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Un compagno al Colle

 

 
EDITORIALE
di Vito Feninno
 

 

 
ADDAVENI' GIORGIONE

GIORGIO NAPOLITANO ELETTO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Proprio l'altro ieri, su "il Corriere della Sera", campeggiava la vignetta satirica di Giannelli che raffigurava Stalin con i suoi mitici baffoni e sotto la dicitura Comunismo c'era la didascalia: "HA DA VENI' BAFFONE". Poco sotto c'era la figura di Massimo D'Alema e sotto la dicitura Post-comunismo c'era giorgio napolitano al quirinalescritto: "HA DA VENI' BAFFINO". Il vignettista Giannelli dovrà domani correggere la vignetta con :ADDAVENI' GIORGIONE.

Il compagno con il cappello da muratore è salito sul Colle più alto, il Quirinale.

Mi sento di dire che oggi - 10 maggio 2006 - è un "1948" alla rovescia.

La pregiudiziale comunista è caduta. Il fattore "K", con l'elezione di un uomo militante del PCI, fin dalla verde età di 20 anni, a Capo della Repubblica italiana,  scompare. Si è compiuta la grande attraversata del fiume. Si chiude per sempre la PRIMA REPUBBLICA. E si rende COMPIUTA LA DEMOCRAZIA NEL NOSTRO PAESE. SI CHIUDE LA PAGINA STORICA DEL NOVECENTO: la Repubblica democratica italiana fondata sulla resistenza e sull'antifascismo, scritta dalle tre culture: cattolica, laica e marxista, con la rottura del veto politico, che escludeva ogni possibilità di vedere un uomo di matrice comunista al Quirinale, si è legittimata; rispettando, anche se con ritardo - ma lo sappiamo, la Storia ha i suoi tempi - per sempre quel PATTO costituente.  napolitano con cappello da muratore

Non siamo più in mezzo al guado. Con buona pace di quel pericoloso populista di stampo sudamericano che risponde al nome di Silvio Berlusconi, il cavaliere Ridens.  Il cavaliere del "la sai, l'ultima?"

Con Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, si chiude per sempre la stagione berlusconiana.   Profeticamente il buon Indro Montanelli disse che per salvarci dal virus berlusconiano bisognava iniettarcelo, e precisamente: «L’Italia berlusconiana è la peggiore delle Italie che ho mai visto, per volgarità e bassezza. Il berlusconismo è la feccia che risale il pozzo. Gli italiani devono vedere chi è questo signore. Berlusconi è una malattia che si cura soltanto con il vaccino, con una bella iniezione di Berlusconi a Palazzo Chigi, al Quirinale, al Vaticano, dove vuole. Soltanto dopo saremo immuni.» (era il 26 marzo 2001). E così è stato: il 10 aprile 2006 il corpo elettorale, lottando con la "malattia" ha neutralizzato il virus.  Speriamo una volta per tutte.

La dispotica parentesi belusconiana era fondata su una politica estera di guerra, di soggezione agli USA, sull'evasione fiscale, sulla corruzione dei giudici - vedi la condanna del suo avvocato-amico Previti per l'affaire IMI-SIR- , sulla precarizazzione del lavoro, e sulla difesa dei privilegi delle classi ricche; e sulle vergognose leggi ad-personam, per difendersi "dai" processi giudiziari e non "nei" processi.

Oggi è un 1948 alla rovescia, dicevo; perché ci sono tutte le condizioni per poter dire AVANTI POPOLO, avanti con il programma di PACE, di REDISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA, dell'EQUITA' FISCALE, della FINE DELLA PRECARIZZAZIONE DEL LAVORO, della CENTRALITA' DELLA SCUOLA PUBBLICA, della TUTELA DELL'AMBIENTE, dei NUOVI DIRITTI.

Non è un giorno "rivoluzionario". Ma con l'elezione di Napolitano si può dare avvio alla XV legislatura con la consapevolezza che c'è un buon programma di governo. Da cui si può partire.

(del 10 maggio 2006)

 

- la repubblica di tersite -