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L'AMACA
di Michela Serra
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 il più grande bugiardo della storia d'Italia - come lo chiamava Montanelli - sposta il confronto politico sul terreno giudiziario che con ritrovato entusiasmo diventa collaborativo coi magistrati in merito alla inchiesta Unipol, dopo che con 5 leggi ad personam si è sottratto dai tribunali italiani.

BERLUSCONI GANGSTER POLITICO

Bisogna essere realisti: Berlusconi che va disciplinatamente a deporre di fronte ad un giudice, sia pure con il proposito di sputtanare i suoi avversari politici, è una novità così rilevante che va salutata con entusiasmo da tutti i sinceri democratici. Rifletta, piuttosto, la magistratura italiana, sul grave errore di strategia fin qui commesso nei confronti del premier: è stato sbagliatissimo volerlo convocare, per anni, in qualità di imputato. Bastava un minimo di psicologia, o oserei dire di buona educazione, per capire che bisognava convocarlo come teste d’accusa, o come testimone, o giudice a latere, giornalista, fotoreporter, insomma in qualsivoglia veste che gli potesse evitare la spiacevole sensazione di non essere benvoluto.

Come non averci pensato prima? Volete Berlusconi in tribunale, signori giudici? Volete levarvi lo sfizio di alleggerire la grigia trafila dei vostri processi con un ospite così prezioso, per giunta amabile conversatore? Istruite, dunque, una raffica di processi contro terzi che NON siano Berlusconi o persone a lui care, e lo vedrete accorrere entusiasta. Adora testimoniare, e anche quando non fosse possibile, si accontenterà di sedere tra il pubblico, nei primi banchi, e ad ogni domanda della corte alzare festoso la mano e dire, con il più smagliante dei suoi sorrisi: questa la so!

 

Del venerdì 13 gennaio 2006