King of gamblers
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Il
film Produzione: Paramount
Pictures, Inc. Distribuzione:
Paramount Pictures, Inc. (23 Aprile 1937; © 16 Aprile 1937; LP7103) Presentazione:
Adolph Zukor Produttore:
Paul Jones Produttore
esecutivo: William Le Baron Regista: Robert Florey Assistenza
alla regia: John Burch Sceneggiatura:
Doris Anderson Fonte:
un soggetto originale di Tiffany Thayer Fotografia: Harry
Fischbeck Direzione
artistica: Hans Dreier; Robert Odell Montaggio: Harvey Johnston Interni:
A. E. Freudman Direzione
musicale: Boris Morros Registrazione
suono: Harry Mills; Louis Mesenkop Riprese:
girato tra la fine di Febbraio e metà Marzo del 1937 Cinema:
--
Probabile
prima mondiale: Criterion,
NEW YORK, 2 Luglio 1937 Note
tecniche: Parlato; suono Western Electric Mirrophonic Recording; b\n; 8 bobine (78'); visto censura della National Board of Review. The kid from paradise e King of the gamblers furono titoli di lavorazione, mentre una fonte recente accredita un titolo alternativo, Czar of the slot-machines. La diciottenne Helen Burgess (cfr. il cast) morì il 7 Aprile 1937 a causa di una polmonite, pochi giorni prima della visione in anteprima Canzoni:
Ralph Rainger - Leo Robin - Richard A. Whiting (musiche e testi di), Hate
to talk about myself
Burton
Lane - Ralph Freed (musiche e testi di), I'm feeling high Titoli internazionali ed alternativi:
cfr. curiosità II Il
cast Claire Trevor
(Dixie
[Moore]) Lloyd Nolan
(Jim [Adams]) Akim Tamiroff
(Steve Kalkas) Larry
Crabbe (Eddie) Helen Burgess (Jackie Nolan) Porter Hall
(George Kramer) Harvey Stephens (J. G. Temple) Barlowe Borland (Mr. Parker) Purnell Pratt (Strohm) Colin Tapley (Joe) Paul Fix
(Charlie) Cecil Cunningham (Big Edna) Robert Glecker
(Ed Murkil) Nick Lukats (Guidatore di tassì) Fay Holden (Bambinaia) John
Patterson (Freddie) Evelyn Brent (Cora) [Louise Brooks (Joyce Beaton)] *
Segue sotto il cast secondario
Reperibilità: - Trama e note Il
film ruota attorno allo scontro fra Jim Adams ("a drunk reporter")
e il malavitoso re delle slot machines Steve
Kalkas. Incidentalmente i due si contendono i favori della signorina
Dixie Moore, cantante del nightclub Palm Parade (in attesa di
diventare puttana dal cuor d'oro concupita da John Wayne in Ombre
rosse). La trama è tutta qui e tanto basta. La parte di Louise fu interamente tagliata dalla produzione (interpretava, come Joyce Beaton, la fidanzata di Jim Adams) - produzione Paramount: la Brooks intese il gesto come il protrarsi della vendetta Canary murder case nei suoi confronti, anche se William K. Everson sostiene che il regista, costretto ad accorciare un film ritenuto troppo lungo, decise di sopprimere quelle parti che non nuocevano all'integrità dello stesso: infatti i minuti tagliati vedevano Joyce piantare Jim Adams ("an opening sequence of Jim Adams being jilted by Joyce Beaton"), probabilmente con relativa scenata che possiamo supporre incentrata sulle sregolatezze di lui. Nella trama stilata dall'American Film Institut si accenna, nelle successive vicende del film, ad una trasferta giornalistica a Londra di Jim, mandato là dal proprio editore per "per aiutarlo a dimenticare la sua fidanzata Joyce Beaton che stava sposando un altro uomo": si desume, quindi, che Florey si limitò a tagliare la causa del disagio amoroso del protagonista, peraltro condensata in apertura di pellicola. Inoltre
una breve ricognizione delle opere del regista conferma che la durata
media delle pellicole si aggira quasi sempre sui 70-75 minuti.
Louise ritrovò sul set Evelyn Brent, la compagna di Love 'em and leave 'em
(ma anche grande protagonista dello sternberghiano Underworld - Le
notti di Chicago - del 1927, forse il più importante gangster
movie americano: cfr. la didascalia di Evelyn Brent in Scritti).
Anche la Brent navigava in cattive acque e, incontrandosi, le due non trovarono nulla da dirsi. Quando il fotografo della produzione le immortalò insieme, le due non ebbero dubbi sulla didascalia: dal lontano 1926 le due vecchie compagne si ritrovano
... L'ipocrisia di Hollywood verso due attrici ormai ai margini dello stardom non poteva non incontrare il disprezzo di Louise. Per saperne di più: King of gamblers Bibliografia Thomas Gladysz: King of gamblers Recensioni su Louise Brooks: - |
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