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Una meteora di nome Ben Laritti

 
Morì sulle Pale di San Martino: il ricordo di un grande alpinista
LA BIOGRAFIA  - Arrampicare era una ragione di vita

TRENTO

E' il pomeriggio del 21 luglio 1983 quando una scossa sismica scuote le Dolomiti orientali, raggiungendo anche le Pale di San Martino. E proprio qui dalle pareti della Cima dei Byreloni il movimento sismico innesca una frana di pietre che travolge e fa precipitare un alpinista. Quell'alpinista con la divisa da istruttore della Guardia di Finanza si chiamava Benvenuto Laritti, "Ben" per gli amici, che tra gli alpinisti e gli abitanti di Predazzo dove viveva erano molti. Aveva 31 anni, la sua apparizione sul palcoscenico dell'alpinismo italiano e dolomitico fu breve, ma di quelle che lasciano il segno: una traccia ancora oggi presente e ricca di significato. E oggi la sua storia, la storia di questa "meteora" (Ben Laritti - Storia di una meteora - Edizioni Versante Sud) viene oggi ripercorsa dall' amico e compagno di cordata in tante ascensioni, Ruggero Meles, insegnante lecchese e storico dell'alpinismo. La storia alpinistica e umana di Benvenuto Laritti, prima di approdare e poi concludersi prematuramente all'ombra delle Dolomiti, si consumò per molti anni nella sua città di origine, Lecco, la città del famoso gruppo alpinistico dei "Ragni" e fu profondamente legata ai personaggi e alle vicende di questo gruppo che catalizzava l'alpinismo lecchese di punta. Un carattere esuberante, scanzonato, dissacrante come molti giovani del suo tempo che di lì a poco avrebbero scelto le strade e le piazze per esprimere la propria ribellione e insoddisfazione, Ben Laritti scelse le pareti delle Alpi e poi quelle del Mondo per esprimere la sua originale interpretazione della vita e dell'alpinismo. Sono gli anni '70 quelli delle prime grandi ascensioni, dei contatti con gli alpinisti lombardi e piemontesi che stanno cercando di far cambiare l'alpinismo e di grandi salite. Nel 1973 Ben approda a Predazzo alla Scuola Alpina della Guardia di Finanza come istruttore di alpinismo, e poco dopo iniziano per lui le spedizioni con i "Ragni" vecchi e giovani verso montagne lontane: prima il Baltoro, poi l'Antartide, la Patagonia, mondi verticali da cui è stato strapato troppo in fretta. Ruggero Meles in questol libro, che può essere considerato una "via di carta" per non perdere la memoria di Ben Laritti e che si aggiunge alle molte vie (sulla pietra) - bellisssime - che molti alpinisti gli hanno dedicato, testimonianze e ricordi di amici di infanzia, di alpinisti che lo hanno accompagnato nelle prime scalate, dei compagni di scalata fra Lecco e il Trentino, ma anche mamma Regina e Monica la moglie di Ben Laritti. Lo ha fatto pur essendo consapevole che era impossibile restituire la pienezza della figura attraverso tanti frammenti sparsi. Il risultato è un mosaico in cui la figura di Ben Laritti e la sua esplosiva vitalità riprendono pienamente forma, ripoposta con originale freschezza. (ma.be.)


RUGGERO MELES - Ben Laritti, storia di una meteora
176 pagine - Edizioni Versante Sud -2002 - Euro 14,50