Il Coordinamento nazionale
piccoli Comuni italiani e il Comune di Deliceto(Fg), organizzano
per giovedi 13 luglio 2006 alle ore 18.00 nella sala consiliare
del piccolo Comune dei Monti Dauni, un Seminario istituzionale
sul tema: “Regolamento eolico in
Puglia: la sfida delle comunità locali”.
L’iniziativa seminariale ha lo
scopo di riflettere sulle numerose opportunità che il
regolamento regionale mette in campo per renderle armoniche con
il territorio e soprattutto partecipate dalle comunità locali.
Ai saluti del Sindaco di Deliceto Benito Nigro, seguiranno i
contributi di Rodolfo Pasinetti (Ambiente Italia) e Gian Maria
Gasperi (A.FO.RI.S.). Le conclusioni dei lavori seminariali
coordinati dal Portavoce dei Piccoli Comuni Virgilio Caivano,
sono affidate all’Assessore Regionale pugliese all’Ecologia
Michele Losappio.
“Il regolamento della Regione
Puglia sull’eolico rappresenta un riferimento normativo
nazionale che pone le nostre comunità locali nella condizione di
accettare e vincere la grande sfida dello stare insieme.
L’ottimo lavoro del Gruppo di Coordinamento ed in particolare
dell’Assessore all’Ecologia della Regione Puglia Michele
Losappio, rappresenta un punto d’orgoglio per le piccole
comunità che possono trovare proprio nelle fonti energetiche
alternative gli stimoli e le risorse per un futuro possibile.
Con l’incontro di giovedì a Deliceto si apre una nuova pagina
per le nostre comunità locali, di vero protagonismo
istituzionale e sociale” – dichiara il Portavoce del
Coordinamento nazionale dei piccoli Comuni Virgilio Caivano.
Rocchetta
Sant’Antonio,10 luglio 2006
segue la
lettera di Tersite
OGGETTO:
Comunicazione urgente, in vista del "seminario
delicetese".
Esprimendo il benvenuto a tutte le autorità e ai
partecipanti, chiedo all'amico Caivano Virgilio, di dare lettura
di queste mie poche ma dense righe, per introdurre nella
discussione, un supplemento di riflessione.
LA SFIDA: SE EOLICO DEV'ESSERE,
CHE SIA PUBBLICO
GENTILE AMICO Virgilio,
l'iniziativa condotta in merito alle politiche energetiche
alternative e nella fattispecie l'eolico, come possibile
riscatto socio economico delle piccole comunità della dorsale
appenninica meridionale, mi sembra miope se non addirittura
pedissequa di un modo tardoculturale capace solo di accettare,
in virtù dell'illusorio miglioramento economico, le scelte che
le multinazionali dell'energia alternativa impongono dall'alto
della loro potenza economica, barattando il patrimonio
ambientale e paesaggistico delle piccole comunità con la forza
dei soldi.
Se eolico dev'essere, allora
prendiamoci, con coraggio, la responsabilità di fare scelte
nette e chiare. Se eolico dev'essere scegliamo EOLICO PUBBLICO.
Cioè, creiamo parchi eolici su
demanio, o espropriamo i terreni su cui andranno ad istallarsi
le centrali eoliche. Questa soluzione permetterebbe di ovviare a
possibili commistioni tra parte pubblica e parte privata nell'allocamento
delle centrali, facendo venir meno anche i sospetti di possibili
atteggiamenti confliggenti di natura corruttiva. Onorando,
così, la trasparenza.
Se eolico dev'essere, allora,
nella stipula del contratto occorre pervenire ad una maggiore
convenienza per la parte pubblica e per le comunità.
Il 95% del ricavato dalla vendita
della produzione energetica deve andare agli enti locali; che a
loro volta debbono sottoscrivere, nel contratto, semplici
clausole che impegnano le amministrazioni a non "distrarre"
queste risorse, ma di impegnarle, declamandone le destinazioni,
solo per fini atti al miglioramento delle condizioni sociali,
culturali ed economiche delle comunità coinvolte.
Penso ad ospedali di prossimità,
centri di riabilitazione, centri fisioterapeutici,
poliambulatorii specialistici, luoghi di formazione artigianale,
luoghi per la crescita cultuale ed artistica dei giovani e tanto
altro ancora...
Solo così noi garantiremmo il
giusto ricompenso alle comunità, fatte di anziani, giovani,
disoccupati e donne. Altrimenti crocifiggeremmo inutilmente e
vanesiamente le nostre amene colline, a vantaggio dei soliti
noti: gli amministratori e le multinazionali.
Gli amministrati rimarranno, come
sempre, diseredati.
CON AMICIZIA
Vito Feninno, responsabile editoriale del sito politico
culturale de "la repubblica di tersite"