Il
termine Graal deriva dal latino Gradalis, con cui si designa una scutella
lata et aliquantulum prufunda: una tazza, un vaso, un calice, . .. simboli
del grembo fecondo della Grande Madre, la Terra, e, come l'inesauribile Cornucopia
dei Greci e dei Romani, portano vita e abbondanza. La coppa della vita dei
Celti è il "Calderone di Dagda" ..: Re Artù andò a recuperarne uno addirittura
negli Inferi. La tradizione cristiana annovera almeno due sacri contenitori:
il Calice dell'Eucarestia e - sorprendentemente - la Vergine Maria. .. Vas
spirituale, vas honorabile, vas insigne devotionis, ovvero "vaso spirituale,
vaso dell'onore, vaso unico di devozione": nel grembo (vaso) della Madonna,
infatti, la divinità era divenuta manifesta. [errore: in realtà è un modo
per dire che la Grande Madre è puro spirito, e il corpo di Maria non era che
il contenitore della Grazia.]
.Il Graal arturiano fu descritto per la prima volta da Chretien intorno
al 1190 in Perceval le Gallois ou le Compte du Graal; .. Solo nel successivo
Joseph d'Arimathie .. scritto da Robert de Boron intorno al 1202, il Graal
viene descritto come il calice dell Ultima Cena, in cui Giuseppe d'Arimatea
aveva raccolto il sangue di Gesù crocifisso. .. la coppa aveva già una storia
e un nome particolare prima di essere utilizzata da Gesù: "Io non oso raccontare,
né riferire, né potrei farlo (...) le cose dette e fatte dai Grandi Saggi.
Là sono scritte le ragioni segrete per cui il Graal è stato designato con
questo nome". .. Il Graal è associato (o "è" tout court) a un libro scritto
da Gesù Cristo alla cui lettura può accedere solo chi è in grazia di Dio .
Le verità di fede che esso contiene non potranno mai essere pronunciate da
lingua mortale senza che i quattro elementi ne vengano sconvolti. Se ciò,
infatti, dovesse accadere, i cieli diluvierebbero, l'aria tremerebbe, la terra
sprofonderebbe e l'acqua cambierebbe colore . Il libro-coppa possiede dunque
un temibile potere.
.. [Il Graal è] in relazione con una terra chiamata "Sarraz", impossibile
da situare storicamente o geograficamente (non è in Egitto, ma si vede da
lontano il Grande Nilo"; il suo Re combatte contro un Tolomeo, mentre la dinastia
tolomaica si estinse prima di Cristo), ma situata comunque in Medio Oriente.
Da essa, infatti - afferma l'autore - ebbero origine i Saraceni. Intorno al
1210, nel poema Parzival, il tedesco Wolfram Von Eschenbach conferì al Graal
ulteriori connotazioni. Non si tratta di una coppa, bensì di " una pietra
del genere più puro (...) chiamata lapis exillis. .. Il termine lapis exillis
è stato [erroneamente - cfr. sotto, ndR] interpretato come "Lapis ex coelis",
ovvero caduta dal cielo": e, difatti, Wolfram scrive che la pietra era uno
smeraldo caduto dalla fronte di Lucifero e portato a terra dagli angeli rimasti
neutrali durante la ribellione. La tradizione esoterica delle pietre sacre,
tramiti fisici tra l'uomo e Dio, è tipicamente orientale: la pietra nera conservata
nella Ka' ba è l'oggetto più sacro della religione islamica; i seguaci della
Qabbalah ebraica utilizzano il termine "Pietra dell'esilio" ["lapis exiliis",
appunto ndR] per designare lo Shekinah, ovvero la manifestazione di Dio nel
mondo materiale; ancora più a Oriente, l'Urna incastonata nella fronte di
Shiva della tradizione induista, simboleggia il "Terzo Occhio", organo metafisico
che permette la visione interiore.
