proprio asse non appena la particella d'aria inizia a viaggiare va soggetta ad una forza che agisce sempre perpendicolarmente alla direzione del moto, chiamata forza deviante di Coriolis.
Il vento che, per effetto della forza di gradiente e della forza deviante, spira parallelamente alle isobare si definisce vento geostrofico.
Quando le isobare sono curve, come nel caso dei cicloni e degli anticicloni, alla forza barica e alla forza deviante di Coriolis si aggiunge la forza centrifuga, generata dal moto circolare cui sono sottoposte le particelle d'aria.
Il vento (ciclonico e anticiclonico) che sotto l'azione combinata della forza di gradiente, della forza deviante e della forza centrifuga è tangente in ogni punto alle isobare circolari si definisce vento di gradiente.
Nelle aree cicloniche il moto dei venti avviene in senso antiorario invece nelle aree anticicloniche il moto dei venti avviene in senso orario.

L'ONDA STAZIONARIA
L'incontro di un vento di notevole velocità (non meno di 15 nodi) con una catena montuosa disposta perpendicolarmente al suo cammino può, in concomitanza di certe condizioni particolari, dar luogo al fenomeno dell'onda orografica, o stazionaria.
Se l'aria contiene sufficiente umidità, un fenomeno d'onda in atto è facilmente visibile per la presenza di nubi lenticolari e dei rotori (con la caratteristica sezione di forma aerodinamica).
Possiamo quindi affermare che in occasione di vento impetuoso, la turbolenza maggiore si potrà prevedere sulle regioni montagnose.

LO STAU E IL FOHEN
Un fenomeno generato dell'incontro di una massa d'aria umida in movimento perpendicolare verso una catena montuosa va sotto il nome di Stau e Fohen.
Il Fohen è un particolare vento locale proveniente da Nord e caratteristico delle zone alpine caldo e secco che si riversa in basso lungo il versante Sud delle Alpi.
Le nubi Stau si formano a causa dell'ascensione forzata di una massa d'aria piuttosto umida quando incorntra una catena montuosa disposta perpendicolarmente al suo cammino.
Pertanto nelle zone alpine italiane, in presenza del fenomeno Fohen la tmperatura, a parità di quota, del versante N sarà più fredda che nel versante S.
Quindi lo stato del tempo in corrispondenza del versante N prevederà la formazioni di nubi ed eventuali precipitazioni.