I MOTI VERTICALI DELL'ARIA


I MOTI VERTICALI IN ARIA NON SATURA
Quando una molecola d'aria si solleva ed inizia un moto verticale senza che vi sia scambio di calore con l'aria circostante (detta aria ambiente) il processo si dice adiabatico.
Nell'atmosfera l'andamento della pressione è tale che l'aria contenuta in un palloncino che sale (indipendentemente dalla temperatura esterna) si espande raffreddandosi di 1°C ogni 100 metri di quota.
Questa diminuzione fissa di temperatura in funzione della quota, prende il nome di gradiente adiabatico secco.
Quest'ultimo non va confuso con il gradiente termico verticale che rappresenta il parametro che determina se l'aria è stabile o instabile cioè il calo di temperatura che si riscontra andando in quota all'interno di una massa d'aria in quiete.

I MOTI VERTICALI IN ARIA SATURA
Il gradiente adiabatico saturo rappresenta la variazione di temperatura cui va soggetta un massa d'aria satura in movimento verticale.
Differisce dal gradiente adiabatico secco per il fatto che in concomitanza con la condensazione si verifica la cessione di calore latente.
Possiamo affermare che:
- se una particella d'aria è carica d'umidità, nella sua eventuale salita ha influenza il suo punto di condensazione,
- se l'aria è moderatamente instabile, una particella d'aria umida che salendo raggiunge la condensazione diventerà ancora più instabile (B),
- se l'aria è instabile ed una particella d'aria umida riscaldata comincierà a salire, quando essa si condensa salirà ancora più velocemente (A),
- l'aria è stabile ed una particella riscaldata comicierà a salire.
Se detta particella arriva a condensarsi prima di aver raggiunto l'equilibrio di temperatura con l'aria esterna continuerà a salire (D).

CARATTERISTICHE DELL'ARIA STABILE E INSTABILE
Aria stabile
Visibilità Precipitazioni Nubi

scarsa continue strati
(visibilità discreta o scarsa con foschia)

Aria instabile
Visibilità Precipitazioni Nubi

buona rovesci cumuli
(aria turbolenta con forti correnti ascendenti e nubi cumuliformi)

La condizione principale che da origine alla circolazione convettiva in una situazione frontale è l'instabilità dell'aria (A).