..Durante la sua permanenza in Cornovaglia, Gesù aveva ricevuto in dono una
coppa rituale da un Druido "convertito al cristianesimo", e quell'oggetto
gli era particolarmente caro. Dopo la crocefissione, Giuseppe d'Arimatea aveva
voluto riportarla al donatore ulteriormente santificata dal sangue di Cristo;
il Druido in questione era Merlino, trait d'union tra la religione celtica
e quella Cristiana. .. Giuseppe affida la coppa a un guardiano soprannominato
"Ricco pescatore" o "Re Pescatore" perchè, come Gesù, ha sfamato un gran numero
di persone moltiplicando un solo pesce. .. Secoli dopo, nessuno sa più dove
si trovi il "Re Pescatore": il Graal è, di fatto, perduto. Sulla Britannia
si abbatte una maledizione chiamata dai Celti Wasteland ("La terra desolata"),
uno stato di carestia e devastazione sia fisica che spirituale. Il Wasteland
è stato scatenato dal "Colpo Doloroso", ovvero da un colpo vibrato da Balin
il Selvaggio con la Lancia di Longino (in altre versioni, da Re Varlans con
la Spada di Davide) nei genitali del "Re magagnato". .. Per annullare il Wasteland
- spiega Merlino ad Artù - è necessario ritrovare il Graal, simbolo della
purezza perduta. Un Cavaliere (Parsifal "il Puro Folle", o Galaad "il Cavaliere
vergine") occupa allora lo "Scranno periglioso", una sedia tenuta vuota alla
Tavola Rotonda, su cui può sedersi (pena l'annientamento) solo "il Cavaliere
più virtuoso del mondo", colui che è stato predestinato a trovare il Graal.
Ispirato da sogni e presagi, e superando una serie di prove "perigliose",
.. Parsifal rintraccia Corbenic, il Castello del Graal e giunge al cospetto
della Sacra Coppa. Non osa però porre le domande "Che cos è il Graal? Di chi
esso è servitore?", contravvenendo così al suggerimento evangelico "Bussate
e vi sarà aperto". Il Graal scompare di nuovo. Dopo che il Cavaliere ha trascorso
alcuni anni in meditazione, la ricerca riprende. .. Il Re Magagnato si riprende,
il Wasteland finisce; Re Artù muore a Camlann e Merlino sparisce nella sua
tomba di cristallo (o d'aria).
Il destino del Graal
Intorno al 540, dunque, stando alla "Materia di Bretagna" il Graal fu riportato
in Medio Oriente. Per secoli non se ne sentì più parlare, finché, verso la fine
del XII secolo, esso balzò (o tornò) improvvisamente alla ribalta. Come mai?
.. A partire dal 1095, molti Cavalieri cristiani si erano recati in Terra Santa,
ed erano entrati per forza di cose in contatto con le tradizioni mistiche ed
esoteriche del luogo: sicuramente qualcuna di esse parlava del Graal, un sacro
oggetto dagli straordinari poteri. Grazie ai Crociati, la leggenda raggiunse
l'Europa e vi si diffuse. C'è anche chi ritiene che il Graal sia stato rintracciato
dai Crociati e riportato nel Vecchio Continente. .. Quelli che seguono sono
i nascondigli più probabili:
* Il Graal si trova nel castello di Gisors. I Cavalieri Templari avevano stretto
rapporti con la Setta degli Assassini, un gruppo iniziatico ismailita che adorava
una misteriosa divinità chiamata Bafometto . Per alcuni il Bafometto altro non
era che il Graal; prima di essere sgominati, gli Assassini lo avevano affidato
ai Templari, che lo avevano portato in Francia verso la metà del XII secolo.
..
* Il Graal si trova a Castel del Monte. I Cavalieri Teutonici - fondati nel
1190 - erano in contatto sia con i mistici Sufi - una setta islamica che adorava
il Dio delle tre religioni, Ebraica, Islamica e Cristiana - sia con l' illuminato
Imperatore Federico II Hohenstaufen, a sua volta seguace di quella dottrina.
Tramite i Cavalieri Teutonici, i Sufi avrebbero affidato il Graal all'Imperatore,
affinché lo preservasse dalle distruzioni scatenate dalle Crociate. In tal caso,
il Graal si troverebbe a Castel del Monte, un palazzo a forma di coppa ottagonale
edificato apposta per custodirlo. ..
* Il Graal si trova a Takht-I-Sulaiman. ..il Castello del Graal descritto -
al solito - da Wolfram Von Eschenbach, è sorprendentemente simile a Takht-I-Sulaiman,
il principale centro del culto di Zoroastro. Qui, prima di venire dispersi e
allontanati, i seguaci di Zarathustra adoravano il simbolico "Fuoco Reale",
fonte della conoscenza. [cfr. Artù e il dio del fuoco] Takht-I-Sulaiman potrebbe
essere dunque la mitica Sarraz, da cui il Graal (il Fuoco Reale ?) giunse, a
cui ritornò, e dove forse si trova ancora.
* Il Graal si trova a Bari [cfr. facciata duomo di Modena etc.] Nel 1087, un
gruppo di mercanti portò a Bari dalla Turchia le spoglie di San Nicola, e in
loro onore venne edificata una basilica. In realtà la translazione del Santo
era solo la copertura di un ritrovamento ben più importante, quello del Graal.
