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IL CICLONE
BERLUSCONI
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" Ciclone Silvio: Berlusconi arringa tra gli applausi
gli industriali". Era il manifesto di un trionfo quello
che campeggiava, domenica mattina, sulla prima pagina
del Resto del Carlino. Per trovare un microscopico cenno
ai fischi, e al clima di furibonda faida scatenata dal
nostro, bisognava frugare con la
lente di ingrandimento tra l pieghe della cronaca
interna. Avevo scelto il Carlino, nel giorno dello
sciopero dei quotidiani e dunque, perchč di consueto,
del monopolio dell'informazione di destra, perchč quel
giornale ha, da sempre, un suo bonario conformismo
conservatore, di solito innocuo, mal che vada
soporifero. Ma ho dovuto prendere atto che la
militarizzazione delle edicole e delle televisioni
riesce a trasformare perfino il bleso Carlino in un
atletico sparaballe. Per colpa di quell'ormai annoso
harakiri che č diventato lo sciopero dei giornalisti
(che cancella tutte le opinioni, tranne quelle, come si
diceva una volta, padronali), la performance di
Berlusconi a Vicenza č passata dalle edicole sotto forma
di gagliarda incursione di un leader vittorioso. Chissā
se i lettori del Carlino si chiederanno, oggi, come mai
un cosė radioso trionfo ha provocato un putiferio
politico, la reazione indignata dei vertici di
Confindustria e le accuse (umilianti) al Belusca di
essersi portato la claque. E chissā se il mio sindacato,
nel frattempo, vuole farsi qualche domanda seria su uno
sciopero che, sistematicamente, regala ai giornali di
destra, per un giorno, un intero paese.
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(21 -03- 2006 Repubblica).
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