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di Michela Serra
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Il premier, dopo aver dichiarato che sta lavorando ad un dossier sulla opposizione, forse con l'ausilio dei "servizi", a Firenze  spara a zero sul leader dell'Unione: "LEGGI AD PERSONAM  HANNO SALVATO PRODI DAL CARCERE" .

BERLUSCONI SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

Nell'analisi di questo scorcio d'epoca italiano non va trascurato un sottile elemento di pazzia. Andare dai giudici per depositare dichiarazioni "giuridicamente non rilevanti" equivale ad andare da un concessionario d'auto per chiedere due etti di prosciutto, o andare a Pantelleria per farsi una bella sciata. E perfino la comprensibile indignazione dei dirigenti diessini, di fronte all'evidente scollamento logico del comportamento di Berlusconi, appare incongrua, spiazzata, come quando, nelle barzellette, il matto trascina l'interlocutore sul suo terreno. Difatti, il solo dovergli rispondere: ma guardi che a Pantelleria non si scia, si fanno i bagni di mare, ci fa sentire ridicoli e obbligati a una conversazione ridicola.

Il vero problema degli stati di alterazione del premier, da anni in grado di dire e di fare qualunque cosa, č che riduce al rango di spalla comica chiunque lo circondi: cioč noi tutti. Dovendo riassumere la sensazione dominante di questi ultimi anni della nostra vita, possiamo dire questo: che avremmo sempre voluto parlare d'altro, ma non ci siamo quasi mai riusciti. In un certo senso, siamo stati e siamo tuttora spettatori obbligati di una lunga, lunghissima terapia. Senza nemmeno la soddisfazione di vedere migliorare il PAZIENTE.

 

Del venerdě 22 gennaio 2006