Ci mise molto tempo per ritornare
calmo, ma era giovane ed i giovani hanno tempi di recupero inimmaginabili. A quel punto, non sapendo bene cosa fare, decise di andare dove già aveva
deciso di andare: dal sindaco del paese.
Gli raccontò tutta la storia e il sindaco, che era un uomo
avveduto e buono, comprese subito che da tutto questo poteva venire un gran vantaggio per
tutto il suo paese e per tutti quei suoi concittadini così indebitati con quel terribile
mago.
"Non dire niente a nessuno gli disse, dopo averci
pensato un bel po ti mando da mia moglie a calmarti visto la paura che hai
avuto. Vado a cercare la Maria per mettermi daccordo sul che fare
non
preoccuparti ne
usciremo bene anche questa volta !
Intanto bisogna trovare un posto dove nascondere la coperta che ti
trascini dietro.
E così grande che non entra neanche nella cassaforte del
Comune, per fortuna abbiamo da poco portato qui la vecchia cassaforte del mulino degli
Olivetani, prima che fosse seppellita dalle sue rovine e che fallisse quel buon Nebulosi.
E una cassaforte grandissima, penso che per un po di
tempo potrà contenere questo ammasso di seta e pietre preziose.
Mi sembra anche giusto che sia così
in fondo si tratta di
tutti i risparmi del paese che il bruto mago si era preso un pezzo alla volta."
E così fecero.
Nascosero la coperta dentro quella cassaforte, Marculin fu
accompagnato a casa del Sindaco dove fu accudito come un piccolo eroe, visto che a lui si
doveva il recupero di tutte quelle ricchezze e, lì per lì, nessuno stette domandarsi su
che fine avesse fatto il cattivo Membruto.
Ma se lo domandò il Sindaco.
Era lunico ad aver mantenuto la calma.
Andò sul posto che gli aveva indicato Marculin e scoperse che del
brutto mago non cera traccia, la terra non presentava neanche una zolla smossa,
tanto che il sindaco si domandò se quel ragazzino avesse detto proprio tutta la verità.
Cera, però, un essere strano, tutto colorato e sembrava un
pappagallo, come lui aveva visto nelle illustrazioni ma mai dal vivo, lui e nessun altro
da quelle parti.
E questo essere straordinario canticchiava:
- " Fugge, fugge;scappa e rifugge.
- Tutto loro del gran cattivon
- Marculin nel prender non ha magon.
- Addio, addio dà al tuo gran tesor,
- andrà in mani per ver con più amor.
- Così decise destin positivo
- e felicità nel cor oggi mi rugge!"
Lì per lì il sindaco non capì bene di cosa si trattasse e a che
accennasse quellessere così strano.
Poi, molto tempo dopo, si rese conto di quanto aveva cercato di
dirgli il pappagallo parlante.
Ma ormai era troppo tardi, perché quelluccello era volato
via di colpo e di lui non si seppe più niente
il sindaco spera ancora che nessun
cacciatore lo abbia nel frattempo ucciso, scambiandolo per chissà quale specie
ornitologica commestibile, perché in quel pappagallo di commestibile non cera
proprio niente e, comunque, diceva lui, non val mai la pena di uccidere un essere vivente
che la natura ha costruito in tanto tempo per il solo divertimento di chi al momento è
più forte.
Non pensò a tutto questo, allora, ma si mise in cerca della Maria
e non faticò molto per trovarla, perché ella stava ritornando di corsa dal paese tutta
terrorizzata.
Pensava di essere in ritardo per la sua polenta ed aveva una paura
maledetta del suo padrone, tanto che quasi moriva dun colpo prima ancora di arrivare
alla sua casa.
La fermò a stento, perché non voleva neanche starlo ad
ascoltare, tanto aveva fretta: ci volle del buono e del bello per spiegarle che forse
Membruto era morto e seppellito proprio sotto quelle zolle, per un fatto miracoloso di cui
non si conosceva la spiegazione esatta.
Intanto, mentre cercava di parlarle, il Sindaco tentava di
interrogarla indirettamente su Marculin, per capire se la storia che poco prima gli aveva
raccontato fosse vera.
Lo faceva non solo per verificare se quanto gli era stato detto
dal ragazzo fosse vero ma anche per comprendere il perché di quella coperta, i diritti di
proprietà, il valore reale e tutto il resto.
Quale non fu la soddisfazione di Maria al sentire che non doveva
più avere paura del mago cattivo e quale non fu il piacere del Sindaco nel sentirsi
confermare la storia di Marculin !
Ci volle una buona ora, ma alla fine Maria capì cosa volesse da
lei il sindaco e cioè che tacesse di tutto quello che era successo e che aspettasse
almeno una settimana prima di comunicare a qualcuno la sparizione del Mago, in fondo
bisognava essere sicuri che non ci fosse niente da temere da un suo possibile ritorno.
E così fu fatto !
Anzi, passarono mesi prima che la notizia della
sparizione improvvisa del mago fosse resa pubblica e fu allora che tutti gli abitanti del
contado tirarono un grosso sospiro di sollievo e si videro davanti un avvenire più roseo.
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