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1369 - 1969  
SESTO CENTENARIO DEL FEUDO IMPERIALE



nel 1909......

Chi entra oggi in Castiglione dei Pepoli, ha l'impressione di  entrare in una cittadina.

Case nuove di Famiglie bolognesi e toscane, sparse lungo tutto il fianco del Monte Gatta: case belle, linde, dalle linee sobrie ed alpine.

Gli antichi nuclei di Cà dei Fogacci, il Castello, il Castellaccio, i Poggiali, le Crocicchie, Cà dei Trogacci sono ormai saldati assieme con una armonia piacevole che, tuttavia, denota i vari periodi di costruzione.

L'estro dei costruttori ha dato all'insieme uno sfondo solenne e ridente, se si eccettua la stonatura di qualche fabbricato troppo grande o da linee che non si addicono all'Appennino.

Coloro che salgono da Lagaro per la statale, in una notte serena, hanno d'improvviso le mille luci delle strade e delle case che intagliano nel sipario nero del Gatta una lunga cometa, la cui coda giunge fino alla Chiesa Vecchia e al Bacino Piccolo di S.Maria.

 



......ed oggi (1969).


Anche a Castiglione è arrivato il problema del parcheggio: bisogna fare tre volte il giro del Castello per trovare un posto in piazza; alla sera e nei giorni di festa, via G.Pepoli e via Toscana sono un corridoio di macchine.

Non è raro assistere, in occasione di matrimoni, a cortei di centinaia di macchine che strombazzano per tutta la lunghezza del paese.

Anche a Castiglione è arrivato il piccolo smog: gli alberghi, le scuole, la Chiesa, il municipio, le case private hanno interrato centinaia di serbatoi di nafta pesante e innalzato camini nuovi per il riscaldamento e per il primo inverno le donne non hanno potuto sciorinare i panni all'aperto per non ritirarli macchiati da fuliggine oleosa.

 


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