La
posizione del paese tra le due grandi strade romane della
Futa e della Porrettana rimase sempre la naturale
scorciatoia tra Bologna e Firenze per la via che saliva
alla Badia di Sparvo, alle Crocicchie, a Rasora e, per il
passo di Montepiano, a Vernio. Per la posizione strategica
e per il diritto di asilo di cui godeva come feudo
imperiale, fu anche naturale rifugio a perseguitati
politici, disertori, e purtroppo briganti di ogni genere.
Castiglione
non ha più nessuna vestigia dei secoli XIII-XIV se non i
ruderi ormai interrati della "Citerna".
Rimangono alcuni casolari tipici della montagna del
1600-1700 come i Poggiali, le Crocicchie, il Castellaccio,
i Bagucci. Casolari dalla tipica pietra arenaria impastata
con terra di castagno e poca calce, dai tetti a lastre
pesanti , sostenute da travi poderose e ancora intatte. Ma
adattamenti mal riusciti han rovinato la splendida
semplicità e architettura del tempo negli architravi e
stipiti che dovrebbero essere salvate a tutti i costi.
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