D'ora
innanzi a testimonianza della innata e più tangibile benevolenza verso di
te Benedetto, Mastino, Zerra e Giacomo del fu Giacomo dei Pepoli, sopra
ricordato, con speciale grazia a mezzo di questo nostro Imperiale indulto
nominiamo voi e ciascun vostro erede, successore vostro, Conti del
Castello di Castiglione dei Gatti, annoverandovi tra i familiari,
domestici e commensali della nostra corte, compartecipi degli stessi
nostri familiari.
Perciò con piena consapevolezza e nell'esercizio
della nostra autorità nominiamo, costituiamo, creiamo voi e ciascun
vostro erede e successore vostro Conti del Castello di Castiglione, di
Baragazza, Bruscoli, Muscarolo e degli altri territori e ville
soprannominate, volendo, stabilendo, ordinando che i Conti dei citati
Castelli e Ville, ora nostri familiari e Commensali, dobbiate e possiate
fregiarvi del titolo di Conti con tutti gli onori, dignità, diritti
giurisdizionali, privilegi, favori, vantaggi, imposte, tributi, utilità,
emolumenti che godono gli altri nostri familiari, domestici e conti, nel
modo sempre in uso di percepire i vantaggi di tali diritti, aggregandovi
nei termini del presente atto all'onorata compagnia dei nostri familiari.
E con tale documento diamo a voi, ai vostri eredi e successori
(discendenti) la suddetta investitura.
Concediamo inoltre a voi, ai vostri eredi e a
qualsiasi tra voi il potere, l'autorità e la facoltà di nominare i
pubblici notai e i giudici ordinari dappertutto nel territorio del Sacro
Romano Impero, tali che siano idonei e forniti della necessaria cultura
richiesta per il pieno esercizio dell'incarico notarile e giudiziario,
prestato precedentemente il giuramento di rito secondo la forma fissata
negli infrascritti Capitoli. |