Il fiume scorreva nero e schiumoso, pieno di
residui industriali e gelido per linverno inoltrato, biancastro sotto la freddissima
luna piena : era lOlona, un lombardo di antichissima tradizione e sempre
orgoglioso per le tante occasioni di lavoro che da tempi immemorabili aveva offerto alle
popolazioni rivierasche.
Ormai ridotto a ben poca cosa: morto alla
vita ma non consumato delle antichissime abilità produttive.
Un cielo freddissimo e limpido, illuminato
dalle tante stelle, lo osservava scorrere tra la brina ghiacciata dei cespugli che
luccicavano sulle sponde : un lume di stella si muoveva rapidamente, a vista
docchio umano, disegnando un grande cerchio sullorizzonte. Sembrava lunica cosa viva in quella notte dallaria
fredda e ghiacciata.
Cera qualcosa daltro, di
ancora vivo, nellapparente nulla : un uomo annaspava, dentro quel liquido
gorgogliante del fiume, disperato e implorante con la gola rinsecchita dal terrore. |
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Immerso nel silenzio della
notte stava semplicemente annegando.
Non cera alcuno che lo potesse
sentire o vedere,
tranne quella stella luminosa che si muoveva più in fretta di
tutte le altre
lassù nel lontanissimo spazio siderale.
Luomo non riusciva ad aggrapparsi
ad alcun arbusto lungo largine: il fiume era stato da poco tempo incanalato e
rialzato nelle rive con fortissimo cemento armato, vanto e merito degli ultimi lavori
idraulici dellingegnere dei fiumi e del magistrato delle acque.
Un cemento così forte da resistere alle
piene ma così liscio da non lasciare a nessuna pianta con rami la possibilità di
crescere fra i suoi interstizi: così quelluomo moriva, senza un urlo vero nel
silenzio della notte.
Lacqua putrida se lo stava
ingoiando e se lo trascinava, se lo rotolava, quasi divertendosi, di masso in masso verso
valle.
A casa lo aspettava una moglie e forse
dei figli.
Lassù in alto, in altissimo, tre
astronauti russi vivevano unaltra disperata avventura, proprio dentro quel puntino
luminoso che rapido si muoveva come unastronave, quale di fatto era : mancavano
di ossigeno e rischiavano grosso.
Avevano grossi problemi anche loro ma,
almeno, non erano soli, cera qualcuno che li stava ad ascoltare dalla loro base a
terra, là oltre gli Urali e nel pieno del deserto asiatico.
Eppure nei confronti delluomo
dellOlona quella stella, piena di vita, più luminosa e più veloce delle altre, si
comportava come tutto il resto del cielo stellato : totalmente indifferente al suo
dramma.
Quasi unora più tardi la moglie,
Laura Re DePaolini, bussò alla porta dei vicini :
"Mio marito è caduto
nellOlona, non lo trovo più e sono ore che lo cerco
fate
qualcosa ?", chiedeva, quasi in tono di scusa, perché non voleva disturbare.
Nessuno poté fare niente.
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