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  LA TASSA DI REDENZIONE  

 

 
 

feninno, editore

EDITORIALE
di Vito Feninno
LA PORNOTAX
Sarà la pornografia a salvare  la famiglia cattolica italiana?!
         La sessualità è energia vitale in sé; reprimerla significa turbare le funzioni fondamentali della vita. La crisi sessuale vista per mezzo del consumo pornografico è espressione del conflitto fra bisogno sessuale sano e modello organizzativo della società industriale.
Scusi,svettante portatrice di vertiginosi tacchi a spillo, ma se la pornografia, il fumo e l’alcool sono negativi per l’uomo, perché se ne consente l’uso? non sarà perché Bacco tabacco e Venere pur se riducono l’uomo in cenere basta che arricchiscono lo stato?

Si è materializzato l’incubo di tutti i peccatori virtuali e dei “viziosi” del santanchèsesso. Dal primo gennaio 2006 meno sesso per tutti. Sarà più costoso per quei milioni di consumatori di prodotti hard-core. (Da una indagine Eurispes i consumatori sono diversi milioni di persone, uomini e donne. In poco più di un trentennio, la pornografia, da prodotto clandestino, è diventata un bene di massa. Oggi il fatturato dell’industria a luci rosse ha raggiunto un'enorme dimensione. Un recente rapporto dell’Unione europea ha calcolato un giro d’affari del porno superiore a quello dell’industria militare). Pur tuttavia, la tassa sulla pornografia è stata adottata dalla destra politica, perché definita “bene non indispensabile”.  E precisamente: “ molto pragmaticamente il Governo ha preferito tassare beni non indispensabili da poter destinare i ricavi a favore delle famiglie: asili nido, incentivi per i nuovi nati, sussidi…quelle che noi chiamiamo orgogliosamente “cose di destra”; con queste parole l’armatrice siciliana ha difeso strenuamente il suo emendamento dagli attacchi  proveniente da larga parte della sinistra.  Guadagnandosi  l'immacolato titolo di “Santa Daniela”: colei che mise all’indice ogni sregolatezza,  e gabellò le porcellerie; pur specificando che “era importante introdurla non per una questione moralistica, ma perché francamente, per quanto mi sforzi, non riesco proprio a vedere nessuna visione bigotta ma solo la forte volontà di far uscire l’Italia da uno stato di depressione economica".

Non solo "Santa" ma anche "patriota", dunque.  La bella "coscia lunga della destra" condanna come opera del diavolo la naturale sessualità e contraddittoriamente non vuole apparire difensore del misticismo clericale. Insomma, Daniela, si dichiara conservatrice e insieme progressista. Rifiuta da "Destra" l'accostamento al bigottismo clero religioso! Ma, da sempre la destra  spaccia per libertà, la repressione in nome di valori "mistici". Un atteggiamento  ideologico grottesco che autoritariamente vuol scongiurare il consumo di pornografia con un atto ascetico-restrittivo sapendo già che infingardamente è come voler scongiurare le guerre con le preghiere.

Francamente, non ho mai visto né sentito mai i politici porre la questione della "REGOLAZIONE SOCIALE DELLA VITA AMOROSA E SESSUALE DELL'UOMO! Ma ho sempre visto affrontare i problemi della regolazione sociale con interventi repressivi e con provvedimenti atti ad inasprire le pene, offendendo la verità e nascondendo le vere ragioni dei comportamenti irrazionali dell'uomo.

L'ideologia autoritaria si dota addirittura della PENA Di MORTE per scongiurare gli omicidi, i delitti, o gli ammazzamenti: ma questo mistico e crudele deterrente, ogni anno deve registrare negli STATI UNITI D'AMERICA - paese democratico e liberale!! - l'esecuzione letale - per mano degli Stati - di migliaia di "poveri" condannati. Prova provata che i bisogni biologici se non appagati producono comportamenti irrazionali e delittuosi anche se la pena - per chi commette reato - è la soppressione della stessa sua vita.

Quindi, dobbiamo convenire che la sessualità è energia vitale in sé; reprimerla significa turbare le funzioni santanchè vanity fairfondamentali della vita; e reprimere l'energia vitale produce una struttura comportamentale innaturale, irrazionale e bellicosa. Non possiamo continuare a nasconderci che oggi questi comportamenti irrazionali sono largamente diffusi: gli Stati dichiarano guerre; in seno alle famiglie dobbiamo registrare ogni giorno uccisioni di genitori e di figli che si ammazzano "irrazionalmente" fra di loro; e le persone "socialmente malate" delinquono ogni giorno. Se questa è la realtà, perché la politica continua a nascondere la verità e "ideologicamente" ricorre alle ragioni della repressione della vita amorosa dell'uomo? La politica mostra la faccia dolce della ferocia ideologica perché, altrimenti, dovrebbe mettersi sotto accusa e sedersi sul banco degli imputati: perché dovrebbe ammettere che è la politica stessa che forma, modifica e reprime i BISOGNI BIOLOGICI dell'uomo, quali il cibo e l'appagamento sessuale.  Perché è davvero paradossale che in una società opulenta dove la produzione di cibo è in abbondanza, ci sono miliardi di persone che muoiono di fame e vivono nella miseria. Ed è altrettanto paradossale che in una società dove sembra che il sesso è più libero, dobbiamo registrare incrementi delittuosi come gli stupri, la pedofilia, e i delitti passionali o a sfondo sessuale  .

