Per molti anni nessuno domandò più
su che fine avesse fatto quel maledetto mago, quasi ad esorcizzare il male e che mai
risorgesse dalle sue ceneri che tutti speravano disperse al vento per sempre. Maria tenne il suo segreto e tutta la zona ci guadagnò, perché
rientrarono in circolazione le pietre preziose e gli ori della coperta.
Cominciarono un po per volta a comparire qui e là i denari
sotto forma di investimenti, lindustrializzazione della zona ci guadagnò e ci fu
lavoro per tutti; anzi dovettero venire da fuori per riempire i posti di lavoro che
rimanevano vacanti: iniziò un periodo di benessere per tutti.
Anche Marculin divenne improvvisamente ricco; il sindaco disse per
unimprovvisa eredità e non tutti gli credettero.
Diventato maggiorenne riacquistò il mulino del nonno Nebuloni ma
solo per sua personale soddisfazione: in realtà sfondò alla grande sul mercato delle
calzature che lo resero famoso in tutto il mondo.
Aveva sposato la figlia del sindaco, dopo averla conosciuta in
quella casa che gli fu offerta come rifugio dopo la sua indimenticabile corsa a
perdifiato.
Da loro due nacque una stirpe di imprenditori lombardi, capace di
far danéé ma non sempre molto attenta al sapere, alla cultura e alla
scienza.
Tutti hanno, però la loro pecora nera.
Un loro discendente divenne un grande studioso di astronautica:
dovette emigrare in Svizzera per ottenere il giusto riconoscimento.
E sempre triste vedere come, in terra dItalia, non
sempre venga rispettato il merito se non è accompagnato da appoggi e raccomandazioni, per
questo molti dei migliori devono scapparsene !
Un suo brevetto, frutto di una sua invenzione, fu allorigine
del successo di una industria aeronautica, costruita proprio vicino allOlona, lungo
lantica strada del Sempione.
Proprio da quellindustria uscì il marchingegno elettronico
che servì a riportare quegli astronauti russi, dei quali abbiamo trattato nelle prime
pagine di questa saga, sani e salvi in terra.
Era accaduto che un loro funzionario, addetto ad una base spaziale
siberiana, aveva sposato una Redionigi della zona: in un viaggio per trovare i parenti era
stato invitato in questa fabbrichetta e aveva comprato il progetto di una di quelle
macchinette risultate poi fondamentali nel salvare la vita a quegli astronauti rimasti
senza ossigeno, lassù in alto sul cielo della Lombardia.
Lindustriosità del popolo dellOlona non era riuscita
a salvare la vita a quel povero Redionigi la cui morte per annegamento ha introdotto
queste serie di leggende: non lo poteva fare, perché contro la forza della natura ben
poco si può fare, quando si scatena con tutta la sua forza e gli uomini, con la loro
stupidità, fanno di tutto per assecondarne la furia distruttrice.
Tuttavia era riuscita a salvare la vita di quegli astronauti
russi, così lontani ma così vicini nella grande economia che tutti ci connette,perché
quando non ci mette la coda il diavolo lingegnosità degli uomini, se ben diretta,
può vincere qualsiasi ostacolo.
- Raccolte, ordinate reiscritte e reinterpretate
da Lucio Boncompagni nel febbraio del 2000.
-
- L'apparato iconografico è stato ripreso da:
- -"L'età medioevale e moderna" di Scipione
Guarracino e da "L'età delle rivoluzioni e l' Ottocento" di Guarracino, Ortoleva
e Revelli, Edizione Scolastiche Bruno Mondadori. Stampato Mazzo di Rho (MI).
- -"La fdabbrica ritrovata-Archeologia industriale
nella valle Olona" Università popolare di Varese, 1989.
- -"Il paesaggio italiano-Touring Club
Italiano" Milano 2000.
|