Or non è
molto da parte vostra, che in una supplica è stato fatto presente alla
nostra Cesarea Maestà che tempo addietro i nobili Giovanni e Giacomo,
fratelli, de' Pepoli, e Giacomo vostro Padre, per il prezzo di Ventimila
Libbre Bolognese hanno comperato e quindi loro consegnato dai Nobili
Ubaldino nato dai Conti Alberti di Mangona, del fu Napoleone, dei citati
Conti, un Castello, che volgarmente è chiamato Castello di Castiglione
dei Gatti, luogo costruito ed edificato nel Territorio e Contea dei detti
Conti Alberti e suo territorio e « curia » e la pertinenze di detto
Castello con tutto ciò che si trova dentro e fuori di detto Castello, ed
anche con tutti i diritti e i poderi dei Coloni fedeli sudditi iscritti
residenti e affidati e gli stessi sudditi coloni, iscritti, residenti e
affidati e ogni giurisdizione appartenenti e attribuiti in qualunque modo
al detto Conte Ubaldino nel Castello, Terre e territorio di detto Castello
di Castiglione dei Gatti, con tre costruzioni e una Torre entro la
cinta del Castello, con case, casamenti, poderi e fortilizi, con
cinque case rustiche di paglia situate sul poggio del detto Castello,
fuori della Fortezza, e tutte le costruzioni fortilizie facenti parte del
Castello dentro e fuori, il tutto confinante (da un parte) proprio lungo
il torrente del Canale del Gatta, con il Canale del Castello e il limite
del territorio del detto Castello o altri che possano essere meglio
definiti.
Inoltre la metà delle Ville del nominato
Castello di Castiglione e del Territorio che il Venditore Conte Ugolino
possedeva in parti uguali con il Conte Alberto, suo fratello e figlio del
fu Conte Napoleone, con tutte le costruzioni, caseggiati, terre arative,
prati, aree boschive di castagneti, pascoli e vigne, spettanti e
appartenenti le dette Ville, in parti uguali, alla nominata metà; i
confini delle terre e Ville sono compresi fra la Contea della Città di
Bologna, il Comune di Vernio, il Comune di Baragazza, il Comune di
Pigliano e il Comune di Sparvo. |