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Al Segretario Nazionale del P.R.C. Giordano
Roma
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Al Segretario Regionale del P.R.C.
Fratoianni Bari
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Al Segretario Provinciale del P.R.C.
Cannerozzi Foggia
EDITORIALE
di Vito Feninno
LA STORIA E IL
TERRITORIO DELL’OSSO
Il
30 settembre 2006 a Rocchetta S.Antonio, ridente paese del subappennino
Dauno Meridionale dove mancano le strade e
arrivarci è un’impresa, dove le bugie ripetute diventano verità, dove la
democrazia e la legalità
sono mortificati, verranno, il Presidente della Camera dei Deputati
Fausto Bertinotti ed il Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola,
in visita istituzionale…
E’ UN
APPUNTAMENTO CON LA STORIA
E
agli ospiti vogliamo ricordare la loro appartenenza e i cronici problemi
della nostra piccola comunità.
Quale
migliore occasione per consegnare loro una memoria descrittiva in merito all’agire politico amministrativo del locale governo di sinistra? Come
la distratta gestione delle risorse economiche nella ricostruzione post
terremoto canalizzata meramente solo sul versante edilizio che ha
compromesso irreversibilmente un possibile processo di sviluppo! Come le
baratterie tecnico-politiche di certi uomini amministratori di sinistra
del nostro territorio che in seno all’assise della Comunità Montana di
Bovino, in pieno conflitto con il mandato elettorale, si “indennizzano”
alle lusinghe
della destra “maggioritaria” del sen. Morra! Come l’ultimo assalto alla
diligenza dei parchi eolici, che hanno distrutto la bellezza dei luoghi,
per l’interesse esclusivo di lobby appositamente costituite, di sindaci
firmatari di convenzioni strane, rasentando il clientelismo o il cinico
opportunismo! ... Le decisioni assunte sull’eolico dalla Giunta
Regionale Pugliese pensiamo non piacciono a nessuno, se non a
pochi; tanto meno le illusorie leggi speciali credule di frenare la
morte dei comuni minori, indipendentemente dalla loro allegra
fatalistica e
feudal-reazionaria
gestione.
Ma
c’è di più. La Puglia e le aree interne hanno una funzione
determinante: ci sono
tutte le condizioni perché, dalle prossime scelte che il Governo farà, a
cominciare dalla Finanziaria, si abbia un chiaro quadro di priorità per
un serio sviluppo.
Ma in
occasione dell’inaugurazione della fiera di Bari, evidentemente, qualche
parola in più andava spesa sulle questioni del lavoro. Non siamo affatto
convinti che sia possibile separare oggi anche nel Mezzogiorno e nelle aree
interne, un ragionamento sulla maggiore qualità e
stabilità del lavoro, che chiuda con
la precarietà, che chiuda con fenomeni aberranti come il lavoro nero, che
chiuda con l’utilizzo e lo sfruttamento di manodopera straniera
come abbiamo visto qualche giorno fa a Foggia ed in provincia, che
chiuda con la gestione dei comuni come fossero proprietà private
per l’assenza assoluta di controlli e dai processi di sviluppo di questa
Regione.
Noi
crediamo che la cultura inversa a quella della precarietà, cioè la
cultura della stabilizzazione e della qualità del lavoro è il solo
presupposto strategico fondamentale imprescindibile, per dare sicurezza
alle popolazioni e futuro al nostro territorio. Per questo chiediamo
che il governo debba mettere in campo rapidamente, come previsto nel
programma, interventi che consentano una maggiore stabilità sul lavoro:
non siamo soddisfatti delle promesse fatte che dimenticano la sanità e
servizi sociali, elementi di civiltà e di sviluppo per un intero ed
indivisibile Paese. Il gap esistente in questi settori fa la differenza
fra la Puglia e il nord d’Italia.
Ci
vogliono investimenti non tagli
Di
questo non c’è stata traccia nel discorso di Prodi, a Bari.
Il presidente del
Consiglio dovrebbe sapere che compete al governo riequilibrare il Fondo
Sanitario Nazionale, eliminando la quota che avvantaggia le regioni del
nord; e che tocca sempre al governo centrale rimpinguare il Fondo
Sociale, per rispondere alle tante situazioni di malessere sociale ed
economico tipico dello storico TERRITORIO DELL’OSSO, quale il
Subappennino Dauno Meridionale.
Le promesse di Prodi
sulle misure a favore dello sviluppo del mezzogiorno, ci appaiamo
alquanto vane e tutte da verificare. Già nella prossima finanziaria
avremo riscontro della reale volontà di contrattare con l’Unione Europea
la fiscalità di vantaggio per le regioni meridionali, a cominciare dal
cuneo fiscale a favore del lavoro che, se non conterrà differenze tra
nord e sud, finirà con il favorire solo le aree settentrionali, come è
sempre accaduto. E favorirà le imprese, giacché come si desume dalla
cronaca politica due terzi del taglio del cuneo fiscale andrà alle
imprese e solo un misero terzo andrà ai lavoratori, cioè la solita
ciotola di riso.
La finanziaria chiarirà
quali e quante sono le risorse da destinare agli investimenti in
infrastrutture e trasporti, di cui Prodi ha parlato a Bari.
Misureremo la volontà di
Prodi e del suo governo di condurre fino in fondo la lotta all’evasione
fiscale, necessaria al recupero delle risorse indispensabili per la
realizzazione dello slogan tanto caro ai Riformisti: coniugare il
risanamento dei conti pubblici e lo sviluppo…speriamo che non sia la
solita
“Macelleria Sociale !!!
Attendiamo
la PRAXIS annunciataci dal Presidente NICHI VENDOLA,
In attesa della
sua politica “eversiva”
il
popolo della sinistra antagonista continua a “scavare” nella certezza
che la storia dell’UOMO e di queste martoriate terre incroci l’alba del
nuovo giorno.
(per il Partito della
Rifondazione Comunista
Rocchetta S.A. FG)
Con amicizia Vito Feninno
Rocchetta S. Antonio,
29 settembre 2006
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