Un sistema di preannuncio degli eventi di piena è costruito su un modello idrologico
e un insieme di procedure di calcolo mediante le quali è possibile prevedere i valori della
portata idrica e i relativi livelli ad una particolare sezione di controllo, in tempo reale
e con un accettabile margine di sicurezza, sulla base della conoscenza dei valori assunti
nel passato da alcune grandezze rilevate in continuo attraverso una opportuna rete di
rilevamento e monitoraggio (per esempio registrazione di precipitazioni, di livelli idrici
in sezioni a monte, di contenuti di umidità nei terreni).
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Il lead time, l'intervallo di tempo
intercorrente fra quando viene elaborata la previsione e l'istante cui la stessa si
riferisce, deve essere sufficientemente ampio da permettere la messa in opera di adeguate
misure di controllo (sovralzo temporaneo degli argini, manovre di regolazione dei livelli
idrici nei serbatoi di laminazione, allarme alla popolazione, evacuazione delle persone
soggette a rischio elevato).
I fattori che determinano il valore del lead time sono le seguenti variabili:
· densità abitativa,
· utilizzo del suolo,
· disponibilità provvedimenti di controllo,
· accettabilità dei livelli di affidabilità.
La costruzione di un sistema di preannuncio si basa su modelli di trasformazione
afflussi/deflussi mediante i quali si cerca di sfruttare ai fini della protezione idraulica
di un territorio il naturale ritardo intercorrente tra il momento in cui si verificano le
precipitazioni e quello delle piene che tali precipitazioni producono.
Dal rilevamento dei dati pluviometrici raccolti in tempo reale attraverso una rete di
telemisure si ricostruisce mediante l'utilizzo di modelli fisici l'andamento dell'idrogramma
di piena nella sezione considerata fino all'istante in cui vengono formulate le previsioni e
si estrapola l'andamento dell'idrogramma fino all'istante corrispondente all'orizzonte di
preannuncio.
Un sistema di preannuncio degli eventi di piena è costruito su un modello idrologico
e un insieme di procedure di calcolo mediante le quali è possibile prevedere i valori della
portata idrica e i relativi livelli ad una particolare sezione di controllo, in tempo reale
e con un accettabile margine di sicurezza, sulla base della conoscenza dei valori assunti
nel passato da alcune grandezze rilevate in continuo attraverso una opportuna rete di
rilevamento e monitoraggio (per esempio registrazione di precipitazioni, di livelli idrici
in sezioni a monte, di contenuti di umidità nei terreni).
La possibilità di modelli autoadattanti permette il continuo miglioramento
dell'affidabilità del modello, anche su bacini minori come quello dell'Olona e alla luce
delle variazioni climatiche osservate negli ultimi anni.
Il problema fondamentale dei modelli è la ridotta affidabilità dei modelli di previsione
delle precipitazioni meteorologiche. L'introduzione di nuove tecnologie per la previsione
meteorologica in tempo reale ridurrà sensibilmente anche i margini di inaffidabilità delle
previsioni idrologiche.
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Progetto Arno del CNR -
GNDCI,
Applicazione in Valtellina |
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