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   di Giuliana Parigi

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               Strappi

[ L.Bartolini - senza titolo 1989 ]Ho guardato l'orologio: la notte sta scomparendo ed anche l'anno. Siamo già quasi a novembre. Ancora due fragili foglietti da strappare... Già strappare! Mauro è venuto a trovarmi oggi allo studio.
Si è fatto quasi trasparente. La faccia incavata ha un colorito di alabastro. Gli occhi neri, fondi, sembrano essersi dilatati ed hanno guizzi febbricitanti. Mi pareva che appoggiando il suo sguardo sulle cose, le potesse inghiottire e, come per magia, il posto dov'erano rimanesse vuoto.
Di che colore ha i capelli Mauro? Forse non ha i capelli. Santo cielo!
Era elegante, però.
Una camicia azzurra, un maglione a trama grossa, giallo con disegni irregolari; degli impeccabili pantaloni. Mocassini e cos'altro? Ah, si! Una borsa da viaggio di cuoio assolutamente splendida. Infatti era passato a salutarmi.
Mi ha rifatto l'elenco degli "strappi" che hanno punteggiato questo pezzo della sua vita. Fra questi strappi ci sono anch'io. Non lo dice apertamente, ma ad ogni piè sospinto getta lì una frasetta... colpevolizzante.
Come tutti non riesce a vedere le sue colpe.
Gli altri... rovina della sua vita.
E lui? Pensa di non averla rovinata a nessuno?
Se ne stava con il corpo immobile sulla poltrona; con lo sguardo vagava per la stanza e parlava, parlava.
Chissà poi se gli importava sapere se lo seguivo o no.
Del resto avrei benissimo potuto evitarmi di ascoltarlo; so a memoria tutto.
All'improvviso si è messo a ridere di gusto. Il suo corpo si è sciolto, ammorbidito, il suo sguardo, diretto su di me, era dentro piccole deliziose ragnatele.
- Hai la gonna strappata in modo buffo ed anche le calze! -
Cosa c'era mai da ridere?
Ma come è bello Mauro quando è allegro... proprio per questo, per allegria; ma poi, chissà come vanno queste cose.
Mi ha lasciato una bottiglia di buon vino. Ho riso io. Era l'unico della combriccola che non ci capiva niente.
Ma, a parte il vino, Mauro era un esteta, un amante del bello.
Per questo gli strappi possono ferirlo, ma non abbatterlo. Saprà sempre trovare e gustare il bello.
C'era rimasto nell'aria il profumo del suo borsone... Non gli ho chiesto dove andava.
Quando sono uscita mi sono comprata calze e gonna nuove.
Non sempre si possono riparare, gli strappi.