8

1369 - 1969  
SESTO CENTENARIO DEL FEUDO IMPERIALE

 


L'abetaia nei mesi invernali. 


La posizione del paese tra le due grandi strade romane della Futa e della Porrettana rimase sempre la naturale scorciatoia tra Bologna e Firenze per la via che saliva alla Badia di Sparvo, alle Crocicchie, a Rasora e, per il passo di Montepiano, a Vernio. Per la posizione strategica e per il diritto di asilo di cui godeva come feudo imperiale, fu anche naturale rifugio a perseguitati politici, disertori, e purtroppo briganti di ogni genere.

Castiglione non ha più nessuna vestigia dei secoli XIII-XIV se non i ruderi ormai interrati della "Citerna". Rimangono alcuni casolari tipici della montagna del 1600-1700 come i Poggiali, le Crocicchie, il Castellaccio, i Bagucci. Casolari dalla tipica pietra arenaria impastata con terra di castagno e poca calce, dai tetti a lastre pesanti , sostenute da travi poderose e ancora intatte.

Ma adattamenti mal riusciti han rovinato la splendida semplicità e architettura del tempo negli architravi e stipiti che dovrebbero essere salvate a tutti i costi.



"Il pozzo delle docce" (inizio secolo)

Per quattro secoli le donne di Castiglione si son date convegno al pozzo. Scomparirà per dare luogo ad una piazzetta. Ci auguriamo che sia trasportato e coperto più in basso. 


HOME

1  2  3  4  5  6  7  8  9  10  11  12  13  14  15  16  17  18

PROSEGUI

19  20  21  22  23  24  25  26  27  28  29  30  31  32  33  34