I bisogni biologici modificati e non soddisfatti, sviluppano in ogni individuo una struttura irrazionale frutto della lotta tra il bisogno da appagare e  l'accettazione delle "regole" che la società - attraverso il potere economico e politico - ci prescrive. Questi nuovi bisogni modificati, quali il successo, il denaro, la lotta contro l'invecchiamento, determinano nuove relazioni sociali ed economiche corrispondenti agli interessi  proprio di coloro che hanno il governo politico ed economico, perché per difendere il loro status producono un'ideologia sociale sviluppata attraverso i mezzi di comunicazione di massa - TV- spingendo le masse ad emularli. Ma non potendo, le masse, appagare questi nuovi bisogni, sentendosi frustrati sfogano le loro frustrazioni sul prossimo. Con il bene placido dei poteri politici ed economici che grazie a questa ideologia si riproducono sine die. 

Perché, in verità, le politiche camuffate "per il bene di tutti" in realtà producono una struttura psicologica del servo che ubbidisce, si lamenta, ma alla fine ubbidisce perché non ha la forza psicologica di ribellarsi in quanto ormai preda della nuova ideologia: che ha creato un comportamento psicologico di massa paurosa dell'autorità e sottomessa ad essa e incredibilmente umile.  E' vero che ci sono gruppi di uomini che lottano per avere pane e libertà, ma la quasi totalità si tiene in disparte e prega o crede di battersi per raggiungere e soddisfare i nuovi bisogni, ma non si accorge che in realtà sta dalla parte dei propri oppressori. Così l' autorità  padronale, in mano ad una minoranza di uomini di potere,  produce nelle persone proprio quegli interessi corrispondenti a coloro che hanno il potere economico e politico.

Nessuno ha ancora detto concretamente ai cittadini che cosa sia o potrebbe essere la libertà, e quali sono tutte le le possibili felicità della vita. Il sesso è stato visto poco più che un mero "sporco" passatempo o un mero atto procreativo. Mentre così non è: perché il nucleo della felicità della vita è la felicità sessuale. La crisi sessuale vista per mezzo del consumo pornografico è espressione del conflitto fra bisogno sessuale sano e modello organizzativo della società industriale. Questo conflitto nasce dal fatto che la classe capitalista è contro la sessualità perché l'ordinamento sociale e la repressione sessuale vanno a braccetto. Se non si ha fame non si è spinti al furto e perciò non c'è bisogno di una morale o di leggi che impediscano alla gente di rubare. Se si è soddisfatti sessualmente non esistono impulsi irrazionale o violenti e non c'è bisogno di una morale o di leggi che impediscono i delitti, e tanto meno non ci sarebbe domanda di prostituzione o consumo di pornografia. Ci sarebbe semplicemente una sana autoregolamentazione sociale che si sostituisce alla repressiva regolazione morale o autoritaria.

Gentile  Daniela Santanchè, nuova icona e coscia accavallata della destra politica, nonché nuova paladina della fede e della patria, scusi la domanda: da dove pensa che derivi la crisi della famiglia e della sana vita coniugale; e da dove prende origine il diffuso crimine sociale se non dalle politiche degenerative paternalistiche ed autoritarie che opprimendo i naturali legami dell'uomo ne limitano difatti la sua ricerca di felicità?

Vampissima Daniela, "se non riesce proprio a vedere nessun fariseismo" nel suo provvedimento, ci spieghi lei quale aggettivo o appellativo si sente più appropriato di associare alla sua struttura culturale e morale dopo che, uno Stato laico, alla chiesa regala l'8 per mille; la esonera -scippandolo ai comuni - dalla tassa ICI; assume 3077 insegnati di religione che sceglierà la curia vescovile- dopo i 15.000 di agosto - ;  triplica da 50 mln di euro a 157 mln di euro i finanziamenti alle scuole private - a maggioranza cattoliche -  e da ultimo  tassa la pornografia per pagare l'assegno al bebè?

Sono entrato nella "casa-web" della Santanchè: una vera signora! Quando si rilassa legge CHI e AD e si santanchè indicevede i reality show come l’isola dei famosi guardando dal buco della serratura la vita dei pretendenti nuovo vip.  Consiglia borse di kelly herme’s perché lei ne ha di tutte le qualità, "perché un pizzico di vanità" – ci dice – "non guasta mai".  Si profuma con Cartier e solo con Cartier “anche se l’ultima confezione non è raffinata come la prima”. Allora Daniela, lei che è una vera signora, e sa come godersi la vita, mostri ai comuni mortali "malati" di sesso, che di quel dito medio, che ha alzato contro gli studenti romani, se ne può fare altresì buon uso.

Svettante portatrice di vertiginosi tacchi a spillo ma se la pornografia, il fumo e l’alcool sono negativi per l’uomo, perché se ne consente l’uso? Non sarà perché Bacco tabacco e Venere pur se riducono l’uomo in cenere basta che "facciano uscire lo stato dalla depressione economica" strizzando l'occhio al cupolone?

"Santa" Daniela, a questo punto, però, dopo l’introduzione della pornotax, deve convenire che  se un’attività è considerata utile a generare gettito fiscale non le sembra che sia molto ipocrita e perbenista ghettizzarla!?

chiesa non paga ici

 

 

comuni scippati dal Vaticano
LA CHIESA NON PAGHERA’ L’ICI

 

 

 

 

- la repubblica di tersite -