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 Sappiamo che molte abitudini alimentari sono in realtà una forma di applicazione di principi di medicina naturale consolidate nel tempo e nelle tradizioni.

Quasi tutti gli aromi in uso nella cucina hanno spiccate virtù terapeutiche. Tra questi, l’origano ha una forte capacità battericida.

Secondo una interessante tabella che appare nel libro del Dott. Jean Valnet  “Cura delle malattie con le essenze delle piante” (Giunti-Barbera, Firenze 1988) il timo e l’origano in essenza hanno la maggiore capacità sterilizzante su alimenti inquinati e sono cinque volte più efficaci del fenolo, considerato per tanto tempo l’antisettico principe.

 

L’aerosol di oli essenziali in casa purifica l’ambiente, ma è pure gradevole qualche mazzetto di timo, origano, lavanda, foglie di limone e di eucalipto lasciato semplicemente a profumare l’aria.

 

Perle:

 

…Ho pensato al pizzico di origano (o maggiorana) con cui si cosparge la pizza… Il miglior modo di sdrammatizzare una passione sfortunata non è forse quello di sostituirle la gioia di vivere, come quella che si trova nei piccoli ristoranti italiani? Potrei dire “mangiate la pizza” a tutti coloro che soffrono di tic o spasmi nervosi, o magari: prendete una tisana di maggiorana la sera, prima di coricarvi… La maggiorana è un forte calmante e a questo fine la raccomando in tutte le sue forme, nei piatti, come tisana, nei gargarismi, nelle inalazioni, nei bagni e nei cataplasmi. I reumatici pongano compresse di quest’infuso sulle parti dolenti, le persone colpite dalla coriza, con una salvietta sulla testa per non disperdere il vapore, mettano il naso sopra la casseruola piena di infuso bollente a mo’ di suffumigio, prima di berlo… (Maurice Mességué – Ha ragione la Natura – Oscar Manuali Mondadori 1989)

 

Se intendete raccogliere l’origano per conservarlo durante l’inverno, sia per uso culinario, sia per sfruttarne le capacità medicamentose, è consigliabile raccoglierne le sommità fiorite subito prima della fioritura, quando i minuscoli e aromatici bocciolini contengono il meglio dei loro principi attivi. Per la conservazione è preferibile, se ne avete l’occasione, cogliere dell’origano selvatico, in particolare quello che cresce spontaneo sui poggi asciutti e soleggiati: è senz’altro più aromatico e più ricco di essenze. Una volta asportati i rametti apicali, fatene dei mazzetti e appendeteli capovolti in luogo ombroso e areato. L’origano, unica tra tutte le erbe aromatiche, possiede una singolare virtù: durante l’essiccazione il suo profumo anziché diminuire si rafforza, si esalta, si concentra.. Vi preparerete così per l’inverno la possibilità di godere del tonico tè di origano e di esaltare il profumo delle vostre minestre e delle vostre salse, rendendole maggiormente digeribili. (Sapevate che: Le Erbe aromatiche… - Oscar Manuali Mondadori 1987)

 

.La ricetta :

 

I benefici effetti dell’origano si rivolgono in particolare all’apparato digerente e a quello respiratorio. L’infuso è in questi casi utile, eccone la ricetta: sbriciolare due grammi di sommità fiorite di origano in una tazza, versare 200 gr di acqua bollente e lasciare riposare per qualche minuto. Filtrare. L’infuso, eventualmente dolcificato con un po’ di miele, va bevuto tiepido. Combatte i crampi intestinali, il mal di stomaco, la digestione difficile e i catarri bronchiali. Serve anche nelle fermentazioni intestinali.
(Le erbe medicinali, Piccola Enciclopedia – Edizioni PIEMME 1990).
  

 

 

 

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