Anche
il benessere è arrivato all'improvviso: negozi tutti
rinnovati ed ampliati, dalle vetrine dai contorni d'alluminio anodizzato, illuminate al neon fino a tarda
notte.
Si
sono moltiplicate le rivendite, i bar, negozi di tessuti e d'ogni genere.
Nel
paese dove un tempo si vendevano carbone di legna e
castagne, oggi non si trova più una castagna secca, un
chilogrammo di farina dolce per fare il castagnaccio.
Gli
antichi mulini del Brasimone sono ormai interrati, i
seccatoi che furono il centro di tutti i movimenti
politici di sei secoli, raduno notturno accanto ai grandi
"ciocchi" dei vecchi e degli uomini nelle sere
invernali, sono tutti in disfacimento.
Una
gioventù, bella e spensierata, rallegra l'unica via
obbligata da cima a fondo del paese. Gioventù maschile e
femminile, studentesca e operaia, emiliana e toscana dà
sfoggio di moda gaia e moderna.
Gioventù
che dà lavoro ai barbieri e alle parrucchiere, che passa
masticando tutto il giorno coi libri sotto il braccio e
indosso qualche chilogrammo di collane, ciondoli e
medaglie e ride a crepapelle a vedere la fotografia della
nonna con la gonna fino alle caviglie.
Gioventù
che si accalca ai Juke Box dei bar per canticchiare
l'ultimo motivo uscito a S. Remo, tuttavia con un gran
senso sociale e spirito di iniziativa, e tanta bontà.
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