I mercanti erano in realtà cavalieri in missione segreta per conto di Papa Gregorio
VII. Il Pontefice era al corrente del potere del Calice, ma non intendeva pubblicizzare
la sua ricerca, né l'eventuale ritrovamento, in quanto esso era un oggetto pagano,
o comunque il simbolo di una religione ancor più universale di quella cattolica..
la coppa (che, forse, era passata per le mani di San Nicola nel VI secolo, e
che gli avrebbe conferito la fama di dispensatore d'abbondanza [San Nicola =
Santa Klaus = Babbo Natale]).. . Il recupero delle spoglie giustificò la spedizione
in Turchia e l'edificazione di una basilica a Bari: ..sul portale della cattedrale
(edificata parecchi anni prima della divulgazione della "Materia di Bretagna")
si trova l'immagine di Re Artù e un'indicazione stilizzata del nascondiglio;
la tomba di San Nicola continua a emanare un liquido chiamato "manna" che, oltre
a essere altamente nutritivo, come il Graal guarisce da ogni male.
Ricapitolazione delle caratteristiche
del Graal
- Il Graal è un oggetto materiale e spirituale insieme. Non si conosce esattamente
la sua natura: forse è una pietra, forse è un libro, forse un contenitore; è
certo che permette di abbeverarsi (l'ultima cena), ma vi si può anche versare
qualcosa (il sangue di Cristo crocefisso). Può guarire le ferite, dona una vita
lunghissima, garantisce l'abbondanza, trasmette e garantisce la conoscenza,
ma è anche dotato di poteri terribili e devastanti.
- La tradizione sull'esistenza di un oggetto con questi poteri è antichissima
e diffusa in una vasta zona dell'Asia, del Nord Africa e dell'Europa; il Graal
è forse stato identificato con nomi diversi (la "Lampada di Aladino", il "Vello
d'Oro", l'"Arca dell'Alleanza", la coppa "Amonga" dei Sarmatiani del Caucaso).
In qualche modo ignoto Gesù ne è entrato in possesso.
- Le varie leggende a proposito del Graal (Tuatha De Danaan, Smeraldo di Lucifero,
Occhio di Shiva, eccetera) concordano nel conferirgli un origine ultraterrena.
.. Per gli antropologi è un corpus di dottrine elaborato attraverso i secoli
("vi ci si può abbeverare e vi ci si può versare"), forse supportato fisicamente
da un testo scritto. Per la tradizione cristiana, il Graal rappresenta l evangelizzazione
del mondo barbaro, operata dai missionari (Giuseppe d'Arimatea), stroncata dalle
persecuzioni e ripresa da un gruppo di uomini di buona volontà guidati da un
sacerdote (Merlino), o ancora, la cacciata dall'Eden (il Wasteland) e la successiva
redenzione grazie all'intervento di Gesù. .. per gli alchimisti rappresenta
la conoscenza, e la sua ricerca equivale a quella della Pietra Filosofale o
dell Elisir di lunga vita. Per Carl Gustav Jung è un archetipo dell inconscio;
per Jesse Weston è un simbolo sessuale e di fertilità; .. Per Adolf Hitler era
uno strumento magico con cui ottenere il potere assoluto; per gli autori di
romanzi di fantascienza e i fautori dell Ipotesi extraterrestre è un'apparecchiatura
proveniente dallo spazio, o qualcosa che ha a che vedere con i terribili poteri
della fusione nucleare. E, per i giornalisti Michael Baigent, Richard Leigh
e Henry Lincoln è ancora un altra cosa...
Linea di sangue
Una delle possibili etimologie di Graal comprende l'attributo "San": "San Graal"
sarebbe l'errata trascrizione di "Sang Real", ovvero "Sangue Reale". Il sangue
è, evidentemente, quello di Cristo contenuto nella coppa, ma per altri commentatori
il termine sangue designa una dinastia (per Dion Fortune, quella dei sacerdoti
di Atlantide). La stirpe .. è quella di Gesù. Salvatosi dalla crocefissione,
il Redentore avrebbe generato dei figli, da cui sarebbe nata la dinastia francese
dei Merovingi. .. lungi dall'essersi estinti nel 751, i Merovingi (e quindi
gli eredi diretti di Cristo) sono ancora tra noi, accuratamente protetti da
un'antica società iniziatica denominata Il "Priorato di Sion" .. i membri del
Priorato - di cui sono stati Gran Maestri, tra gli altri, .. Leonardo da Vinci,
.. Victor Hugo, Claude Debussy.. - costituiscono una "Sinarchia" o governo occulto
che, ormai da quasi un millennio, influisce sulle scelte (politiche o d'altro
genere) dei governi ufficiali.