23

1369 - 1969  
SESTO CENTENARIO DEL FEUDO IMPERIALE




Montepiano. 


Sparvo ebbe grande importanza: il suo nome era unito sempre a Castiglione e Baragazza.
Ancor oggi si nominano le terre di S. Pietro: podere della Chiesa parrocchiale. Con grande solennità si celebra il 29 Giugno la festa del Principe degli Apostoli.


 


La presenza della Badia di S. Maria di Monte Piano, apre uno spiraglio di luce su tutto il Medio Evo.

 

     Cede inoltre la metà della Villa Terra di Sparvo della Contea dei soprannominati Conti e tutti i diritti poderali e i fedeli coloni iscritti, residenti e dimoranti con ogni giurisdizione di vero e proprio dominio in qualsiasi modo spettante al Conte Ubaldino nella indicata Terra, Villa e Territorio, con tutte le case e Casamenti della terra o villa di Sparvo che confina con il Comune di Creda, il territorio di Castiglione del Gatto e il Comune di Trasserra e il fiume Setta, e il Comune di Monte Fredente, con ogni diritto e consuetudine di patronato che competeva ed era stato riconosciuto al Conte Ubaldino nella giurisdizione della Chiesa di S.Michele nella terra di Sparvo, e cede i possedimenti della Chiesa e nella Chiesa di S.Pietro nella Terra di Sparvo nonchè nella Chiesa di Santa Maria di Monte Piano con tutti i diritti e azioni reali e personali, misti, pretorii, anomali, ipotecari, taciti ed espressi riguardo, per e sopra detti Castelli, fortilizi, ville, case, terre coltivate e incolte, casamenti, vigne, prati e boschi, selve, macchie, roveti, cespugli, corsi d'acqua, paludi, bacini d'acqua, acque da molino, cave, fornaci, edifici, fortificazioni, vassalli, fedeli iscritti e dimoranti, coloni, feudi, patti: pedaggi, servizi, tributi, diritti di patronato e qualsiasi altra prestazione e onoranze e prerogative reali e personali dovute e che toccheranno di diritto, e per approvata e osservata consuetudine, compreso ogni diritto di vero e proprio dominio e potere di spada (vita), come è dimostrato per mano di Pietro di Ser Filippo fratello di Isnardo Notaio Bolognese i Nobili Napoleone, Ludovico, Guidinello, Bartolomeo e Bernardino fratelli, figli ed eredi universali del Conte Alberto, fratello germano del sunnominiato Conte Ubaldino venditore, spontaneamente consapevolmente ratificarono, approvarono e omologarono la vendita e alienazione fatta dal Signor Conte Ubaldino, loro zio paterno, ai citati Giacomo e Giovanni dei Pepoli; Giovanni dei Pepoli poi vendette la sua parte a Giacono, suo fratello, per il prezzo di Mille Libbre Bolognesi, come risulta da Documento ufficiale (pubblico) di Francesco Lambertini da Castelfranco, notaio Bolognese.


L'origine della Badia di S.Maria a Montepiano rimonta verso il 1000; giacchè è fama che un Beato Pietro Eremita morto nel 1010 avesse scelto questo luogo per condurvi vita ritirata dal mondo. In seguito sembra che altri, allettati da quella vita solitaria e tutta assorta nella contemplazione, gli si dessero a discepoli, e così la sua umile cella fu per opera dei conti di Vernio convertita in un cenobio assai vasto, se devesi arguire da ciò che presentemente ne rimane.

(da Ranieri Agostino - Guida di Montepiano )


HOME

1  2  3  4  5  6  7  8  9  10  11  12  13  14  15  16  17  18

PROSEGUI

19  20  21  22  23  24  25  26  27  28  29  30  31  32  33  34